Featured image: strike’s poster. Source: Al Bawaba.
The Global Campaign to Stop the Genocide in Gaza called for participation in the global general strike on Monday, April 7, to demand an end to the ongoing genocidal war in the Gaza Strip. Local calls were made in Jordan, Oman, Bahrain, Kuwait, Saudi Arabia, Algeria, Morocco, Libya, the UAE, Syria, occupied Jerusalem, and all Arab countries. The Palestinian Forces in other countries called upon the people to respond and mobilize. Among others Hamas and the Popular Front for the Liberation of Palestine (PFLP) joined the call and issued statements.
We hereby share some of the mobilizations and actions that took place.
Palestinians went on general strike across West Bank in solidarity with Gaza. Cities, towns and refugee camps joined the strike on Monday in solidarity with the Gaza Strip and there was a full shutdown:
Hamas denounced tat the treacherous Palestinian Authority repressed the mobilizations done in solidarity with Gaza and detained several protesters in West Bank. In Ramallah a demonstration was dispersed near the Al-Manara Square.
A blockade took place in the Al-Tour neighborhood, Jerusalem:
Marches took place in Baqa’a camp in Jordan:
Mass mobilizations and events took place in Lebanon:
Thousands took to the streets in Damascus, Syria, condemning the Israeli aggression and supporting Gaza:
Thousands took to the streets and blocked highways in several cities of Morocco:
The teachers of the country went on strike showing solidarity with Palestine:
Se ne parla alla sede Slai cobas Taranto giovedi 10 ore 18 - info 3519575628
Dopo Latina, Satham Singh... ora a Matera
Operaio indiano muore schiacciato da una macchina rotoimballatrice nelle campagne di Matera
Un
operaio di 40 anni, di nazionalità indiana, è morto nel pomeriggio di
ieri mentre era al lavoro in un’azienda agricola a Borgo La Martella,
alla periferia di Matera. Stando a quanto si è appreso, il 40enne è
rimasto schiacciato in una macchina rotoimballatrice.Sul posto sono
intervenuti gli operatori sanitari del 118 Basilicata soccorso, che non
hanno potuto far altro che constatare la morte dell’uomo.
Secondo
il sindacalista, componente del coordinamento nazionale UIL migrante, i
lavoratori agricoli extracomunitari, spesso sottoposti a condizioni di
fragilità contrattuale e invisibilità sociale, rappresentano una delle
categorie più esposte al rischio di infortuni gravi o letali. "La
presenza massiccia di manodopera straniera, in gran parte proveniente da
Paesi extra-UE, è una realtà strutturale del comparto agricolo lucano e
nazionale. Ma non possiamo accettare che questa presenza coincida
sistematicamente con una riduzione delle tutele. I lavoratori stranieri
non sono manodopera di serie B. Hanno diritto alla stessa sicurezza,
alla stessa dignità, allo stesso rispetto".
estratti
I detenuti ospitati sono 940, circa il doppio della capienza prevista. Lo stesso direttore del carcere di Taranto, Luciano Mellone, 64 anni, di Massafra, ha parlato di “grave sovraffollamento”. Anche perché il personale (poco più di 300 unità), di contro, è sotto organico. Una situazione di difficoltà che peraltro riguarda molti istituti penitenziari italiani.
“Le attività di rieducazione e inclusione – ha detto il direttore Luciano Mellone al corriereditaranto.it – ci sono e vanno abbastanza bene, pur con tutte le difficoltà che si incontrano dovute soprattutto a questo sovraffollamento. Questo impedisce di poter offrire a tutti i detenuti le stesse possibilità rispetto anche alle attività trattamentali perché, attraverso i corsi scolastici di scuola primaria e secondaria, i corsi universitari, attività organizzate con la biblioteca comunale di Taranto e prossimamente anche con quella di Massafra, e attività di natura musicale, teatrale e culturale, grazie ad alcune associazioni di volontariato, riusciamo a coinvolgere un buon numero di detenuti. Ma è sempre basso rispetto al totale”.
Si è tenuto il tavolo regionale di coordinamento Palestina/guerre/governo Meloni a Taranto domenica 6 con la partecipazione in presenza e collegate telematicamente di diverse realtà di Taranto, Brindisi, Bari. La discussione è stata prolungata e intensa sulla situazione internazionale e nazionale con riferimento alla Puglia e alle prossime scadenze possibili. In primis l’accoglienza di una proposta da Taranto di un 25 aprile a Taranto con manifestazione regionale contro fascismo guerre imperialiste solidarietà al popolo palestinese, contro il riarmo Europa/italia/contro Basi Nato e militarizzazione in Puglia, repressione e decreto sicurezza, nucleare, rigassificatori e devastazione ambientale; facendo sentire e rappresentando l’opposizione proletaria studentesca e popolare coerente, in continuità dei percorsi di lotta degli ultimi mesi, dal G7di Fasano alle manifestazioni alla Fiera del levante, alle iniziative tenutesi a Bari, Brindisi, Foggia, Taranto.
Una manifestazione inclusiva e combattiva in una città simbolo e teatro di tutte le questioni contro governo Meloni e Regione.
Il corteo partirà alle 10 dall’arsenale, raggiungerà la piazza che ricorda il partigiano Pandiani, e toccherà i pressi dell’Ammiragliato, quindi ponte girevole, città vecchia, fino alla deposizione di fiori alla lapide della Discesa Vasto che ricorda la rivolta proletaria - con interventi di tutte realtà presenti.
Nella riunione è stato proposto di dare continuità alla mobilitazione con un 1° Maggio internazionalista a Bari, con la palestina e con tutti i proletari e popoli in lotta nel mondo - di questo si discuterà in una successiva riunione a Bari.
Per la manifestazione del 25 aprile ci sarà una locandina regionale da far pronta in settimana e iniziative di preparazione nei singoli territori.
La manifestazione è rivolta a tutte le realtà di lotta facenti parte o non facenti parti del tavolo regionale, in unità e in piena autonomia.
ORA E SEMPRE RESISTENZA!
Questo report è liberamente integrabile dalle realtà presenti alla riunione.
info/ contatti per la manifestazione a Taranto wattsapp 3519575628