Diffusione comune con le altre proletarie delle altre città del volantino nazionale MFPR
che invitiamo tutte e tutti a leggere con attenzione - dato che anche nella nostra città le donne MFPR svolgono un ruolo di avanguardia e di direzione nel movimento di lotta delle lavoratrici, precarie, disoccupate e conducono una battaglia permanente per i diritti e la liberazione delle donne in tutti i campi
Noi donne irriducibilmente contro!
“COLPO SU COLPO” CONTRO IL GOVERNO
FASCIO-RAZZISTA-SESSISTA, CHE VUOLE IMPORCI UN MODERNO MEDIOEVO!
SCATENIAMO LA FURIA RIVOLUZIONARIA
DELLE DONNE CONTRO L'INTERO SISTEMA DEL CAPITALE! TUTTA LA VITA DEVE
CAMBIARE!
Il governo Salvini/Di Maio, il
fascio-populismo al potere, cambia anche per noi donne la sostanza
delle cose e chiama ad attrezzarci e organizzarci adeguatamente, per
combatterlo, per rovesciarlo.
Un governo che ci vuole irregimentare
secondo la concezione “Dio, patria, famiglia” e il legame
“famiglia, difesa della proprietà privata, Stato”
Un governo che dà una legittimazione
all'humus sessista che inevitabilmente porta a più violenze
sessuali, femminicidi, aggressioni omofobe, verso cui le soluzioni
legislative repressive sono peggiori del male (vedi “pacchetto
sicurezza”), perchè sono repressive soprattutto della libertà,
dei diritti, delle lotte di noi donne.
Un governo disumano e fuori
Costituzione che ha il suo principale collante nella guerra ai
migranti che porta alla morte centinaia di migranti, di nostre
sorelle, di bambini o li fa tornare nei lager libici delle torture e
degli stupri. Salvini ora strumentalizza in maniera sciacallesca gli
stupri, i femminicidi – come ha fatto sul corpo di Desirée – per
farsi propaganda, per aumentare soprattutto la persecuzione contro i
migranti, per occupare le città con le forze dell'ordine, che spesso
sono essi autori “autorizzati” di stupri, per controlli, divieti,
desertificazione di spazi sociali, dei luoghi di socializzazione,
ecc. - tutte cose che favoriscono la violenza sessuale contro le
donne.
Un governo con il ministro della
famiglia clerico-fascista antiabortista Fontana che dichiara: “Le
donne non fanno abbastanza figli, è ora di farli, basta figli delle
migranti che hanno “invaso” l’Italia”; con un parlamento che
vede un misero Pillon (Lega) tentare di cancellare il divorzio per
legare ancora di più le donne alle catene di una famiglia dove
troppo spesso trovare la morte e dove i figli sono come dei bagagli.
Un governo che nulla cambia per le
donne sul piano del lavoro e del salario, continuando a servire, come
sempre, i padroni. Con il "decreto dignità" ora neanche i
posti di lavoro precari, a tempo determinato, spesso unici posti di
lavoro per le donne, restano: le aziende licenziano e prendono
bellamente altre; mentre continuano ad aumentare i licenziamenti, la
cig per le operaie a tempo indeterminato, insieme alla pesantezza
delle condizioni di lavoro e all'aumento di discriminazioni odiose,
sessuali, razziste, sulla maternità, insieme alle eterne molestie
sessuali sul lavoro. Anche la ipotetica "riforma delle pensioni"
non cambierà nulla per noi lavoratrici, continueremo a non poter
andare prima in pensione, a non vederci riconosciuto il doppio
lavoro. Così come, il "reddito di cittadinanza", se e
quando verrà varato, lo riceveranno in pochissime che per giunta
dovranno lavorare gratis e assoggettarsi a un controllo indegno anche
su come spenderanno quei quattro soldi. Mentre aumenta il carico
dell'assistenza, un macigno insopportabile per le donne incatenate in
un lavoro domestico degradante.
Tutto questo non fa che aumentare la
dipendenza economica che significa più subordinazione, oppressione,
violenza in famiglia. Tante energie vive, intellettuali di ragazze,
studentesse umiliate in un futuro mortificante.
Ma il forte movimento delle
donne/NUDM è stato di fatto la prima opposizione alla nascita del
governo Lega/M5S ed è in prima fila nelle mobilitazioni
antirazziste, antifasciste, antisessiste.
Abbiamo tutte la responsabilità che la
ribellione, la lotta delle donne diventi sempre più uno dei
principali "pericoli" di questo governo, di questo Stato
borghese, dei padroni, degli "uomini che odiano le donne".
Organizziamoci per scatenare la furia
rivoluzionaria delle donne!
Organizziamo, ampliamo l'area
femminista proletaria rivoluzionaria del movimento delle donne,
contrastando l'influenza riformista del femminismo piccolo e medio
borghese, ma anche l'economicismo opportunista, presente in alcuni
gruppi rivoluzionari o sindacati di base, che mette in ombra, soffoca
la grande potenzialità della lotta delle donne che pone 'senza se e
senza ma' una questione centrale della rivoluzione: "tutta la
vita deve cambiare".
Siamo “la marcia in più” che
arricchisce la lotta complessiva, la battaglia rivoluzionaria dei
proletari e masse popolari per rovesciare questo marcio sistema
capitalista, dalla terra al cielo, per una nuova società.
Movimento femminista proletario rivoluzionario
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