giovedì 25 giugno 2015

Migranti a Taranto in sciopero della fame - subito permesso di soggiorno umanitario - come si ottenne a Manduria dopo la rivolta del 2 aprile

I migranti non possono essere trattati come se fossero dei pacchi da sistemare senza dignità e condizioni decenti e da spedire al più presto possibile.
Come denuncia il movimento "Welcome Taranto": "Il Palaricciardi non è un edificio progettato per adempiere all'accoglienza e al soggiorno di un elevato numero di persone che, in alcuni casi da diversi mesi, attende di conoscere la meta futura. Il Palaricciardi era stato immaginato per permanenze brevi. Oggi, invece,ospita anche migranti che hanno già formalizzato la loro richiesta di asilo, e ai quali non sono riconosciuti i diritti del loro status... la struttura non raggiunge neanche i livelli minimi di privacy, con un'evidente difficoltà per i soggetti più esposti e vulnerabili, bambini  donne in stato interessante... il palaricciardi più che un centro di accoglienza è apparso da subito come un casermone dove "parcheggiare" i migranti..."

Giustamente i migranti ieri hanno manifestato la loro protesta in p.zza Immacolata e ora alcuni di loro hanno iniziato lo sciopero della fame al PalaRicciardi.

Lo Slai cobas solidarizza pienamente con la protesta e le richieste dei migranti. E chiede:


- che vengano accolti e assistiti in condizioni civili. E' da tempo che chiediamo al Comune che vengano utilizzate le palazzine della Marina Militare attrezzate e da tempo vuote; che vengano impiegati disoccupati per l'assistenza, per sottrarla a chi vuole speculare in maniera ignobile anche sulla sofferenza di uomini, donne (come è già successo a Taranto);

- che, come accadde a Manduria nell'aprile del 2011, grazie alla rivolta dei tunisini e alla lotta dello Slai cobas e degli antirazzisti, si pretenda dal governo una soluzione temporanea generalizzata: permesso di soggiorno umanitario, che consenta a chi vuole andare in altri paesi di poterlo fare senza le angherie, repressione, condizioni inumane che si vedono a Ventimiglia.

UNA DELEGAZIONE DELLO SLAI COBAS DI LAVORATORI, DISOCCUPATI SABATO MATTINA ALLE ORE 9, prima del presidio d'avanti all'ammiragliato contro la missione militare EuNavForMed in Libia, SI RECHERA' AL PALARICCIARDI PER PORTARE LA SOLIDARIETA' AI MIGRANTI E DISCUTERE CON LORO LE PROPOSTE E INIZIATIVE DA FARE.

Slai cobas per il sindacato di classe
slaicobasta@gmail.com

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