sabato 14 marzo 2020

Da lunedì lavoratori degli appalti comunali mandati a casa - Ma non devono pagarsi loro queste giornate

Le lavoratrici degli asili comunali, i lavoratori ex pasquinelli della Coop L'Arca da lunedì non devono più scendere a lavorare per il coronavirus.
Ma le ditte vogliono scaricare sugli stessi lavoratori il costo di queste giornate, settimane (mesi?) persi, utilizzando le ferie dei lavoratori.
Questo è inaccettabile. Lo Slai cobas sc ha chiesto alle Ditte di non procedere in questo senso, come ha invitato il Comune a controllare che siano difesi i diritti salariali delle lavoratrici e dei lavoratori.
D'altra parte questo periodo di non lavoro non si sa quanto sarà lungo, e quindi andremmo oltre le possibili ferie di ogni lavoratore - a quel punto, secondo questa logica delle Ditte di far pagare solo ai lavoratori, che succederebbe? Verrebbe negata ogni retribuzione ai lavoratori?!

Lo Slai cobas ha chiesto invece - mandando tali richieste anche alla Presidenza del Consiglio - che vengano applicate misure alternative:
- Le giornate di sospensione del lavoro devono essere retribuite al 100% come normali giornate di lavoro;
- se, sulla base di nuovi decreti del governo, dovessero essere coperte o con "malattia" o con "cassa integrazione in deroga", vi deve essere comunque una integrazione per coprire il 100% della retribuzione;
- alcune aziende finora - vedi Servizi integrati per gli asili - si sono "messe in tasca" i mancati costi del lavoro (vale a dire soldi pubblici) per lavoratrici che per vari motivi da anni non lavorano più (per pensionamento, dimissioni, ecc.) - agli asili ve ne sono stati in questi anni ben 12 cessazioni di rapporti di lavoro; ora è il momento di restituire questi soldi salvaguardando una parte del salario dei lavoratori mandati a casa;
- l'amministrazione comunale negli appalti aveva già stabilito l'importo totale del costo del lavoro; pertanto chiediamo al Comune di non ridurre bensì mantenere tale importo per coprire questo periodo di sospensione.

Che le lavoratrici e i lavoratori ricevano la retribuzione al 100% anche e soprattutto in questo periodo di sospensione è oltremodo necessario, tenuto conto che tutti i prezzi dei generi alimentari e di prima necessità sono improvvisamante aumentati (su questo chiediamo all'amministrazione comunale di fare controlli su possibili abusi dei commercianti).

Infine mettiamo in guardia Comune e Ditte: nessuno usi strumentalmente la gravissima questione coronavirus per attuare peggioramenti futuri per i lavoratori. Tutti i lavoratori devono rientrare al più presto possibile al lavoro, in condizioni di massima sicurezza!

Nessun commento:

Posta un commento