(da Sole 24 Ore) - "Un risultato positivo di 32 milioni, che consente alla proprietà di staccare un dividendo di 50 milioni, attingendo al fondo riserve. Perso il controllo di Ilva (la società è stata posta in amministrazione straordinaria a gennaio e la società controllante, Riva Fire, è stata messa in liquidazione nei mesi successivi), la famiglia Riva si concentra sui forni elettrici del Nord Italia, detenuti in Riva Acciaio.
La spa - controlla gli stabilimenti italiani di Caronno Pertusella, Lesegno, Annone Brianza, Verona, Cerveno, Sellero e Malegno, che nell’estate del 2013 avevano subito uno stop forzato a causa dell’inchiesta Ilva - nel 2014 ritrova il nero dopo la perdita di 41,5 milioni accumulata nel 2013. Il risultato, precisano gli azionisti, è influenzato da partite straordinarie... poste straordinarie nel bilancio, anche... la svalutazione di crediti per 6 milioni legati all’amministrazione straordinaria di Ilva..."