venerdì 27 marzo 2020

Dai quartieri-coronavirus - Talsano: un giorno di ordinaria follia

Per la spesa, c’erano lunghe code ai panifici, salumerie, fruttivendoli e farmacie. Pattuglie di carabinieri e polizia passavano in continuazione per accertarsi (in maniera arrogante) se tutti erano provvisti di mascherine e guanti nonché del permesso per circolare, e molte massaie anziane o qualcuna disinformata rischiava la multa, e se ho saputo per certo che una signora di settantacinque anni molto umile e remissiva è stata multata
La gente manteneva più di un metro di distanza e quando la incrociavi si allontanava quasi che l’untore fossi tu o chiunque altro incrociasse per strada, addirittura sulle porte o le finestre degli appartamenti posti al piano terra ci sono cartelli in bella mostra con scritte che intimano di non sostare assolutamente nei pressi delle stesse minacciando di chiamare le forze dell’ordine.
Paradossale un'altra scena in cui due ultra settantenni venivano alle mani anzi ai bastoni per poter entrare per primi in farmacia con l’intento di poter ritornare quanto prima al proprio domicilio.
L’aria che si respira è purtroppo di diffidenza, tutti a testa bassa e le persone che fino a ieri salutavi con un sorriso fingono quasi di non conoscerti.
Questo tipo di atteggiamento da parte delle persone è preoccupante, anche per il post quarantena che sicuramente avrà ripercussioni psicologiche per non parlare poi della perdita economica per quelle persone che hanno dovuto interrompere obbligatoriamente le proprie attività.
Alle ore 17,30 Talsano è praticamente deserta, gli unici a circolare sono sempre le solite pattuglie dei carabinieri e polizia. Unica nota positiva è che recandomi a l’Iperfamila e facendo la mia solita fila fuori, all’interno noto appunto con sorpresa che le lavoratrici erano fornite di guanti, mascherina con filtro e casco protettivo con visiera.

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