Per la spesa, c’erano lunghe
code ai panifici, salumerie, fruttivendoli e farmacie. Pattuglie di
carabinieri e polizia passavano in continuazione per accertarsi (in
maniera arrogante) se tutti erano provvisti di mascherine e guanti
nonché del permesso per circolare, e molte massaie anziane o
qualcuna disinformata rischiava la multa, e se ho saputo per certo
che una signora di settantacinque anni molto umile e remissiva è
stata multata
La gente
manteneva più di un metro di distanza e quando la incrociavi si
allontanava quasi che l’untore fossi tu o chiunque altro
incrociasse per strada, addirittura sulle porte o le finestre degli
appartamenti posti al piano terra ci sono cartelli in bella mostra
con scritte che intimano di non sostare assolutamente nei pressi
delle stesse minacciando di chiamare le forze dell’ordine.
Paradossale
un'altra scena in cui due ultra settantenni venivano alle mani anzi
ai bastoni per poter entrare per primi in farmacia con l’intento di
poter ritornare quanto prima al proprio domicilio.
L’aria che
si respira è purtroppo di diffidenza, tutti a testa bassa e le
persone che fino a ieri salutavi con un sorriso fingono quasi di non
conoscerti.
Questo tipo
di atteggiamento da parte delle persone è preoccupante, anche per il
post quarantena che sicuramente avrà ripercussioni psicologiche per
non parlare poi della perdita economica per quelle persone che hanno
dovuto interrompere obbligatoriamente le proprie attività.
Alle ore
17,30 Talsano è praticamente deserta, gli unici a circolare sono
sempre le solite pattuglie dei carabinieri e polizia. Unica nota
positiva è che recandomi a l’Iperfamila e facendo la mia solita
fila fuori, all’interno noto appunto con sorpresa che le
lavoratrici erano fornite di guanti, mascherina con filtro e casco
protettivo con visiera.
Nessun commento:
Posta un commento