E' stato un incontro che non ha aggiunto nulla di nuovo alle questioni in campo per gli operai Ilva AS in cigs. No indicazioni di mobilitazione; no azioni effettive da parte della Regione.
Siamo alle denunce scontate, già fatte e un pò ruffiane: "
La cosa che mi preoccupa di più - ha detto Emiliano
- e che vorrei capire è come sono
stati selezionati quelli che sono stati assunti da ArcelorMittal e
quelli che sono rimasti con l’Amministrazione straordinaria... bisognerà che queste vicende siano esaminate e, più
in generale, tenere conto che queste persone non sono degli operai
generici, sono una forza lavoro, un capitale umano di straordinaria
capacità che è assurdo tenere parcheggiati in questa maniera»
Sulle bonifiche vi è stata la denuncia di Emiliano
"il Movimento Cinque Stelle difende il commissario per
le bonifiche Corbelli come se difendesse la Madonna pellegrina. Io
vorrei evitare di fare ulteriori polemiche con la Corbelli», ma non una risposta, e un impegno della Regione, alle lamentele degli operai in cigs circa il loro non impiego nei lavori di bonifica.
Ugualmente alcun passo avanti, alcuna novità vi è stata sul discorso corsi di formazione, integrazione salariale alla cigs. Siamo ancora a:
"Adesso cerchiamo di capire, oltre ai progetti di formazione sui
quali stiamo lavorando, come impiegare questi operai che sono fuori
della fabbrica, sono migliaia, e sono capaci di fare cose straordinarie».
Ciò che resta, quindi, non sono appunto i lavori di bonifica necessari e in cui gli operai "
capaci di fare cose straordinarie" potrebbero fare un'attività utile e dignitosa; ma
si tratta di "lavori
di pubblica utilità" - per capirci: "spalare le strade" gratis per i Comuni - e percorsi di formazione niente affatto obbligatoriamente legati alle bonifiche - e chi li ha già fatti, gli operai Cementir, parla di progetti che al massimo servono ad una conoscenza personale, ma che non servono affatto ad una finalizzazione al lavoro in fabbrica.
Ma che significa questo in concreto e qual'è la vera realtà della cosiddetta "integrazione", lo vediamo, subito dopo, con le notizie avute a fine dicembre da un funzionario della Regione - e che non ci risulta siano cambiate.
USB ha continuato sulla linea dei ringraziamenti (nei giorni scorsi all'Inps, ora ad Emiliano e all'Ass. Borraccino), ottenendo la promessa di Emiliano di essere presente al Tribunale domani 19 febbraio, per l'udienza per la denuncia dell'USB nei confronti di ArcelorMittal ai
sensi dell'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori. Ma alla sua "vibrante" denuncia della violazione dell'Accordo del 6 settembre, non corrisponde certo, come sarebbe naturale, il ritiro della firma - che peserebbe sicuramente di più dei comunicati, incontri pubblici, tavoli, ecc. Anzi, anche domenica Rizzo-Usb ha affermato: "non è l'accordo che ha prodotto i licenziamenti" (!)
Infine, diciamo, con chiarezza, che non servono neanche quegli operai che fanno "furia francese e ritirata spagnola"; tradotto: fanno forti denunce, ma richieste e proposte elemosinanti, dopo comunque aver scelto di "prendersi i soldi e andarsene dalla fabbrica".
SUL PIANO DELLA REGIONE
Sulla formazione - Vi sarà una prima formazione di 40 ore
che svilupperà Ilva AS attraverso Fondo Impresa. Di queste 24 ore
sono individuali, indirizzate a capire il profilo del lavoratore.
Dopo vengono offerte 16 ore di “formazione tecnica” collettiva. Queste 40 ore non saranno retribuite.
Poi vi saranno 210 ore di formazione
(corrispondenti ad un paio di mesi) per 5 ore al giorno, dal lunedì al venerdì,
gestite con fondi della Regione. Queste verranno pagate 7 o 7,50 euro
all'ora.
La Regione non dà delle linee di
indirizzo per i corsi formativi, ma svolge solo un controllo.
Circa la finalizzazione al rientro
presso la ArcelorMittal o al lavoro di bonifiche, questo è
auspicabile ma “presupporrebbe una regia”.
Solo 200 lavoratori saranno destinati da Ilva AS
alle bonifiche - e questi non rientreranno nei corsi di formazione.
I TEMPI (sono lunghi e non sono finora neanche rispettati)
Entro gennaio un avviso; poi 60 gg per
approvare piani formativi; poi altri 60gg perchè i piani approvati
siano “caricati” sul sistema. In tutto 4/5 mesi.
Sull'integrazione salariale all'indennità di cigs
La Regione sta valutando e cercando le
risorse per l'integrazione salariale attraverso i Lavori di pubblica
utilità. Sta valutando anche di coinvolgere il governo.
I LPU potranno durare due mesi, quindi
l'integrazione si prenderà solo per quei due mesi.