giovedì 28 febbraio 2019

Usb di Taranto vuole dividere nella lotta le lavoratrici degli Asili comunali - LO SCIOPERO E' L'8 MARZO!

Benchè a livello nazionale l'USB, facendo propria l'indicazione del movimento delle donne, ha indetto, come lo Slai cobas sc e altri sindacati di base, lo sciopero delle donne dell'8 marzo, sciopero nazionale generale per tutti i settori privati e pubblici, un momento di grande unità (anche a livello internazionale) e forza delle donne, in particolare delle lavoratrici, precarie per affermare i loro diritti, sempre più calpestati e offesi,
a Taranto l'Usb invece, nel settore delle lavoratrici delle pulizie e ausiliariato degli asili comunali, dove il 99% è costituito proprio da donne, ha arbitrariamente indetto uno sciopero il 5 marzo, appena tre giorni prima dell'8 marzo!
Perchè?
E' chiaro che così si dividono le lavoratrici. Proprio in una realtà in cui è ancora più importante la forza, l'unità della lotta per porre fine a condizioni di lavoro e salariali vergognose (1 ora e 50 minuti di lavoro al giorno per salari di max 300 euro), e alle promesse mai mantenute del Comune.
E' chiaro che così si boicotta l'importante sciopero dell'8 marzo, in cui occorre un sempre più grande ed esteso protagonismo delle lavoratrici, delle più sfruttate e oppresse, discriminate, perchè non sia uno sciopero simbolico ma uno sciopero vero!
Così, lo sciopero del 5 marzo di fatto diventa un'azione antisciopero del 8 marzo!
Un venir meno all'impegno assunto verso l'intero movimento delle donne.
Perchè? Per mettersi medagliette sul petto?
Facciamo appello alle lavoratrici degli asili ad essere unite e a scendete tutte insieme in sciopero l'8 marzo!

Verso l'8 marzo - il 5 marzo presentazione di pubblicazioni sulla condizione e lotta delle donne in INDIA

Sul Processo Ilva, su inquinamento a Taranto, Arcelor Mittal/Governo - un contributo dell'Avv. Pellegrin, legale delle parti civili al processo

Enzo Pellegrin è uno dei legali delle parti civili autorganizzate dallo Slai cobas per il sindacato di classe (operai Ilva- lavoratori del Cimitero - cittadini quartieri Tamburi Paolo sesto - familiari morti di tumore nel processo ambiente svenduto).
Questi soggetti organizzano nell'ambito del rilancio della Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio un 
Incontro Nazionale aperto a tutti a Taranto il 13 marzo prossimo alle 16 sala della Provincia - via Anfiteatro 4°piano
info slaicobasta@gmail.com 347-5301704

Il capitalismo continua ad uccidere a Taranto e Di Maio incassa l'ennesima smentita

Enzo Pellegrin

25/02/2019

Ricordate quando Luigi Di Maio beatificava l'accordo concluso sull'Ilva dal proprio governo?
Ne avevamo parlato qui. Il Ministro pentastellato affermava che la carta in più del nuovo accordo era il cosiddetto "addendum ambientale", attraverso il quale si sarebbe previsto un percorso migliorativo per le emissioni inquinanti.
Vi abbiamo invece spiegato che - al contrario - il capitolo 4 autorizzava i nuovi padroni ad inquinare ai livelli fino ad oggi autorizzati, cioè ai livelli condonati dai precedenti governi, livelli che avevano portato la magistratura a chiedere il sequestro dell'impianto.
Tuttavia, per coprire le magagne serve sempre un po' di propaganda, specialmente se infarcita di promesse splendide.
Come da manuale del perfetto demagogo, proprio l'8 settembre del 2018, l'ineffabile Ministro del Lavoro proclamava "abbiamo risolto la questione Ilva" e dichiarava: "abbiamo installato tecnologie a

mercoledì 27 febbraio 2019

Dopo la denuncia di Peacelink, ArcelorMittal si arrampica vergognosamente sugli specchi. Come Riva peggio di Riva!

Cambia padrone, ma la situazione resta come prima e peggio di prima. La produzione al massimo per il profitto era la legge di Riva e ora è la legge che persegue ArcelorMittal. 
L'"assicurazione" di Mittal di star rispettando l'Aia non può certo assolvere, visto che proprio le misure per evitare le emissioni della cockeria non sono - come scrive l'articolo - mai state inserite nell'Aia. E per queste emissioni i primi a subire gli effetti più pesantemente nocivi sono gli operai che lavorano alla cokeria, quindi gli abitanti dei quartieri. 
Ma Mittal promette che entro il 2023 lo stabilimento di Taranto sarà il "gioiello d'Europa". E questa sarebbe una consolazione? Fino al 2023 quanti altri ammalati, quanti tumori, quanti morti ancora?!
Che si estenda subito ad ArcelorMittal l'azione della magistratura!
Ma soprattutto che gli operai si ribellino subito, si rifiutino di continuare ad essere vittime sacrificali del profitto padronale. 

Ilva AS - Le attività di bonifiche e integrazione salariale anche i sindacati dicono che sono ancora al punto zero - Ma qual'è la realtà dei fatti, al di là delle "sparate demagogiche" di Emiliano? Lo dice la Task force della Regione

MA I SINDACATI CONFEDERALI, FIRMATARI DELL'ACCORDO DEL 6 SETTEMBRE, NON DICONO CHE COMUNQUE STANNO PARLANDO DI "MISERIE" CHE NON RISOLVONO AFFATTO IL GRAVE PROBLEMA DEL RIENTRO AL LAVORO E DEL REDDITO PER GLI OPERAI IN CIGS.
 

INFORMAZIONI DALLA REGIONE SU CORSI DI FORMAZIONE E INTEGRAZIONE SALARIALE - Dicembre 2018 (da questa data non ci sono novità)

Sulla formazione - Vi sarà una prima formazione di 40 ore che svilupperà Ilva AS attraverso Fondo Impresa. Di queste 24 ore sono individuali, indirizzato a capire il profilo del lavoratore. Dopo vengono offerte 16 ore di “formazione tecnica” collettiva.
Queste 40 ore non saranno retribuite.
Poi vi saranno 210 ore di formazione (un paio di mesi) per 5 ore al giorno, dal lunedì al venerdì, gestite con fondi della Regione. Queste verranno pagate 7 o 7,50 euro all'ora. Ma la Regione paga a conto e a saldo agli Enti, e così faranno gli Enti verso gli operai, salvo i pochi che riescono ad anticipare.
Questa formazione sarà in linea con l'analisi fatta dall'Ilva AS (funzionale a capire dove collocale i lavoratori).
Questa formazione potrà interessare 20/25 Enti. Ogni Ente al massimo gestirà 10 corsi formativi.
La Regione non dà delle linee di indirizzo per i corsi formativi, ma svolge solo un controllo.
Il funzionario della TF ha detto: "Circa la finalizzazione al rientro presso la ArcelorMittal o al lavoro di bonifiche, questo è auspicabile ma “presupporrebbe una regia”.Quindi non è affatto detto che saranno finalizzati ai lavori nelle aree da bonificare.
I TEMPI
Entro gennaio un avviso; poi 60 gg per approvare piani formativi; poi altri 60gg perchè i piani approvati siano “caricati” sul sistema. In tutto 4/5 mesi.

