La lettera delle lavoratrici Slai cobas al Comune
In riferimento alla decisione assunta dalla Giunta comunale di affidare in Concessione n. 2 Asili nido Comunali
- nel comunicare prioritariamente la nostra assoluta contrarietà a questo Atto e la nostra
richiesta di revoca,
non dando seguito alla realizzazione del bando, perchè è inaccettabile
che vi sia un ulteriore passaggio alla privatizzazione di questo
fondamentale servizio (per bambini da 0 a 3 anni), che per la sua
importanza e necessità di massima cura, senza alcun fine di profitto -
che inevitabilmente c'è nei privati - deve essere un servizio in tutta
la sua gestione pubblico; invece, dopo la concessione per il Baby Club,
ci troviamo di fronte a 2 nuovi asili che di fatto vengono privatizzati
(e proprio il Baby club dimostra che si comincia con una concessione
momentanea e poi questa rischia di diventare definitiva) - quando
assisteremo alla privatizzazione generale degli asili?;
- ritenendo, a questo proposito, che invece
codesta Amministrazione comunale dovrebbe procedere alla internalizzazione di tutto il personale - dalle educatrici al personale addetto alle pulizie e ausiliariato
CHIEDE IMMEDIATI CHIARIMENTI CIRCA GLI EFFETTI CHE QUESTA DECISIONE
AVREBBE SULLE LAVORATRICI E LAVORATORI ADDETTI ALLE PULIZIE E
AUSILIARIATO
1) Che significa scrivere - come si legge nella Delibera - che occorrerà "riorganizzare tutto il personale educativo e
attualmente in servizio presso gli asili nido comunali,
temporaneamente in n. 6 asili nido" e in un altro punto "due
asili nido che rimarranno privi di personale comunale, in quanto
trasferito presso le restanti strutture asilari"?
Vuol dire che il personale addetto a pulizie/ausiliariato subirà dei
trasferimenti o peggio verrà considerato ulteriormente un esubero di queste lavoratrici (oltre quello già consederato nella nuova gara d'appalto per questo servizio)?
2) Le eventuali Ditte che ottenessero la concessione vuol dire che oltre
le educatrici potrebbero assumere ex novo anche il personale per
pulizia e ausiliariato?
Quindi, viene dato in concessione solo il servizio di educatrici o tutti i servizi dei 2 asili?
Sia chiaro che lo Slai cobas sarebbe decisamente contrario a ogni
intervento che peggiorasse ulteriormente la situazione delle 84
lavoratrici e lavoratori.
Infine vorremmo sapere a che punto è la procedura della gara d'appalto per il servizio di pulizia e ausiliariato.
Se malauguratamente l'emergenza coronavirus dovesse durare fino a tutto
giugno e ancora non c'è stato l'affidamento alla ditta vincitrice, che
succede?
La scrivente O.S. pone in maniera tassativa che
non vi deve essere alcuna interruzione del rapporto di lavoro, dato che il passaggio dall'attuale ditta alla nuova deve essere senza soluzione di continuità.
Ritenendo che comunque ogni intervento che ha effetto sui lavoratori
deve essere oggetto di consultazione sindacale, chiediamo una
discussione - anche in via telematica - a questo proposito, sollecitando
nuovamente codesta Amministrazione a non procedere oltre.
La protesta delle famiglie
"Il comune si libera di altri due asili nido, genitori delusi. Raccolte già 500 firme a favore della gestione diretta”
da Corriere di Taranto
Riportiamo il comunicato stampa del Comitato Nidi Comunali Taranto: “Appena
qualche giorno fa (il 18 marzo) il vice sindaco aveva annunciato
trionfante alla stampa che la giunta comunale avrebbe avviato un
concorso per l’assunzione di 5 nuove educatrici da assegnare agli
asili nido comunali, definiti “un servizio di eccellenza per la città”.
Passate soltanto 24 ore, viene reso noto
il provvedimento adottato dalla stessa giunta per
l’affidamento a terzi
di ben 2 degli 8 asili nido a gestione diretta comunale, e del Baby
Club già in affidamento.
Nella stessa delibera di Giunta si
sottolinea che l’affidamento avrà la durata di un anno o al massimo due,
in attesa dell’espletamento dei concorsi per assumere non soltanto
tutto il personale occorrente per quei due asili nido, ma anche, forse,
per il Baby Club, già dato in gestione “temporaneamente” dalla passata
amministrazione almeno 4 anni fa.
Avremmo molto da discutere sulle
rassicurazioni che ci vengono dal Palazzo, visto che sino ad ora
possiamo solo registrare il fatto che c’era stato, prima delle
elezioni, un impegno del Sindaco a mantenere la gestione diretta
comunale, ampiamente disatteso dai fatti.
Non è avvenuta l’assunzione di nuovo
personale, per compensare le carenze che già si erano create da almeno
un lustro (che avevano già portato alla gestione in affido del Baby
Club) di coordinatrici, educatrici e cuochi. Questo ha significato
ridurre silenziosamente il servizio all’utenza, prendendo meno bambini.
Ma anche scaricare il peso del sovraccarico sul personale residuo in
servizio.
A fronte delle carenze numericamente e
qualitativamente importanti di personale, l’amministrazione ha risposto
elaborando piani del fabbisogno triennali nei quali sono stati
inseriti numeri irrisori di poche unità da mettere a concorso per gli
asili nido...
L’impegno non è stato mantenuto neanche a
proposito di una nuova graduatoria necessaria per le supplenze delle
educatrici...
Ma un altro impegno non è stato mantenuto
(e questo sembra davvero un paradosso) nel completare i lavori di
adeguamento alle norme delle strutture, da cui la non avvenuta
inclusione dei nostri asili nido nel catalogo regionale dei servizi
educativi autorizzati.
Questo avrebbe consentito di accedere ai
cospicui finanziamenti del d.l. 65 (attuativo della l.107/15) previsti
per i comuni che hanno in gestione diretta i servizi educativi per
l’infanzia, da impiegare per il restauro e le ristrutturazioni delle
sedi, rinnovare gli arredi e le attrezzature, attuare la formazione e
l’aggiornamento permanente in servizio delle educatrici...
La scelta di dare in affido a terzi, due
degli asili nido comunali attualmente attivi, non era, come si vorrebbe
far credere, obbligata. Altre soluzioni (concorsi urgenti per il turn
over di quota 100, contratti a tempo determinato, graduatoria delle
supplenze, internalizzazione del precariato dei servizi integrativi)
avrebbero potuto essere ricercate.
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