Ma hanno anche smascherato/ridicolizzando il modo come la questura indica i "colpevoli di reato": nessuna identificazione formale, ma sulla base solo del "sì, li conoscevamo perchè fanno tante lotte...", e poi leggendo i nominativi dall'elenco fornito in aula dal Giudice...!
C'è da aggiungere che anche l'Ingegnere della Ditta, sentito come teste, ha confermato la gravità della situazione che vivevano i lavoratori a pochi giorni dal licenziamento e - a fronte del reato contestato ai lavoratori di "interruzione di pubblico servizio", ha detto che nessun disservizio avevano creato nel lavoro di raccolta differenziata.
(nessuno però denuncia e condanna per "interruzione di pubblico servizio" Comune ed Amiu che allora nel frattempo che decidevano la sorte dei 14 lavoratori, sospesero per almeno due medi il servizio di raccolta).
Anche gli stessi esponenti della Digos, a parte arrampicarsi sugli specchi per quanto riguarda i nominativi indicati, e trincerarsi dietro i propri compiti ("io avevo solo il compito di prendere le targhe dei mezzi..."), hanno dovuto sottolineare che effettivamente vi erano le ragioni della lotta dato l'imminente licenziamento.
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