SULL'INTEGRAZIONE ALL'INDENNITA' DI CIGS
La Regione sta valutando e cercando le risorse per l'integrazione salariale attraverso i Lavori di pubblica utilità. Sta valutando anche di coinvolgere il governo.
I LPU potranno durare due mesi, quindi l'integrazione si prenderà solo per quei due mesi. 
L'integrazione è del 10% dell'indennità di cigs.

Dicembre 2018

Bari: resta sequestrata la sede di Casa pound: l'aggressione di settembre scorso fu "connotata dall'evocazione dell'ideologia fascista"

La grande manifestazione antifascista a Bari di fine settembre subito dopo l'aggressione di Casa pound pose chiaro che le sedi fasciste vanno chiuse! Ma denunciò anche in maniera chiara che l'aggressione era stata pure responsabilità delle forze di polizia di Bari che sapevano e sia prima che durante il vile attacco non fecero nulla per fermare i mazzieri di Casa pound, e naturalmente del loro grande padrino Salvini. La penetrazione reazionaria e fascista della Lega di Salvini e dei suoi galoppini sul territorio in nome del razzismo antimmigrati e della sicurezza; una sicurezza fondata sulla collusione tra malavita, partiti, Forze dell'ordine, ecc.; insieme al "decreto sicurezza" ha creato l'ambito "giusto" perchè le carogne di Casa pound rialzassero la testa a Bari come in altre città.


martedì 26 febbraio 2019

Migliaia di persone alla "Fiaccolata per i nostri Angeli"


A Grottaglie "alleanza strategica" di Emiliano, Melucci, il sindaco di Grottaglie (un tempo pacifista) con Israele

lo Stato guerrafondaio e più acerrimo nemico dei diritti della popolazione - con massacri, colonizzazione, negazione della stessa esistenza del popolo palestinese. 
Questo accordo porterà solo profitti per le imprese e, sotto il falso manto di "attività di produzione civile", strumenti più avanzati di intervento bellico.

Processo Ilva - Riportiamo la lunga testimonianza fatta il 9 gennaio da Marescotti Pres. di PeaceLink, richiestagli dallo Slai cobas sc - essa è importante perchè ripercorre vari passaggi che hanno contribuito all'inchiesta giudiziaria. Marescotti nelle sue dichiarazioni riconosce, pur nelle differenze di posizioni, il ruolo dello Slai cobas: "SLAI Cobas è stata una delle organizzazioni più attive in questo settore perché ha cercato fin da subito di coinvolgere i lavoratori..."

Ricordiamo che il 13 marzo - giorno in cui si terrà un'assemblea pubblica organizzata da parti civili al processo Ilva, Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e territori e Slai cobas sc, presso la sala della Provincia 4° piano, dalle ore 16 alle ore 19 - distribuiremo un DOSSIER, contenente tutte le testimonianze rese ai primi di gennaio da lavoratori e testi, presentati dallo Slai cobas al processo.
*****

DEPOSIZIONE DEL TESTIMONE MARESCOTTI ALESSANDRO

TESTE A. MARESCOTTI - Sono Presidente dell’associazione PeaceLink che è un’associazione di volontariato che si occupa di pace, diritti umani, tutela della legalità, difesa ambientale e cittadinanza attiva.
 
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Nell’ambito di queste sue varie finalità, vorrei che descrivesse brevemente i vari settori in cui la sua associazione si è occupata della situazione ambientale di Taranto. Poi, se è il caso, mi riservo degli approfondimenti specifici in ordine a ciascun settore.
TESTE A. MARESCOTTI - PeaceLink ha una caratteristica particolare, cioè è un’associazione di volontariato che è nata su rete telematica nel 1991. La rete ha svolto un ruolo chiave perché nel 2005, in maniera assolutamente casuale, scopriamo - attraverso la rete - che a Taranto c’è la diossina. E lo scopriamo andando a consultare dei registri, dei database europei e nazionali nei quali venivano indicate le emissioni o le stime delle emissioni dei grandi impianti industriali. Nel 2005, con sommo stupore, scopriamo che c’è la sigla “PCDD/PCDF” (policlorodibenzodiossina, policlorodibenzofurani) espresso in grammi a Taranto. In un primo tempo pensavo che, siccome fosse espresso in grammi, la cosa era irrilevante. Parlando con un chimico, questo mi disse: «Attenzione, forse hai sbagliato a leggere. Non c’è scritto “grammi”: c’è scritto “nanogrammi”». «No, c’è scritto “grammi”». Erano un po’ più di settanta grammi… un’informazione nuova che non era mai stata data a Taranto... E questo lo posso dire con la massima certezza e consapevolezza perché andammo a cercare all’interno del sito della Regione, del sito della Provincia, del sito del Comune se ci fosse la parola “diossina”, “diossine”, “PCDD”, “poriclodibenzo...”. Niente!
E incominciammo a informarci sul perché tutto questo non fosse avvenuto. La cosa che incominciammo a scoprire, sempre attraverso la rete, fu un documento della Commissione delle Comunità Europee datato 24 ottobre 2001, intitolato “Strategia comunitaria sulle diossine, i furani e i bifenili policlorulati”. Questo documento non parla mai di Taranto ma parla di una cosa che riguarda
Taranto. Perché questo documento dice in sostanza “Attenzione che la diossina è una grave emergenza a livello europeo. E’ una grave emergenza perché l’esposizione a diossine e policloro bifenili supera la dose tollerabile settimanale e la dose tollerabile giornaliera. Pertanto, indicava quali potevano essere le fonti di diossina. Sintetizzando, dice: “Un tempo si poneva grande attenzione agli inceneritori. Però attenzione che una delle più importanti fonti di diossina sono gli impianti di sinterizzazione”. Il più grande impianto di sinterizzazione in Europa era quello di Taranto, dentro l’Ilva. E noi, molto probabilmente, avevamo a Taranto la fonte emissiva più importante a livello europeo per quanto riguardava la diossina. Quindi già dal 2001 si sarebbe potuto sapere che a Taranto c’era la diossina. E diceva la Commissione Europea: “Occorre altresì informare l’opinione pubblica...”. È importante anche consentire un’autoidentificazione dei gruppi a rischio”. La Commissione Europea indica i criteri per la gestione del rischio; le misure preventive; il controllo

lunedì 25 febbraio 2019

"Aumentano le emissioni in cokeria" - ArcelorMittal come Riva e peggio di Riva!

