Dopo che nella notte di sabato un nuovo incendio ha devastato una trentina di baracche della "Pista" (il ghetto di Borgo Mezzanone), abbiamo ricevuto queste informazioni circa l'azione di istituzioni e Protezione Civile in seguito all'ultimo decreto governativo.
Una conferma che l'emergenza esiste per tutti tranne che per i migranti: finora nessun intervento concreto realizzato, tranne l'intensificata repressione e controlli di polizia e le poche misure progettate, sono ben lungi dall'essere un aiuto certo.
"A Foggia la Prefettura già qualche giorno fa ha sollecitato la Regione ad utilizzare i 300mila euro già stanziati per lo smaltimento dei rifiuti, ancora ammassati fuori dai ghetti.
Sulla "emergenza alimentare" non ci sono ancora indicazioni specifiche, se non una generica disponibilità della Protezione civile ad impegnarsi nella distribuzione.
La Caritas di Foggia ha avuto la disponibilità di diverse imprese e di alcuni supermercati per alcune derrate.
Sui bonus-spesa, sembra che sia davvero tutto in mano ai Comuni.
Questi devono attivare una loro utenza/contatto a cui vanno inoltrate le richieste, trovare sul territorio i supermercati convenzionati e infine coinvolgere il terzo settore per tutti i casi in cui il soggetto non possa materialmente recarsi per il ritiro della spesa.
I buoni dovrebbero arrivare fino a un max di 50 per nucleo famigliare.
Permettere questo accesso anche agli abitanti degli "insediamenti informali" (i ghetti) potrebbe essere un problema, perché è in dubbio la continuità del servizio di trasporto urbano (le circolari) sulla tratta Borgo Mezzanone-Foggia e comunque c'è un controllo serrato da parte delle forze dell'ordine su chi entra ed esce dal Gran Ghetto.
Dal punto di vista materiale, poi, un primissimo ostacolo potrebbe essere anche che se dichiari di dimorare al Ghetto, il supermercato dev'essere quello più vicino... ed è da vedere se quello di Borgo risulterà convenzionato o meno e come garantirà l'accesso.
La vedo dura... "
Una conferma che l'emergenza esiste per tutti tranne che per i migranti: finora nessun intervento concreto realizzato, tranne l'intensificata repressione e controlli di polizia e le poche misure progettate, sono ben lungi dall'essere un aiuto certo.
"A Foggia la Prefettura già qualche giorno fa ha sollecitato la Regione ad utilizzare i 300mila euro già stanziati per lo smaltimento dei rifiuti, ancora ammassati fuori dai ghetti.
Sulla "emergenza alimentare" non ci sono ancora indicazioni specifiche, se non una generica disponibilità della Protezione civile ad impegnarsi nella distribuzione.
La Caritas di Foggia ha avuto la disponibilità di diverse imprese e di alcuni supermercati per alcune derrate.
Sui bonus-spesa, sembra che sia davvero tutto in mano ai Comuni.
Questi devono attivare una loro utenza/contatto a cui vanno inoltrate le richieste, trovare sul territorio i supermercati convenzionati e infine coinvolgere il terzo settore per tutti i casi in cui il soggetto non possa materialmente recarsi per il ritiro della spesa.
I buoni dovrebbero arrivare fino a un max di 50 per nucleo famigliare.
Permettere questo accesso anche agli abitanti degli "insediamenti informali" (i ghetti) potrebbe essere un problema, perché è in dubbio la continuità del servizio di trasporto urbano (le circolari) sulla tratta Borgo Mezzanone-Foggia e comunque c'è un controllo serrato da parte delle forze dell'ordine su chi entra ed esce dal Gran Ghetto.
Dal punto di vista materiale, poi, un primissimo ostacolo potrebbe essere anche che se dichiari di dimorare al Ghetto, il supermercato dev'essere quello più vicino... ed è da vedere se quello di Borgo risulterà convenzionato o meno e come garantirà l'accesso.
La vedo dura... "
Nessun commento:
Posta un commento