venerdì 30 novembre 2018

Raccolta differenziata - I consiglieri denunciano. Ma i lavoratori ex Pasquinelli dello Slai cobas invece lottano e nessun consigliere si sogna di appoggiarli...

Raccolta differenziata, rischio aumento ecotassa



Battista, Fornaro e Vietri evidenziano il rischio che l'Ente civico non raggiunga l'aumento del +17% di raccolta differenziata necessario per la riduzione dell'ecotassa sui rifiuti solidi urbani

pubblicato il 30 novembre 2018
I consiglieri comunali di opposizione: Massimo Battista, Vincenzo Fornaro e Giampaolo Vietri contestano l’operato dell’Amministrazione comunale per quanto concerne il mancato lancio della raccolta differenziata porta a porta e l’inottemperanza, da parte dell’Ente civico, della legge regionale n. 8/2018. In essa si fa riferimento alle soglie percentuali di raccolta differenziata necessarie per ottenere la riduzione dell’ecotassa. La diretta conseguenza del mancato raggiungimento di tale soglia sarà l’aumento della tassa comunale sui rifiuti (Tari) per i contribuenti ionici in possesso di residenza a Taranto a valere dal prossimo esercizio di bilancio, che i tre consiglieri comunali stimano in oltre un milione di euro.
Per queste ragioni i menzionati consiglieri comunali hanno convocato una conferenza stampa per stamane negli uffici comunali di Palazzo Latagliata a Città vecchia proprio per fare chiarezza sulla questione, essendo oggi l’ultimo giorno del trimestre settembre – novembre entro il quale l’Ente civico avrebbe dovuto realizzare l’incremento del 17% rispetto al precedente valore di raccolta differenziata registrata, pari al 17,75%.
«Questa è l’Amministrazione comunale degli annunci e degli spot elettorali, nonostante la campagna elettorale sia terminata da tempo. Il Comune di Taranto continua a preferire lo smaltimento dei rifiuti in discarica piuttosto che avviare su larga scala la raccolta differenziata». Così il consigliere comunale Battista, il quale evidenzia due inadempienze da parte dell’Ente civico. La prima, come indicato in premessa, riguarderebbe il mancato raggiungimento della soglia del 34,75% di raccolta differenziata che si sarebbe dovuto raggiungere nel trimestre settembre – novembre.
Ad oggi, e qui si passa alla seconda inadempienza evidenziata da Battista, l’Amministrazione comunale non ha pubblicato i dati della raccolta differenziata, i quali non sono aggiornati dal 31 dicembre del 2017. La legge regionale n. 38/2011impone a trasmettere, mensilmente e nel dettaglio, all’Osservatorio regionale le informazioni – si legge nella nota dei tre consiglieri comunali – sulla produzione di rifiuti distinti per tipologia ed impianto di destinazione”.
Per tali ragioni i tre consiglieri comunali hanno presentato un’interrogazione all’Amministrazione comunale, lo scorso 25 ottobre...
Nel testo dell’interrogazione i tre firmatari chiedevano altresì “di illustrare le ragioni per le quali l’annuncio da parte dell’amministrazione di far partire la raccolta differenziata di prossimità su tutto il territorio comunale nel corrente mese di ottobre è rimasto disatteso”. Nell’interrogazione si chiedevano infine “quali sono le azioni in corso da parte dell’Amministrazione per estendere quanto prima la raccolta differenziata porta a porta in tutta la città”.
Per quanto riguarda quest’ultima, il consigliere comunale Fornaro ha precisato che “non è partita nemmeno a macchia di leopardo”, nonostante l’attuale assessore all’Ambiente, Francesca Viggiano, avesse in passato dichiarato, come precisato sempre da Fornaro, “che dal mese di ottobre scorso la raccolta differenziata porta a porta sarebbe partita su tutto il territorio comunale”...
Come precisato da Battista, “il Comune di Taranto paga 7,50 euro per ogni tonnellata di rifiuti indifferenziati conferiti in discarica a Massafra”. Ciò in virtù della riduzione dell’ecotassa che, qualora non si raggiungessero i parametri previsti per il 2018, tornerebbe, a partire dal 2019, a 25,82 euro per ogni tonnellata di rifiuti conferiti in discarica...
il Comune di Taranto si colloca attualmente in penultima fascia in riferimento alle percentuali di raccolta differenziata registrate dal 1 settembre 2016 al 31 agosto 2017..

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