Lo diciamo un'altra volta, soldi pubblici per corsi inutili e andare a fare lavori socialmente utili nei Comuni con quattro soldi (un 10% in più di integrazione alla cig), lavori tolti peraltro ai disoccupati e precari dei Comun, sono stronzate.
Lavoratori ex Ilva in cig, Perrini: “Corsi di formazione e di riqualificazione professionale”
Perrini rilancia la battaglia comune intrapresa l’assessore Borraccino:
"In questo modo avremo la possibilità di tenere professionalmente
aggiornati i lavoratori"
Il consigliere regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia, Renato Perrini. interviene sulla necessità di istituire corsi di formazione e di riqualificazione professionale
per i circa 2.500 lavoratori ex Ilva in cassaintegrazione a zero ore.
“Il loro futuro è già più incerto di altri, ma il dover affrontare il
presente con 1000 euro al mese – spiega Perrini – davvero mi sembrava un’assurdità: questa è la condizione nella quale versano gli oltre 2.500 lavoratori ex Ilva in esubero e collocati in Cassaintegrazione a zero ore”.
presente con 1000 euro al mese – spiega Perrini – davvero mi sembrava un’assurdità: questa è la condizione nella quale versano gli oltre 2.500 lavoratori ex Ilva in esubero e collocati in Cassaintegrazione a zero ore”.
Una battaglia, questa, condivisa con l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Mino Borraccino.
“Una preoccupazione non di oggi, ma che insieme al collega Cosimo
Borraccino – specifica Perrini – avevamo già posto chiedendo che fosse
la task force della Regione per l’occupazione e le crisi aziendali a
prendersi in carico di una soluzione per integrare il reddito di questi
lavoratori”.
“Borraccino ora è assessore allo
Sviluppo Economico,- prosegue Perrini – ma determinate battaglie comuni
non le ha dimenticate, per questo sta cercando, insieme ai sindacati e
alla task force, di riaprire i termini del bando n. 4/2017 in modo da
attivare, così come fa me auspicato, corsi di formazione e di
riqualificazione professionale retribuiti. In questo modo avremo la
possibilità di tenere professionalmente aggiornati i lavoratori e
quindi dar loro un ulteriore possibilità di reimpiego, ma anche non
farli vivere con 1000 euro al mese”.
“Tiferò perché questa soluzione vada in
porto e assicuro all’assessore Borraccino tutto il mio sostegno, pronto a
essere al suo fianco anche da consigliere regionale di opposizione.
Perché quando si lavora nell’interesse del territorio – conclude Perrini
– non ci sono né bandiere politiche da issare, né spillette da
appuntarsi”.
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