comunicato stampa
I lavoratori cimiteriali di S. Brunone e Talsano hanno oggi scioperato compatti non accentando inviti e divieti che erano ingiustificati.
Se si può lavorare senza mascherina e DPI in un lavoro faticoso e a rischio come quello dei cimiteri, si deve poter scioperare per tutelare salario, lavoro, bonifiche e salute.
Uno sciopero responsabile che ha salvaguardato emergenze e servizi minimi essenziali, con un rapporto di informazione e sostegno con i cittadini utenti
Questa dimostrazione di forza - che ha visto anche tutti gli iscritti alla uil del cimitero di Talsano passare allo slai cobas, dopo la revoca dello sciopero senza il consenso dei lavoratori da parte di questo sindacato (ora su 43 lavoratori operanti 40 sono iscritti allo slai cobas) - richiede ora una risposta costruttiva dell'azienda che la smetta di essere arrogante e sia rispettosa dei diritti e dignità dei lavoratori, ma anche del Comune che è stazione appaltante, dell'Arpal direzione regionale del lavoro, della Prefettura perchè si deve mettere fine al clima di tensione e scongiurare le inevitabili nuove iniziative.
E' bene ricordare che i lavoratori chiedono un aumento salariale legittimo di almeno 50 euro nette mensili - dato che l'azienda ha trattenuto per il proprio profitto 31 mila euro di differenza fra quanto stanziato dal Comune per il costo del lavoro e quanto ha realmente erogato - a cui vanno aggiunti 25.000 euro per ogni lavoratore in meno e non sostituito - dato che l'appalto è previsto per 46 lavoratori e invece sono ora 43, per il venir meno per morte/pensionamento/ impossibilità di lavorare di 3 lavoratori.
Questi soldi devono essere redistribuiti tra i lavoratori, fatto salvo il profitto dell'azienda.
I lavoratori chiedono inoltre la rapida ripartenza della bonifica dei due cimiteri e vogliono un accordo preventivo sul loro utilizzo in questa bonifica come attività aggiuntiva e straordinaria retribuita e in sicurezza, concordata e contrattualizzata con la loro organizzazione sindacale.
I lavoratori vogliono aprire un tavolo per il futuro dei cimiteri di Taranto che soffrono di diversi problemi che ricadono sulla loro pelle e su quella dei cittadini/utenti.
I lavoratori domandano l'approvazione della legge sul salario minimo a 9 euro netti l'ora e il loro inserimento nelle categorie del lavoro usurante con estensione anche a loro dei benefici pensionistici che devono essere previsti per lavoratori operanti in aree di accertato inquinamento..
Nella mattinata sono state inoltrate lettere urgenti per sbloccare la vertenza.
La città e le forze sociali e ambientaliste devono solidarizzare con i lavoratori cimiteriali e sostenerli nelle loro giuste rivendicazioni.
lavoratori cimiteriali DR Multiservice SBrunone Talsano
slai cobas taranto info slaicobasta@gmail.com 347-5301704
5 marzo 2020
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