Roma, 24 feb. (askanews) - 
Il presidente di Peacelink Alessandro Marescotti cita i dati delle centraline Arpa per criticare il vice-premier M5s. "L'8 settembre 2018 il ministro Luigi Di Maio aveva fatto una impegnativa dichiarazione sull'Ilva: 'Abbiamo installato tecnologie a Taranto che riducono del 20% le emissioni nocive'".
Invece, "i fatti dimostrano l'esatto contrario". Le dichiarazioni del ministro Di Maio sono infatti smentite dalle centraline Arpa installate nella cokeria che registrano valori in aumento per le emissioni diffuse in ambiente. Le tecnologie che Di Maio dice di aver installato non si vedono – prosegue l’ambientalista in una nota diffusa alla stampa – ignoriamo quali siano le tecnologie installate di cui Di Maio dà già per avvenuta l’installazione. Siamo di fronte ad un bluff tutto politico fatto di parole a cui non corrisponde alcun dato di realtà. La verità è che ci stiamo incamminando verso una prospettiva priva di reali garanzie per la salute e l’ambiente”.
Da un raffronto fra i dati registrati nel bimestre gennaio-febbraio 2019 e quelli del bimestre gennaio-febbraio 2018 emerge "un incremento del 160% per il benzene, del 140% per l'idrogeno solforato e del 195% per gli Ipa totali. Sono tutti inquinanti cancerogeni e anche neurotossici".
Non solo: "Per quanto riguarda le polveri sottili misurate attorno alla cokeria, l'Arpa Puglia registra un incremento fra il 18% e il 23% per il PM10 (a seconda del campionatore Env o Swam) e del 23% per il PM2,5. Solo per il black carbon viene registrata una leggera riduzione del 5%.
A ciò si aggiunge che la popolazione del quartiere Tamburi di Taranto è vicina alle collinette contaminate sequestrate dalla magistratura. La loro presenza costituisce una fonte di costante inquinamento ambientale e di preoccupazione. Alle collinette inquinate si sommano le polveri dei parchi minerali lva (ancora scoperti) che in questi giorni di forte vento si sono riversate sulla città. 
"PeaceLink da questo momento in poi pubblicherà report periodici per segnalare se le centraline dentro l’Ilva forniscono dati in aumento o in calo. Un controllo avanzato e continuativo nel cuore della fabbrica è in questo momento lo strumento per allertare l’opinione pubblica e i lavoratori stessi”.

"La Fiaccolata per i nostri Angeli" è diventata da parte del sindaco Melucci la "sua fiaccolata" - Respingiamo queste ipocrisie

Il sindaco Melucci usa la fiaccolata per lanciare accuse non si sa bene a chi e non si sa bene per cosa e per rivendicare l'azione del Comune. Questa sì che è strumentalizzazione.
Le parole non bastano. Un Comune dovrebbe e potrebbe fare i fatti, sia sul fronte di provvedimenti prima contro l'Ilva e ora contro ArcelorMittal che continua nell'attacco alla salute e alla sicurezza degli operai e cittadini come Riva (basti pensare all'ultimo grave infortunio e all'aumento delleemissioni della cokeria); sia sul fronte delle bonifiche nei quartieri.
Ma neanche il Comune di Melucci su questo sta facendo quello che serve: nessuna ordinanza, ma solo piani sulla carta, parole e promesse.
Noi pensiamo che gli stessi genitori, dovrebbero respingere queste ipocrisie che "non costano nulla" - come il "lutto cittadino simbolico" - e considerare l'amministrazione comunale parte del problema non alleato.

Oggi incontro operai Ilva AS e operai AM a Crispiano - Presente anche l'avvocato

Questi incontri sono importanti per organizzarsi e decidere iniziative.
Invitiamo gli operai a partecipare e ad organizzare anche in altri paesi questi incontri

INCONTRO A CRISPIANO
Lunedì 25 febbraio ore 17,30
c/o sala comunale c.so Umberto, 203

DI:
operai Ilva AS in cassintegrazione
operai ArcelorMittal
tutti coloro che sono interessati alla
questione Ilva-Lavoro-Salute
 
Perchè abbiamo denunciato alla Procura l’Accordo del 6.9.18
Organizzazione comitato cassintegrati
Cosa succede in fabbrica ArcelorMittal
Piano generale Mittal
Iniziativa del 13 marzo con avv. di Torino
info su Processo Ilva "Ambiente svenduto"

Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
comitato cassintegrati AS ILVA
info: slaicobasta@gmail.com - 3475301704


venerdì 22 febbraio 2019

Raccolta differenziata per tutta la città - Un effettivo passo avanti? O le solite dichiarazioni a cui non seguono i fatti? Lo Slai cobas e i lav ex Pasquinelli da tempo hanno chiesto un Tavolo Comune/Amiu, ma finora nulla. E da nostre notizie, bene che vada, la raccolta differenziata non inizierà prima dell'autunno. E non va bene.

Da Inchiostro Verde
Implementazione della raccolta differenziata: ieri incontro Melucci-Stea a Bari

21 FEBBRAIO 2019

Il sindaco di Taranto, Melucci, ha incontrato ieri a Bari l’assessore regionale all’Ambiente Stea e con le rispettive strutture tecniche ha potuto tracciare lo stato dell’arte sulla riforma del sistema di società partecipate del Comune di Taranto e soprattutto sul cronoprogramma del progetto per la raccolta differenziata in riva allo Ionio.

“Ben consapevole degli obiettivi che si è posta la Regione Puglia per il 2020 – si legge in una nota – l’Amministrazione comunale ha mostrato i primi risultati di un lavoro e di una interlocuzione con gli stessi uffici regionali che vanno avanti da mesi e che dovrebbero determinare l’avvio di una raccolta differenziata spinta sull’intero territorio comunale entro il prossimo mese di giugno. L’auspicio condiviso è che si colmi presto il divario oggi esistente con altre realtà regionali e nazionali, dopo anni di ritardi e mancata programmazione.

