giovedì 8 novembre 2018

Sul "populismo" locale - Dall'intervento del giornalista Gianmario Leone alla presentazione del libro "Su Potere al popolo" fatta allalibreria Mondadori il 18 ottobre"

Attraverso la descrizione critica che fa Gianmario Leone si rende chiaro come il concetto di “populismo”, questo bubbone, si affermi anche nella gestione ordinaria dei meccanismi politici.

Stralci dall'intervento del giornalista GM Leone.

"...E' molto particolare vedere come in questa città alcuni deputati e senatori delM5S eletti sui temi sociali, come sulla storia dell'Ilva, abbiano clamorosamente fallito. Io sono totalmente convinto che il M5S è un movimento nato come esattamente è nato il partito fascista; cioè la tipologia è esattamente la stessa.  Quando ci fu il Manifesto di San Sepolcro a Milano, quando nacque il partito fascista, questo ebbe successo perchè nel suo programma Mussolini mise tutti i temi di centro, di destra, di sinistra, i più accreditati. Anche questo movimento
Si sa da cent'anni a questa parte che quando si parla alla pancia del popolo, il popolo risponde sempre in una certa maniera. E il M5S fa questo in un momento di crisi sociale ed economica,
E' sintomatico e paradossale che non sia stato eletto nessun operaio; per esempio all'Ilva il M5S ha fatto proseliti di tutti i tipi, tanti operai hanno affermato di aver votato il M5S – io non ho mai capito perchè l'hanno votato, non è chiaro cosa si aspettassero dal M5S. Fatto sta che la vicenda Ilva si è conclusa nell'unica maniera in cui si poteva concludere, perchè questa è una vicenda che ha preso determinati binari ed era impossibile che ne prendesse altri.
I parlamentari attuali che sono stati eletti nel M5S chi sono? Chi li conosce? Ma che cosa hanno mai
fatto nella loro vita? Questi si esprimono quando da Casaleggio gli arriva il permesso, ripetono a pappagallo le peggiori porcherie. Prendiamo il caso Cementir, su questo non si è mai interessato nessuno. I parlamentari e i senatori del M5S sulla questione della Cementir che fanno, che sanno, come si stanno muovendo, hanno intenzione di fare qualcosa? Nessuno dice niente. Hanno fatto una campagna elettorale dicendo che avrebbero abbattuto i camini dell'Ilva, che avrebbero buttato all'aria la Tap, ecc. Non faranno niente, perchè non sanno niente nemmeno di quello di cui stanno parlando. E la superficialità con la quale sono stati votati ed eletti la dice lunga sui problemi che noi abbiamo a livello sociale.
L'altra questione che scoppierà sarà quella del porto. Lì c'è un guazzabuglio e un bubbone di tutti i tipi, i turchi non si sa chi sono, cosa vogliono fare, il piano industriale non è stato ancora pubblicato. Eppure non si interessa nessuno. Poi vedrete che, se anche al porto va a finire a schifo, improvvisamente tutta la città si indignerà, ma non ci si può indignare solo dopo che succedono le tragedie. Il caso Ilva dovrebbe aver insegnato a prevenire le cose, perchè tanto gira e rigira la verità storica è che fino al 2012 dell'Ilva non se n'è interessato nessuno. 

A me, però, quello che spaventa, e lo dico sinceramente, da giornalista ma anche da cittadino, è la totale disinformazione nella quale viviamo; è come movimenti, partiti nati dal basso, poi in realtà riescano a diffondere una tale mole quotidiana di notizie talmente strampalate e false o lette e interpretate alla loro maniera, per le quali la gente gli va dietro.
Faccio l'esempio dell'Ilva. Io sono abituato a leggere sempre le carte prima di parlare e scrivere. E ho letto i pareri dell'Avvocatura di Stato a cui si è rivolto anche l'attuale vicepremier, Luigi Di Maio. Qui non c'è un rigo nel quale l'Avvocatura di Stato e l'Anac sostengano che la gara era illegittima o irregolare. Eppure per mesi Di Maio, o chi per lui, ha sostenuto che quella era una gara illegittima. Ma Avvocatura di Stato e Anac hanno solo scritto che ci sono state delle criticità; ma è chiaro che in una gara come quella che è vissuta negli anni ha subito delle criticità di una vicenda profondamente critica. Ma non c'è scritto da nessuna parte che è una gara irregolare, né che è illegittima. Perchè se fosse stata vera l'Avvocatura di Stato, l'Anac, l'Antitrust l'avrebbero fermata, bocciata, come intervengono in tantissime situazioni. Eppure noi siamo stati per mesi a sentire questa persona che ha dichiarato che praticamente la gara sull'Ilva era irregolare ed illegittima. E' vero che è stata una situazione gestita malissimo, che si sarebbe potuta gestire in maniera diversa in tutti questi anni.

