venerdì 23 novembre 2018

Sui cassintegrati Ilva e gli incontri in Regione - La posizione dello Slai cobas

Lo Slai cobas sc:
1) ritiene che la prima questione è - a fronte della forte riduzione di lavoratori in reparti centrali per la produzione (es. Acciaierie, Laf, ecc.) e per la manutenzione, contro terziarizzazione, accorpamento di mansioni e straordinari, nonchè a fronte della selezione fortemente discriminatoria - l'aumento del numero dei lavoratori, ora in cigs, assunti in ArcelorMittal;
2) i corsi di formazione devono essere finalizzati all'attività di bonifica del sito Ilva (a cui vanno impegnati tutti i lavoratori in cig e non solo 300), con garanzia del futuro rientro in ArcelorMittal;
3) Si all'integrazione al reddito. Ma esso deve portare al 100% il reddito.
4) NO ai lavori socialmente utili, che sono lavoro gratis per i Comuni, dequalificazione per gli operai Ilva e che di fatto pongono gli operai Ilva in concorrenza con disoccupati e precari che dovrebbero essere loro occupati in questi lavori


(dal Corriere di Taranto)
Il 10 dicembre a Bari presso la sede dell'assessorato alla Regione nuovo incontro sull'intergrazione al reddito
Si terrà il prossimo 10 dicembre a Bari, presso la sede dell’assessorato al Lavoro della Regione Puglia, il secondo incontro con i sindacati sulla condizione dei 2.586 lavoratori ex ILVA che risultano in esubero dopo le assunzioni fatte da Mittal per il sito siderurgico di Taranto, e collocati in Cassa Integrazione Guadagni a zero ore.
La richiesta dei sindacati alla Regione è quella di intraprendere  interventi finalizzati ad integrare il reddito di questi lavoratori, con l’ente regionale che ha ribadito l’intenzione di riaprire i termini del bando n. 4/2017 in modo da attivare corsi di formazione e di riqualificazione professionale retribuiti per i lavoratori posti in CIG a zero ore, al fine, da un lato, di facilitare e migliorare il loro aggiornamento professionale e, dall’altro, di sostenere il loro reddito e quello delle loro famiglie, garantendo tempi certi e celeri per l’erogazione di queste risorse. I corsi avranno la durata di 210 ore complessive, per ciascun lavoratore, con una indennità riconosciuta pari a 6 euro ad ora.
Sotto altro profilo, la Regione si è impegnata a verificare la fattibilità di una proposta consistente nella possibilità di riconoscere a questi lavoratori una ulteriore integrazione al reddito a fronte del loro impegno in attività di pubblica utilità da svolgersi nei comuni del Sito di Interesse Nazionale – SIN(Taranto, Massafra, Statte, Crispiano e Montemesola).

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