Questo passaggio epocale richiederà uno sforzo finanziario ed organizzativo importante da parte di Amiu SpA, ma è l’unica strada possibile verso un virtuoso ciclo chiuso dei rifiuti, in coerenza con il piano regionale di recente adozione”.
 
“Taranto – dice  Melucci – mira ad assumere buone pratiche in ogni frangente della vita pubblica, la sfida sul ciclo dei rifiuti non ci spaventa, sebbene l’eredità ricevuta non sia stata un buon viatico. Siamo sicuri che i tarantini sposeranno questi sforzi e dopo qualche tempo di inevitabile disagio saranno i migliori tifosi della raccolta differenziata e di una rinnovata Amiu, sulla cui futura dotazione impiantistica la Regione Puglia non farà mancare il suo supporto. Ringrazio l’Assessore Stea per aver visionato i nostri progetti e col suo riconosciuto atteggiamento pratico aver assicurato l’accompagnamento necessario. Oggi il tema non è più un commissariamento, guardiamo allo start-up della nostra raccolta differenziata ed alla percentuale che raggiungeremo per il primo anno.”

giovedì 21 febbraio 2019

Il 19 la presenza degli operai Ilva AS è stata la cosa più importante

I giornali locali hanno dato molto spazio al processo che è iniziato martedì scorso contro ArcelorMittal per violazioni sindacali, su ricorso dell'USB, ma quasi nessuno ha scritto la cosa più importante:
la presenza al Tribunale di Taranto di via Marche di più di un centinaio di operai Ilva AS in cigs.
Operai che nella maggiorparte sono rimasti fino al primo pomeriggio, alla conclusione dell'udienza. Operai che hanno "invaso" prima lo spazio esterno del Tribunale, poi sono saliti vicino l'ufficio del giudice.
Operai che in alcuni momenti hanno fatto sentire la loro denuncia, protesta per come sono stati trattati da ArcelorMittal, buttati fuori dalla fabbrica, discriminati. Vari operai hanno detto che si doveva fare di più, "bloccare".

I coordinatori dello Slai cobas sc presenti hanno soprattutto spiegato che è tutto l'accordo in violazione delle leggi; che ArcelorMittal non sta tanto "violando l'accordo", ma sta violando le leggi. E che, quindi, è giusto, legittimo protestare, lottare per il rientro in fabbrica prima di tutto; così come pretendere che i sindacati che denunciano le violazioni ritirino la firma all'accordo. 

Sciopero degli appalti comunali

L'assemblea dei rappresentanti dei cobas negli appalti comunali tenutasi il 19 febbraio ha espresso una forte denuncia, protesta per la politica di precarietà, peggioramento, silenzio e discriminazione portata avanti dal Comune.
Ha deciso, quindi, tre iniziative:
1) SCIOPERO 8 MARZO – la maggiorparte dei lavoratori in questi appalti sono donne e subiscono al doppio tutti gli effetti negativi di questa condizione di lavoro
2) ESPOSTO DELLO SLAI COBAS SC per i comportamenti antisindacali del Comune
3) UNA MANIFESTAZIONE NEL MESE DI MARZO, in coincidenza con un Consiglio comunale.
Invitiamo tutti i sindacati, e in particolare i sindacati di base – che hanno indetto a livello nazionale lo sciopero delle donne dell'8 marzo – a organizzare unitariamente lo sciopero e le iniziative.
Chiamiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori a scendere in sciopero, perchè solo la lotta paga!

Slai Cobas per il sindacato di classe
Sede legale Taranto via L. Andronico, 47 - T/F 0994792086 – 3475301704 – slaicobasta@gmail.com



TA. 21.2.19
Al Sindaco Melucci – Taranto
Al Vicesindaco
Al Segretario generale Comune Taranto
Al Prefetto di Taranto

OGGETTO: SCIOPERO LAVORATRICI APPALTI COMUNALI – 8 MARZO

Nel rimandare, in allegato la proclamazione dello sciopero nazionale e generale dell'8 marzo pv, si comunica che a Taranto aderiranno allo sciopero le lavoratrici, e i lavoratori, degli appalti comunali:
  • pulizie degli uffici e immobili comunali, attualmente dip. Teoma
  • pulizie e ausiliariato degli asili dip. Servizi Integrati
  • piccola manutenzione del verde dip. Bitella – ex Pasquinelli
  • pulizia e custodia strutture comunali dip Servizi Integrati

Le ragioni dello sciopero, oltre quelle generali, a Taranto sono legate alla situazione sempre più precaria dell'occupazione e alle condizioni di lavoro che invece di migliorare addirittura si vuole peggiorare.
- Per i lavoratori Teoma nel passaggio dal 1° aprile alla nuova Ditta, incombe la minaccia di ridurre le già poche ore: 4 a 3 ore con conseguente taglio ai salari – nella verifica in corso del rapporto: metri quadri/persona, non si tiene affatto conto di tutti i mobili, le strutture che stanno in quei metri quadri, nonostante si pretenda che vengano anch'essi puliti;
- Per le lavoratrici degli asili, alle promesse di mesi e mesi fa non è ancora seguita l'attuazione dell'aumento dell'orario di lavoro da 11 ore settimanali a 20, mentre continua la sospensione estiva e dei periodi festivi senza

mercoledì 20 febbraio 2019

BLITZ/SGOMBERO DEL CAMPO IMMIGRATI DI BORGOMEZZANONE (FG)

Massima solidarietà e sostegno alle migliaia di migranti, braccianti delle campagne, cacciati e messi in strada.
Tante lotte, manifestazioni, per chiedere diritti, dignità, case, contratti regolari di lavoro... Nessuna risposta.
Ora parlano di "dignità", di "legge e umanità". La "dignità e umanità" di togliere anche quelle baracche, senza dare un'alternativa dignitosa di alloggi.
La criminalità di cui parlano per giustificare il blitz è in realtà la criminalità di questo governo, di Salvini, delle sue forze dell'ordine, che via via vuole distruggere/sgoberare tutti i campi dei migranti solo per cacciarli, perseguirli.