Nel movimento, ci troviamo in questa situazione perchè ognuno va per la sua strada, ognuno pensa di essere possessore di chissà quale verità assoluta, di avere la primogenitura di qualunque tipo di battaglia, che sia sociale, di sinistra, ambientalista, operaia; poi in questa frammentazione di fatto il movimento ambientalista tarantino non esiste più e quel poco che esiste fa battaglie ridicole, si è perso in mille rivoli. Io poi ho l'impressione che avendo perso le battaglie vere, si stiano buttando su altre, cito ad esempio il caso radon delle scuole dei Tamburi. Qualcuno dovrebbe dire come mai un'emittente televisiva barese come Telenorba all'improvviso abbia tirato fuori questo problema, che in realtà è un non problema, perchè Asl, Arpa hanno dichiarato che non sussiste. Anche qui, in questa sala, se avessimo un misuratore di radon, probabilmente avremmo radon a 800mila. Se andate sul sito dell'Arpa c'è il progetto delle scuole in provincia di Lecce, in cui hanno trovato livelli di 400, 500mila di radon, e l'Arpa ha misurato 1200. Qui a Taranto invece siamo finiti sui giornali, in televisione.

La lobby dei giornalisti di Taranto, iscritti all'Ordine, in realtà non hanno mai fatto i giornalisti o in pochissime occasioni. Questo ha fatto sì che nel 2012 tutti sono arrivati impreparati allo Tsunami dell'Ilva. Quanti si leggono i documenti? Io non mi permetto mai di parlare di cosa che non so, solo perchè devo fare un articolo e le persone mi devono venire dietro. Io chiamo le persone competenti e mi faccio spiegare quello di cui stiamo parlando, pongo domande scomode.
Questo si lega al fatto che vivendo in una società in cui i social la fanno da padroni, il “popolo”, che ovviamente è stratificato, e che sappiamo tutti vive da anni sui social, va dietro una serie di questioni.
Ed è talmente vero che si va dietro alla logica del momento che ormai, per esempio, il processo “Ambiente svenduto” non lo segue più nessuno. Sembrava che questa inchiesta e processo dovesse rivoluzionare questa città, ma ora di questo processo non parla più nessuno. E la cosa drammatica è che andrà a finire a “tarallucci e vino”, tranne i Riva e i famosi fiduciari o i pezzi grossi, come Capogrosso, per tutto il resto andrà in prescrizione e nel 2019 la partita è chiusa.
Qui, e lo dico agli amici che sognano di fare un movimento dal basso, occorre fare le persone serie – si leggono le carte, si parla con la gente, si studiano i processi storici, social, economici, ci si incontra anche per anni; perchè questa cosa che ogni volta che c'è una tornata elettorale c'è la convinzione assurda a sinistra secondo la quale se non ti presenti scompari; io vorrei capire: tra il non presentarsi proprio e il presentarsi per prendere lo 0,2, cosa è più utile?
Io credo che il discorso sia complesso, sia molto lungo e vada affrontato in maniera seria; ma la serietà non è di casa nemmeno a sinistra dove storicamente dovrebbe esserlo.

Chi sostiene che oggi le ideologie sono morte dice una baggianata clamorosa, perchè l'ideologia è destinata a non morire mai perchè le idee sono immortali. Chi sostiene che le ideologie sono morte è perchè in questa società c'è bisogno di avere gente disinformata, che possa andare dietro a chi appare dall'oggi al domani.
Allora, però, dobbiamo chiederci perchè siamo finiti a questo punto. Io sono d'accordo che occorre fare una grande autocritica. Se si decidesse di fare le persone serie e si tornasse a fare politica i maniera seria, ad impegnarsi, non ce ne sarebbe per nessuno. 

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