Dopo il presidio dei migranti di Grottaglie dell'Hotel Gill del 30 febbraio scorso e l'incontro alla Prefettura, l'Associazione Salam minaccia di cacciare i migranti che hanno partecipato al presidio, parla di elenchi di nominativi di coloro che si sta mobilitando con lo Slai cobas sc, fa ritorsioni negando il cibo ai migranti che per i tempi dell'incontro in prefettura sono arrivati oltre l'orario del pranzo, ecc.; cercando in questo modo di creare un clima di paura tra i migranti.
Questo va subito fermato. Le stesse Istituzioni non possono stare a guardare.
Chiediamo agli operatori della Salam di non farsi corresponsabili di queste minacce.
Qui si rovescia la situazione. Invece di denunciare la Salam per le condizioni in cui tiene i migranti (scarsa assistenza sanitaria, riscaldamenti, vestiario, ritardo nel pocket money - benchè "spende e spande" per fare iniziative di autopropaganda), invece di adottare provvedimenti nei suoi confronti, sono i migranti che rischiano.
Lo Slai cobas sc denuncerà alla Prefettura quanto sta accadendo e tornerà nei prossimi giorni a mobilitarsi con i migranti.
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