"Duecento uomini tra Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza ed Esercito sono impegnati da questa mattina in un’operazione di sgombero a Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia, dove vivono circa 2mila migranti impiegati nelle aziende agricole dell’area.
L’operazione nel borgo, dove “la dignità, le regole e i diritti sono quotidianamente calpestati”, viene denominata ‘Law and Humanity‘. Il nome dell’operazione spiegano ancora i pubblici ministeri “vuole esprimere il convincimento sulla possibilità e doverosità di coniugare l’accoglienza dei migranti con il rispetto della legalità e della dignità umana”.
I reati per cui si procede vanno dall’occupazione abusiva di terreni pubblici al furto di energia elettrica fino a violazioni in materia ambientale con pregiudizio per la salute pubblica. Il procedimento è partito dopo due incendi verificatisi nel ghetto il 30 ottobre e l’1 novembre scorso che hanno causato la morte di un cittadino extracomunitario (il gambiano Bakary Secka) e il ferimento con ustioni di altri migranti. L’area in cui si sono sviluppati gli incendi è di proprietà dell’Aeronautica militare in fase di passaggio all’Agenzia del Demanio, si estende per ben 165 ettari ed è collocata tra i territori di Foggia e Manfredonia, vicino al Cara".

Per lo sciopero delle donne, invito ai sindacati di base - il comunicato dello Slai cobas sc

A USB - Taranto
Alla CONFEDERAZIONE COBAS - Taranto

TA. 18.2.19

Le lavoratrici dello Slai cobas per il sindacato di classe - Taranto invitano i sindacati di base ad indire e organizzare unitariamente lo sciopero delle donne del 8 marzo su Taranto e provincia, nei vari posti di lavoro sia privati che pubblici, in particolare dove le nostre organizzazioni sindacali sono presenti.
Pensiamo che questa unità darà più forza alle lavoratrici - e ai lavoratori che vorranno aderirvi.

Per organizzarci, proponiamo di vederci mercoledì 27 febbraio verso le 18 presso la nostra sede, via Livio Andronico, 47 Taranto, o in altra sede e data.

In attesa di vostra risposta, i nostri saluti
x SLAI COBAS per il sindacato di classe
Masci Fiorella

slaicobasta@gmail.com - 3339199075

Lo Slai cobas per il sindacato di classe dichiara lo sciopero vero dell’8 marzo 2019
Sin dal 2013, in cui raccogliendo l'appello delle compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario lanciarono un primo sciopero delle donne in Italia, lo Slai cobas appoggiò e diede il suo sostegno concreto alla proclamazione e realizzazione dello sciopero. Le lavoratrici dello Slai Cobas per il sc, già in lotta in diversi settori (dalla scuola, alla sanità, alle cooperative sociali, agli appalti comunali, alle disoccupate…) aderirono allo "sciopero delle donne". “Scoprendo” attraverso la lotta quotidiana che alle ragioni di classe si intrecciano inevitabilmente le ragioni di genere, queste lavoratrici hanno trasformato una parola d’ordine giusta nella pratica concreta dello sciopero.
Uno sciopero vero e non simbolico come la Cgil della Camusso in quel 2013 cercò invano di imporre per boicottarlo di fatto; uno sciopero in carne e ossa e non di mera adesione formale come hanno fatto negli anni successivi alcuni sindacati di base.
Una vera sfida, una rottura contro padroni, governo, Stato borghese, che da 2013 ha visto negli anni un’adesione concreta e attiva di altre lavoratrici, operaie, precarie, con numeri per nulla scontati

VERSO LO SCIOPERO DELLE DONNE 8 MARZO, "LETTERA APERTA ALLE LAVORATRICI DELLA SCUOLA"

Lettera aperta

Cara lavoratrice della scuola,
per anni hanno creato una contrapposizione tra chi è diversamente sfruttato: insegnanti di ruolo contro precari, maestre diplomate magistrali contro maestre SFP, docenti abilitati contro docenti non abilitati.
In realtà condividiamo la medesima condizione, in particolare condividiamo la condizione femminile che ci impone un doppio sfruttamento nei posti di lavoro, nella famiglia e nella società tutta: il nostro precariato si esprime in tutte le dimensioni della vita e lo sfruttamento si concretizza in salari più bassi; licenziamenti diffusi; femminicidi; violenze sessuali; lavoro di cura (casa, anziani..) ; innalzamento dell’età pensionistica; lavoro riproduttivo; attacchi alla 194 e Ddl Pillon: molestie perpetrate ideologicamente e materialmente. Veniamo accusate, come lavoratrici del Sud di impegnarci troppo poco, di allargare la schiera di lavoratori fannulloni. Questo attacco strumentale al tentativo di regionalizzazione dell’istruzione in base al PIL regionale mostra come si consideri normale che la condizione delle donne e delle giovani donne meridionali debba continuare ad essere peggiorata; veniamo accusate di esercitare un diritto alla maternità che verrà abolito costringendoci al lavoro sino al nono mese di gravidanza.
Ci chiamano “cattive insegnanti” quando difendiamo con la lotta la nostra dignità e quei

Continuano gli incontri dello Slai cobas con operai Ilva e ArcelorMittal nei paesi - IL 25 FEBBRAIO A CRISPIANO

Dopo l'incontro di Grottaglie, lunedì prossimo, 25 febbraio organizzato da operai Ilva AS in cig, un nuovo incontro a Crispiano.
Intanto si stanno organizzando anche in altri paesi, tra cui Massafra.

Questi incontri sono importanti per organizzarsi e decidere iniziative.
Invitiamo gli operai a partecipare e ad organizzare anche in altri paesi questi incontri

INCONTRO A CRISPIANO
Lunedì 25 febbraio ore 17,30
c/o sala comunale c.so Umberto, 203

INVITO A:
operai Ilva AS in cassintegrazione
operai ArcelorMittal
tutti coloro che sono interessati alla
questione Ilva-Lavoro-Salute
 
Perchè abbiamo denunciato alla Procura l’Accordo del 6.9.18
Organizzazione comitato cassintegrati
Cosa succede in fabbrica ArcelorMittal
Piano generale Mittal
Processo Ilva "Ambiente svenduto"

Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
comitato cassintegrati AS ILVA
info: slaicobasta@gmail.com - 3475301704

martedì 19 febbraio 2019

Processo Ilva - 5 - La forte testimonianza di un giovane lavoratore dei Tamburi

DEPOSIZIONE DEL TESTIMONE LAV. ABITANTE TAMBURI

LAV. ABITANTE TAMBURI – Al momento sono domiciliato a Modena per lavoro.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Ha vissuto a Taranto per caso?
LAV. ABITANTE TAMBURI – Sì. Sì, sì, ho vissuto al Quartiere Tamburi dall’82 fino al 2015 circa.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Come abitante del Quartiere Tamburi ha notato particolari condizioni ambientali che le hanno creato preoccupazione?
LAV. ABITANTE TAMBURI – Sì, sì, sì. Quando abitavo al Quartiere Tamburi, già da piccolo comunque ho notato delle anomalie a livello ambientale, perché comunque giocavamo tra la polvere dell’Ilva e ci ritiravamo a casa tutti sporchi di minerale. Poi, dopo, quando sono andato a vivere da solo in un appartamento mi sono reso conto che i balconi erano sempre sporchi di queste polveri, la notte non riuscivo a dormire per l’inquinamento acustico. Niente, a volte capitava che non riuscivo a fare delle pulizie in casa, e queste polveri me le ritrovavo in cucina, nella camera da letto. Sì, mi ha reso un po’ la vita difficile questo fatto qui.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Può descrivere che tipo di polveri erano?
LAV. ABITANTE TAMBURI – Quelle che si vedevano erano delle polveri nere dove bastava solo un giorno che non pulivo e il giorno dopo il secchio diventava nerissimo. E questa cosa mi faceva molta paura, mi faceva venire la paura di ammalarmi. Tant’è che c’è stato un periodo dove mi facevo le analisi non dico ogni due mesi ma quasi. Comunque nel palazzo mio cioè ogni piano aveva una persona ammalata di tumore, e a me mi faceva credere che un giorno sarebbe toccato a me, quindi

LO SCIOPERO DELLE DONNE, VERO, SI PREPARA SUI POSTI DI LAVORO - IL QUESTIONARIO/INCHIESTA TRA LE LAVORATRICI

Inchiesta tra le lavoratrici, precarie, disoccupate, migranti

Il MFPR rilancia per la preparazione dello sciopero delle donne del prossimo 8 marzo il questionario sotto riportato per costruire la nostra piattaforma come strumento di lotta, mobilitazioni verso padroni, governoper costruire una rete tra le lavoratrici, disoccupate, tra i posti di lavoro.

Quest'anno anche Nudm di Macerata ha fatto un questionario. E alcune domande le abbiamo integrate.

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Luogo di lavoro - indirizzo mail o WhatsApp – o rif. Facebook

Sei una lavoratrice a tempo Indeterminato O Determinato O

Sei disoccupata a seguito di perdita del lavoro o perché non hai trovato mai un lavoro?

Che età hai?

In che settore lavori?

Quali sono le tue mansioni?

Come è la tua condizione di lavoro? Positiva O Accettabile O Negativa O
Quali problemi riscontri sul posto di lavoro?
Hai la possibilità di prendere sufficienti pause? Si O No O
Ci sono condizioni di insicurezza sul lavoro? Si O No O (se sì quali?)

Hai ricevuto dall'azienda informazioni, formazioni sugli rischi connessi al tuo lavoro?

L'udienza in Tribunale di questa mattina, su denuncia de l'Usb per violazione sindacale dell'Accordo Ilva/AM/OO.SS, e la realtà dei fatti

E' L'ACCORDO, FIRMATO DA TUTTI I SINDACATI, COMPRESA L'USB, CHE HA PERMESSO ALLA MITTAL DI DECIDERE UNILATERALMENTE I CRITERI DI ASSUNZIONE.
LA VIOLAZIONE NON E' RISPETTO ALL'ACCORDO MA RISPETTO ALLA LEGGE! Come lo Slai cobas ha denunciato nell'esposto contro tutto l'accordo presentato in Procura il 30 gennaio.
SE L'USB ORA DENUNCIA, RITIRASSE LA FIRMA DELL'ACCORDO - azione che peserebbe molto, ma molto di più nella battaglia contro ArcelorMittal.

INVECE RIZZO-USB ANCHE DOMENICA NELL'INCONTRO CON LA REGIONE DIFENDE L'ACCORDO DICENDO "Non è l'accordo che ha prodotto i licenziamenti" (!)


Dal fb di Usb Taranto: “Mancata applicazione dei criteri di assunzione del personale come da accordo del 6 settembre 2018. Ricordiamo l'udienza di Domani (oggi) 19 Febbraio presso il Tribunale di Taranto a seguito della denuncia presentata da USB nei confronti di ArcelorMittal. - Art. 28 della Legge 300 del 1970 - CONDOTTA ANTISINDACALE - Contiamo che sia fatta giustizia e che questa possa dar luogo ad una politica differente attuata dal gestore ArcelorMittal rispetto a quella che ha prodotto sino ad oggi”.

DALLA DENUNCIA DELL'ACCORDO PRESENTATO DALLO SLAI COBA IL 30.1.19:

- Violazione delle norme sui criteri di scelta dei lavoratori da non assumere presso AM InvestCo.
I criteri stabiliti dalle leggi, da applicare in concorso tra loro, prevedono: 1. carichi familiari; 2. anzianità; 3. esigenze tecnico-produttive.
I criteri di selezione stabiliti dall'Accordo del 6.9.18, nonchè quelli applicati, anche in peggio, dalla AM InvestCo hanno portato a discriminazioni nella selezione dei lavoratori; alcune di queste sono plateali, dato che a pari livello, stesso reparto, pari mansioni sono stati esclusi lavoratori con anzianità, professionalità, carichi familiari nettamente superiori a quelli di lavoratori assunti da AM InvestCo.
Nello stesso tempo si indica la responsabilità delle OO.SS firmatarie che hanno con la sottoscrizione dell’Accordo (in particolare punto 3 – A del capo “Assunzione presso le Affiliate”), accettato la violazione, nei criteri di scelta dei lavoratori, delle norme di legge.
Al punto 3, infatti, viene scritto:
“I lavoratori cui proporre l‘assunzione, saranno individuati da AM InvestCo Italy srl e/o le Affiliate sulla base delle attività ritenute necessarie da AM lnvestCo al funzionamento del ciclo di

lunedì 18 febbraio 2019

Formazione operaia - Marx e 'Le lotte di classe in Francia' studiato e consegnato nelle mani degli operai

Ricordiamo ai lettori che il gruppo di Formazione Operaia si riunisce giovedì alle 18 presso lo slai cobas taranto via livio andronico 47 - info 347-5301704

