martedì 13 novembre 2018

Lo Slai cobas sui Cig in Ilva e il futuro della Cemitaly - Da Corriere di Taranto





Questa mattina è ripresa l’iniziativa dei cassintegrati Ilva alla portineria D dello stabilimento siderurgico per il rientro al lavoro – lotta abbandonata troppo facilmente dai Liberi e Pensanti  e dal sindacato di base Fmlu Cub, per fare il punto della situazione“, si legge in una nota dello Slai cobas. “La scelta dell’assemblea è stata quella di continuare con i presidi e accumulare la forza necessaria per lanciare una giornata di lotta comune operai in Am/cassintegrati non appena ci saranno le condizioni per farlo – prosegue la nota -. Il prossimo presidio sarà il 20 novembre alla Direzione Arcelor Mittal alle ore 10, mentre il 21 novembre pomeriggio sarà fatto un primo incontro con i legali che cureranno il ricorso di massa. I lavoratori in cigs hanno interrotto il presidio alle 11 – non appena è giunta notizia della morte di due lavoratori a Tamburi – e si sono recati subito sul luogo dell’incidente: il sangue operaio sul selciato ha costituito per tutti un monito e un sollecito a fare di tutto perchè si metta fine a quest’orrore senza fine dellaatttuale condizione operaia” concludono dallo Slai cobas.

Nei giorni scorsi si è tenuto l’incontro tra la task force regionale e lo Slai cobas sc taranto – presenti la RSA Cemitaly e il coordinamento provinciale Slai cobas Taranto. “Si è trattato di un incontro separato a fronte della indecente pretesa delle OOSS confederali di mantenere il monopolio della rappresentanza e della trattativa in sede regionale, aziendale e MISE – si legge in una nota stampa -. Nel caso di Taranto questa pretesa è inoltre illegittima dato che non c’è più la Rsu e i
sindacati confederali non vogliono andare alla rielezione di essa certi come sono della futura affermazione dello slai cobas tra i lavoratori“.
Nell’incontro la task force ha comunicato tre cose: la revoca dei licenziamenti da parte della Cemitaly, la richiesta di accesso a una nuova cassaintegrazione per crisi in area complessa per il prossimo anno – che il Mise potrà deliberare in un prossimo incontro – l’attuale cassa integrazione scade il 22-12-2018, la notizia che Cemitaly presenterà il suo piano industriale a fine mese. Lo Slai cobas sc ha espresso la sua valutazione positiva dei tre fatti, ribadendo però che “non vogliamo revoche tecniche – non essere licenziati significa lavorare e non stare in cassa integrazione a vita; la nuova cassa integrazione è una pura tutela del reddito – senza che essa sia funzionalizzata a un effettivo ritorno al lavoro – purtroppo le precedenti cigs non lo sono stati – pretendiamo quindi che in questa nuova cigs sia indicata la sua fine anche prima della sua scadenza naturale a dicembre 2019; vogliamo che il piano industriale di Cemitaly contenga un piano per lo stabilimento di Taranto che sia di ripresa del lavoro per tutti e questo non può essere assicurato dalla sola macinazione“.
Nel proseguio della discussione lo Slai cobas ha posto tre ulteriori questioni: “a nostro giudizio con la assegnazione dell’Ilva alla Arcelor mittal ci sono tutte le condizioni perchè si ristabiliscano le forniture di loppa alla Cemitaly e una piena ripresa produttiva dello stabilimento che comporta il richiamo al lavoro di tutti gli operai attualmente Cemitaly; circa gli eventuali corsi di riqualificazione dellaregione, durante il periodo di Cigs richiediamo che essi siano di almeno 210 ore – dato che solo così sono seri e offrono una integrazione al reddito – vogliamo che essi siano concentrati nella qualificazione funzionale alla bonifica del sito Cemitaly dato che questa è una esigenza urgente e reale dell’area e della città – sia se esso abbia una piena ripresa produttiva- ancor più se invece si va alla dismissione o a un impianto che per la sola macinazione non ha certo bisogno di tutti gli attuali lavoratori quello che non va assolutamente bene che ci si trovi davanti a un nient lavoro, niente bonifica con danno per i lavoratori e la città“.
Pertanto lo Slai cobas sc ha fissato per il 15 gennaio – se tutti gli altri passaggi avranno luogo – la dichiarazione dello stato di agitazione – l’avvio della procedura per la rielezione delle RSU, “indispensabili per una vera rappresentanza democratica del sito Cemitaly di taranto – nuovi incontri con l’azienda sia a Taranto che alla sede nazionale di Bergamo sul piano industriale – nuovo incontro in Regione, per approfondire la questione corsi secondo l’impostazione posta in questa occasione“.

RSA Cementir
slai cobas per il sindacato di classe taranto
slaicobas@gmail.com
347-1102638

Nessun commento:

Posta un commento