Arriverà quasi certamente domani la decisione del Prefetto di Taranto, Demetrio Martino, sulle modalità con cui dovrà proseguire l’attività produttiva dell’ex Ilva. Al di là delle formalità di rito, e delle dichiarazioni ufficiali, appare pressoché infattibile che l’attività del siderurgico sia fermata del tutto. Come scriviamo da giorni infatti, quasi certamente si procederà a ritmo ridotto, ovvero al minimo, come tra l’altro si sta facendo già da diversi giorni producendo 8,5mila tonnellate di ghisa giornaliere.
Infine i sindacati, che oggi alle 16 avrebbero dovuto incontrare l’azienda con l’incontro che è stato rinviato di 24 ore, oggi hanno ricevuto dall’azienda la comunicazione della revoca della procedura di cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) e il conseguente passaggio alla normativa speciale dettata dal decreto legge del 18 marzo 2020. In pratica si passerà alla cassa integrazione per coronavirus coinvolgendo 5mila addetti, più della metà della forza organica dello stabilimento.
Questa cigo per coronavirus è ambigua
Infine i sindacati, che oggi alle 16 avrebbero dovuto incontrare l’azienda con l’incontro che è stato rinviato di 24 ore, oggi hanno ricevuto dall’azienda la comunicazione della revoca della procedura di cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) e il conseguente passaggio alla normativa speciale dettata dal decreto legge del 18 marzo 2020. In pratica si passerà alla cassa integrazione per coronavirus coinvolgendo 5mila addetti, più della metà della forza organica dello stabilimento.
Questa cigo per coronavirus è ambigua
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