 

un intervento

Marx attraverso la concezione materialistico dialettica della storia, prende un pezzo di storia contemporanea, e analizza la situazione economica distinguendo avvenimenti e forze in campo.
Leggendo il 1° capitolo di 'Le lotte di classe in Francia' ho notato che basterebbe sostituire nomi e date e potrebbe essere la descrizione di molti aspetti della situazione attuale.
Mi ha colpito la questione del sottoproletariato, che ho ritrovato nello scritto di Marx ed è analizzato come nettamente distinto del proletariato non solo ma anche associato alla aristocrazia e alla grande borghesia. Io più che alla borghesia oggi lo assocerei  alla piccola borghesia, anch'essa pronta sempre pronta a svendersi. La piccola borghesia si allea ora con la grande borghesia e in altri momenti con il proletariato. Oscilla e si associa al proletariato quando le sue condizioni peggiorano e viene assimilata da queste al proletariato
La guardia nazionale mobile decritta da Marx nel testo è forza sottoproletaria assoldata dalla borghesia contro il proletariato.. se pensiamo al sottoproletariato oggi, in una fase di ascesa del moderno fascismo questa possibilità è quanto mai presente.
Recentemente al mio paese ho letto della raccolta firme pro-Salvini,
Sono andato a vedere, li ho cercati nelle varie piazze. Non c’erano, erano nella 167, dove ci sono le case popolari. Mi sono rivenute in mente le considerazioni sul sottoproletariato, è ho visto come questa raccolta fosse un modo per raccogliere consensi dal tipo di gente che potrebbero appoggiarli.
Leggendo il capitolo si mostra che non ci potrà mai essere alleanza tra noi e le forze che si legano e appoggiano alla borghesia. La fratellanza con loro non esiste, non ci sara mai fratellanza tra borghesia e proletariato. Il motto della Repubblica Francese è una parola d’ordine borghese negli eventi descritti da Marx nel testo. Così come le parole d'ordini della Chiesa cattolica sono al servizio della borghesia: oggi subisci ma alla fine chi ha subito sarà compensato... La religione in generale è un braccio delle classi dominanti.

Da un operaio ILVA AS partecipante al gruppo di formazione Taranto

Processo Ilva - 3 - Testimonianze dei medici presentati dagli avvocati dello Slai cobas sc - Il Dr. Mimmo Cassetta

AVVOCATO E. PELLEGRIN - Senta, lei quale professione svolge?
TESTE C. CASSETTA - Io svolgo la professione di medico di medicina di assistenza primaria (quindi medico di famiglia) per un 95% della mia attività e per un 5% medico del lavoro.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - In quale parte del territorio della città ha avuto il suo ambulatorio e i suoi pazienti?
TESTE C. CASSETTA - Io ho sempre avuto l’ambulatorio nel borgo della città di Taranto - quindi Taranto centro - ed ho un secondo ambulatorio in Piazza De Amicis, quindi a duecento metri dall’ingresso di Statte dell’Ilva. È il quartiere Tamburi praticamente. Abbraccia anche un po’ di gente di Paolo VI. E, nel passato, anche qualche cittadino di Statte.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Senta, nell’ambito della sua attività lavorativa e del suo contatto con i pazienti, è venuto a conoscenza di particolari condizioni di rischio di esposizione ad agenti inquinanti?
TESTE C. CASSETTA - Allora, direttamente dai pazienti non può venire questa indicazione nel senso che i pazienti non sanno l’origine delle loro malattie. Io personalmente, negli anni passati, dopo uno studio sulla famosa esenzione 048 - che è l’esenzione per i tumori a Taranto - ho tra i miei pazienti effettuato una mini ricerca e il mio dato personale raddoppia il dato del Distretto 3. Il Distretto 3 vedeva un malato su diciotto di cancro... io sono a 7.5 di presenza di malati di cancro tra maschi e femmine nel Distretto...
PRESIDENTE S. D’ERRICO - E qual è il Distretto 3?
TESTE C. CASSETTA - Il Distretto 3 è il Distretto Tamburi-Borgo-Città Vecchia. Il Distretto 4 è la restante parte della città, quella che va dal centro verso viale Magna Grecia, Salinella e tutti gli altri quartieri. Lì invece la presenza è di un malato su ventisei abitanti. Il Distretto 3 era intorno al 5% di presenza. Il mio parco clienti esprimeva il 7.5, quindi praticamente circa novantasei unità malate di cancro. Naturalmente con tutte le differenze perché, come ben sapete, nella 048 può rientrare

Sull'incontro in Provincia USB/Emiliano

E' stato un incontro che non ha aggiunto nulla di nuovo alle questioni in campo per gli operai Ilva AS in cigs. No indicazioni di mobilitazione; no azioni effettive da parte della Regione.
Siamo alle denunce scontate, già fatte e un pò ruffiane: "La cosa che mi preoccupa di più - ha detto Emiliano - e che vorrei capire è come sono stati selezionati quelli che sono stati assunti da ArcelorMittal e quelli che sono rimasti con l’Amministrazione straordinaria... bisognerà che queste vicende siano esaminate e, più in generale, tenere conto che queste persone non sono degli operai generici, sono una forza lavoro, un capitale umano di straordinaria capacità che è assurdo tenere parcheggiati in questa maniera»

Sulle bonifiche vi è stata la denuncia di Emiliano "il Movimento Cinque Stelle difende il commissario per le bonifiche Corbelli come se difendesse la Madonna pellegrina. Io vorrei evitare di fare ulteriori polemiche con la Corbelli», ma non una risposta, e un impegno della Regione, alle lamentele degli operai in cigs circa il loro non impiego nei lavori di bonifica.

Ugualmente alcun passo avanti, alcuna novità vi è stata sul discorso corsi di formazione, integrazione salariale alla cigs. Siamo ancora a: "Adesso cerchiamo di capire, oltre ai progetti di formazione sui quali stiamo lavorando, come impiegare questi operai che sono fuori della fabbrica, sono migliaia, e sono capaci di fare cose straordinarie».
Ciò che resta, quindi, non sono appunto i lavori di bonifica necessari e in cui gli operai "capaci di fare cose straordinarie" potrebbero fare un'attività utile e dignitosa; ma si tratta di "lavori di pubblica utilità" - per capirci: "spalare le strade" gratis per i Comuni - e percorsi di formazione niente affatto obbligatoriamente legati alle bonifiche - e chi li ha già fatti, gli operai Cementir, parla di progetti che al massimo servono ad una conoscenza personale, ma che non servono affatto ad una finalizzazione al lavoro in fabbrica.

Ma che significa questo in concreto e qual'è la vera realtà della cosiddetta "integrazione", lo vediamo, subito dopo, con le notizie avute a fine dicembre da un funzionario della Regione - e che non ci risulta siano cambiate.

