Mandiamo subito con tutti i mezzi - messaggi che impongano la riduzione degli operai AM e indotto presenti in fabbrica - al massimo a una comandata di 1000/1500 lavoratori complessivi dotati tutti di DPI sufficienti e regolamentari.
Non possiamo accettare che questo gigantesco rischio contagio non venga fermato.
Coloro che vogliono mandare il messaggio tramite noi - ci mandino nome cognome e reparto, e lo inoltriamo noi, in calce
alla lettera urgente inviata dallo Slai cobas per il sindacato di classe Taranto questa sera alla Prefettura.
slaicobasta@gmail.com
whatsapp 3519575628
tel. 347-5301704
30-3-2020
-----------------------------------
Al Prefetto di Taranto
pc
alla stampa
all'ArcelorMittal
alle organizzazioni sindacali
La scrivente O.S. ha verificato che la situazione esistente
in fabbrica, sia per gli operai diretti ArcelorMIttal che per
gli operai dell'appalto continua ad essere a costante rischio
contagio.
1) Principalmente il numero di operai tuttora al lavoro,
sia pur un poco diminuito, non consente di rispettare sempre e in
ogni luogo le distanze necessarie, questo è particolarmente evidente
alle ditte - dove abbiamo constatato una presenza in fabbrica anche
maggiore del numero già alto deciso in sede prefettizia;
nell'appalto gli operai sono inevitabilmente vicini nei pulmann
interni e negli assembramenti alle portinerie sia interne che
esterne; questa situazione, sia pur in forme un poco ridotte, è
ancora presente tra gli operai diretti. 5500 lavoratori complessivi
sono un'enormità che va ben oltre una presenza al fine di
salvaguardare impìanti ed evitare incidenti.
- Si chiede, pertanto, urgentemente, che il numero totale sia
drasticamente abbassato a 1000, massimo 1500 lavoratori
complessivi ); al fine di salvaguardia degli
impianti e NON a fini produttivi;
Ogni contagio pur di pochi operai, estende il contagio nel reparto,
tra i lavoratori che eventualmente hanno viaggiato negli stessi bus,
quindi alle famiglie, quartieri, paesi. Non si deve rischiare
questo!
2) Per gli operai che devono comunque stare in fabbrica, dalla
verifica è emerso che sono molti lavoratori che non hanno le
mascherine regolamentari per difendersi dal contagio coronavirus,
avendo finora ricevuto solo le mascherine tipo usa e getta,
assolutamente insufficienti; in particolare segnaliamo la situazione
degli operai addetti alle pulizie, più esposti alle infezioni.
- Si chiede che vengano forniti a tutti le mascherine
regolamentari.
Per quanto sopra, si chiede un urgente riscontro.
SLAI COBAS per il sindacato di classe
Calderazzi Margherita
per comunicazione: Taranto via Livio Andronico, 47 -
slaicobasta@gmail.com - 3475301704
L’ex Ilva di Taranto sospenderà sino al prossimo 3 aprile la produzione a fini commerciali, ma proseguirà a produrre al minimo per salvaguardare gli impianti del siderurgico. E’ questa la decisione finale del prefetto di Taranto, Demetrio Martino, comunicata questo pomeriggio ai sindacati. Come avevamo ampiamente anticipato e spiegato in questi giorni.
Scontenti i sindacati che ritenevano possibile diminuire ulteriormente le unità lavorative presenti in azienda . In particolar modo colpisce il fatto che le organizzazioni sindacali, in costante trattativa con l’azienda, erano riuscite ad arrivare ad un’intesa di massima che prevedeva non più di 3200 diretti all’interno del siderurgico, con la speranza di ridurre ulteriormente le presenze. Mentre il decreto prefettizio stabilisce che 3500 diretti è il numero al di sotto del quale non si può scendere.
Risulta invece francamente ambigua la dicitura di non aumentare il personale sino al 3 aprile per