giovedì 8 agosto 2024

Nel Cpr di Palazzo San Gervasio una nuova morte/assassinio di un giovane migrante - Chiudere il Cpr! Massimo sostegno alle rivolte!


Dal Nord al Sud via via emerge la realtà che tutti i Cpr, vecchi e nuovi, sono gestiti da società criminali che sulla pelle dei migranti fanno enormi utili, tenendo i migranti rinchiusi in delle strutture che sono dei veri e propri lager e trattati in condizioni di vita inumane.
Questo  ha portato alla morte/assassinio lunedì scorso di un ragazzo algerino di 19 anni, Belmaan Oussama, nel Cpr di Palazzo San Gervasio. Questo ha portato alla rivolta scoppiata dopo questa morte degli altri immigrati rinchiusi nel centro, costretti pure, per farli stare in uno stato "vegetale" affinchè non si ribellino, non reclamino i loro diritti, ad ingerire droghe, farmaci. 

I migranti nel Cpr di Palazzo San Gervasio non possono uscire all’aperto, neppure nel piazzale davanti alle celle, non ci sono spazi di socialità e non c’è neppure una mensa. Il cibo viene portato da un catering esterno e i detenuti lo ricevono nelle loro celle. Questo Cpr «lo chiamiamo la voliera perché era recintato con delle reti alte cinque metri che lo facevano somigliare a un’enorme gabbia per uccelli», dice Gervasio Ungolo dell’Osservatorio migranti della Basilicata. 

I moduli abitativi in inverno non sono riscaldati e in estate diventano roventi, e la rete è diventata un muro di cinta, che è sorvegliato dai militari dell’Operazione Strade sicure, mentre all’interno ci sono poliziotti, carabinieri e anche finanzieri.

Questo governo, il Min Piantedosi invece di chiudere i Cpr già esistenti - e alcuni di loro posti sotto inchiesta, come il Cpr di via Corelli di Milano - ne costruisce di nuovi "uno per Regione", e se possibile, anche peggiori nella loro organizzazione e gestione criminale da parte di società che, come è successo proprio al Cpr di Palazzo San Gervasio con la precedente gestione, 'Engel', "riconducibile a chi gestiva a Milano il Cpr di Via Corelli, già oggetto di inchiesta per vari reati verso i migranti.
Ma "a distanza di 7 mesi dall'inchiesta che aveva portato 30 persone indagate per maltrattamenti, truffe, ecc.; la gestione di Palazzo San Gervasio viene data alla Coop. Officine sociali di Priolo Gargallo" che continua la gestione criminale precedente, fino alla morte di Belmaan Oussama.

Le Istituzioni, le prefetture, che affidano la gestione di questi Cpr non possono non sapere chi sono queste società e come gestiscono i Centri. Non è certamente un "caso" che si moltiplicano le società dei Cpr sotto inchiesta, che poi la gestione viene data alle stesse; è l'azione, le leggi del governo, dello stato sempre più razziste, fortemente antimmigrati che indirizzano politicamente, ideologicamente, oltre che per interessi concreti reciproci di malaffare, la scelta delle Ditte e le ditte per i loro sporchi interessi non cercano altro. 

Il governo Meloni, Piantedosi, la prefettura, la Regione, il sindaco (che si preoccupa solo dello sputtanamento sulla stampa del suo paese) sono ancora una volta i veri responsabili della condizione disumana dei migranti nei Cpr, i veri responsabili della morte di Belmaan Oussama!
Questi assassini hanno fatto recentemente un decreto "sicurezza per loro" che non solo non affronta nessuno dei problemi dei migranti, ma con una pervicacia fascista, razzista alla disperazione dei migranti, costretti a stare peggio che in una prigione senza aver commesso alcun realto, rispondono con un decreto che potenzia la repressione delle rivolte, anche delle proteste pacifiche. 

Per reprimere queste giustissime rivolte - unico modo, dicono i migranti, per farci sentire, per chiedere i nostri diritti - come è accaduto a Palazzo San Gervasio sono stati mandati più di 60 forze dell'ordine, carabinieri, polizia, ecc.; per assistere i migranti - Belmann aveva già tentatoil suicidio e su disposizione del giudice doveva essere controllato vi è solo un infermiere per più di 100 persone...

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