USB ha continuato sulla linea dei ringraziamenti (nei giorni scorsi all'Inps, ora ad Emiliano e all'Ass. Borraccino), ottenendo la promessa di Emiliano di essere presente al Tribunale domani 19 febbraio, per l'udienza per la denuncia dell'USB  nei confronti di ArcelorMittal ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori. Ma alla sua "vibrante" denuncia della violazione dell'Accordo del 6 settembre, non corrisponde certo, come sarebbe naturale, il ritiro della firma - che peserebbe sicuramente di più dei comunicati, incontri pubblici, tavoli, ecc. Anzi, anche domenica Rizzo-Usb ha affermato: "non è l'accordo che ha prodotto i licenziamenti" (!)

Infine, diciamo, con chiarezza, che non servono neanche quegli operai che fanno "furia francese e ritirata spagnola"; tradotto: fanno forti denunce, ma richieste e proposte elemosinanti, dopo comunque aver scelto di "prendersi i soldi e andarsene dalla fabbrica".

SUL PIANO DELLA REGIONE

Sulla formazione - Vi sarà una prima formazione di 40 ore che svilupperà Ilva AS attraverso Fondo Impresa. Di queste 24 ore sono individuali, indirizzate a capire il profilo del lavoratore. Dopo vengono offerte 16 ore di “formazione tecnica” collettiva. Queste 40 ore non saranno retribuite.
Poi vi saranno 210 ore di formazione (corrispondenti ad un paio di mesi) per 5 ore al giorno, dal lunedì al venerdì, gestite con fondi della Regione. Queste verranno pagate 7 o 7,50 euro all'ora.
La Regione non dà delle linee di indirizzo per i corsi formativi, ma svolge solo un controllo.
Circa la finalizzazione al rientro presso la ArcelorMittal o al lavoro di bonifiche, questo è auspicabile ma “presupporrebbe una regia”.
Solo 200 lavoratori saranno destinati da Ilva AS alle bonifiche - e questi non rientreranno nei corsi di formazione.
I TEMPI (sono lunghi e non sono finora neanche rispettati)
Entro gennaio un avviso; poi 60 gg per approvare piani formativi; poi altri 60gg perchè i piani approvati siano “caricati” sul sistema. In tutto 4/5 mesi.

Sull'integrazione salariale all'indennità di cigs
La Regione sta valutando e cercando le risorse per l'integrazione salariale attraverso i Lavori di pubblica utilità. Sta valutando anche di coinvolgere il governo.
I LPU potranno durare due mesi, quindi l'integrazione si prenderà solo per quei due mesi.

"Gestione unitaria, coordinata e programmata degli appalti comunali..." - Sarebbe buono... MA... MARTEDI' 19 ORE 18 RIUNIONE DEI LAVORATORI DEGLI APPALTI NELLA SEDE SLAI COBAS

Intanto non è affatto chiaro di quali appalti si parli, dato che sono fuori da questa programmazione:

- i lavoratori delle pulizie degli uffici e immobili comunali, attualmente dip. Teoma, per cui rimane il passaggio di appalto alla Ditta di Roma, pare Servizi Globali, al 1° aprile;
- le lavoratrici degli asili di pulizie e ausiliariato;
- i lavoratori ex Pasquinelli, attualmente dip. Bitella, per cui la proroga scade al 31 marzo o addirittura prima se l'appalto di manutenzione del verde (di cui questi lavoratori fanno un pezzo) venisse aggiudicato prima - da questo appalto i lavoratori sono esclusi.

E non basta.
- Per i lavoratori Teoma c'è la minaccia di ridurre le ore da 4 a 3 - si stanno verificando il rapporto: metri quadri/persona, ma non si tiene affatto conto di tutti i mobili, le strutture che stanno in quei metri quadri; nonostante pretendano che vengano anch'essi puliti;
- per le lavoratrici degli asili, ancora ora si stanno completando gli atti per il nuovo appalto che devrebbe comportare l'aumento dell'orario di lavoro da 11 ore settimanali a 20, poi gli atti devono andare in commissione, poi in consiglio comunale... E intanto fino a quest'estate è sicuro che le lavoratrici resteranno alla miseria di 1,50 ore al giorno, con la sospensione estiva e quindi senza salario, e si continua a non riconoscere l'ausiliariato;
- per i lavoratori di pulizie e custodia strutture comunali, se è assicurato il lavoro fino a dicembre, è inaccettabile la discriminazione in atto tra i lavoratori, per cui alcuni fanno stabilmente ore di lavoro supplementare con aumento dello stipendio, mentre la maggiorparte no.
- Ma la situazione più grave riguarda i lavoratori ex Pasquinelli. Se termina l'appalto, rischiano di andare a casa. Nulla al momento è previsto per la loro continuità lavorativa, nè tantomeno per il loro reintro nel ciclo raccolta differenziata/selezione differenziata - che, bene che vada, comunque non si avvierebbe prima dell'estate, facilmente slittante al prossimo autunno.

LO SLAI COBAS VUOLE:
SICUREZZA E STABILITA' DI LAVORO!
CONDIZIONI DI LAVORO DIGNITOSE!

Inoltre è assurdo e inaccettabile come il Comune non rispetti le normali relazioni sindacali; al massimo, prima decide tutto poi informa a decisione già prese e immodificabili.
A questo si unisce una discriminazione in particolare verso lo Slai cobas sc, a cui da mesi non risponde alle decine di richieste di incontro.

MARTEDI' 19 ORE 18 RIUNIONE DEI LAVORATORI DEGLI APPALTI 
NELLA SEDE SLAI COBAS 
PER DECIDERE TUTTE LE AZIONI DA INTRAPRENDERE

I miserabili parlamentari ingannapopolo del M5stelle contestati e messi a tacere a Taranto

“Traditori, vergogna, vi siete messi coi fascisti, siete morti a Taranto!”. 
Dura contestazione da parte di un gruppo di cittadini e ambientalisti oggi a Taranto nei confronti di alcuni deputati del M5S, impegnati in un dibattito su Reddito di Cittadinanza, Pensione di Cittadinanza, Quota 100 e altre misure varate dal governo. Al tavolo erano presenti i deputati tarantini Giovanni Vianello e Gianpaolo Cassese e Anna Macina, portavoce del M5S alla Camera e Membro della I Commissione (Affari costituzionali). E’ intervenuta la Digos per riportare la calma. I contestatori hanno manifestato la loro delusione soprattutto per la questione Ilva, ricordando che i candidati al Parlamento avevano fatto il pieno di voti promettendo la chiusura del Siderurgico e la riconversione. “Ci avere preso in giro tutti – hanno urlato i manifestanti – Siete venuti a parlare di chiusura davanti alla fabbrica. Poi vi siete alleati con Salvini e dite che è colpa del Pd se la fabbrica continua a produrre. Siete spariti da Taranto e ora sparirete anche da Roma”.