lunedì 16 marzo 2020

ArcelorMittal/Coronavirus - stamattina alle portinerie: AM non attua le misure annunciate - Operai molto preoccupati - OO.SS. assenti


Slai cobas alle port. Ae D
Lo Slai cobas per il sindacato di classe, unico presente questa mattina, ha dato indicazione agli operai di fermarsi subito a fronte del non rispetto durante il lavoro delle misure di sicurezza annunciate e necessarie alla effettiva salvaguardia della salute dei lavoratori, e ha invitato gli operai a segnalare allo Slai cobas ogni situazione anomala, e ogni iniziativa di fermata o sciopero.
Lo Slai cobas ha quindi inviato subito denuncia/diffida alla Direzione ArcelorMittal e richiesta di immediato intervento all'ASL, Procura, Prefettura.

Questa mattina alle portinerie dell'AM e delle ditte dell'appalto gli operai si sono trovati ancora di fronte ad una situazione assurda e grave: come se non stesse accadendo niente...
La direzione aziendale, non ha attuato la misura da lei stessa annunciata la scorsa settimana in un documento:
"Rilevazione temperatura corporea l’azienda sta predisponendo un servizio con personale sociosanitario, dedito al controllo della temperatura corporea di tutti i lavoratori diretti e di appalto, presso le portinerie dello stabilimento".

I vigilanti non avevano avuto alcuna direttiva, neanche per  l'ingresso scaglionato, per il rispetto della distanza tra i lavoratori, e il personale stesso della vigilanza era fortemente preoccupato.

Gruppi di operai, a quel punto, si sono bloccati ad entrare, hanno cercato di avere lumi e indicazioni dai delegati sindacali, ma non solo non vi era alcun rappresentante sindacale alle portinerie, ma neanche erano raggiungibili a mezzo telefono.
Alla fine sono stati costretti ad entrare (ma qualcuno è comunque rimasto fuori) anche perchè non vi sono i bus per riportarli a casa.

Anche all'interno della fabbrica, la situazione resta negativa. A parte la dotazione delle mascherine, guanti e una diversa organizzazione delle mensa sia in termini di scaglionare in due turni, sia per le distanze dei tavoli e quindi degli operai, sul fronte degli spogliatoi e dei pulmann interni, o le misure annunciate non esistono, o sono una beffa. Negli spogliatoi, come prima, gli operai sono costretti a cambiarsi uno a fianco all'altro; mentre per i pulmann, li hanno aumentati per i reparti con più operai, ma togliendoli e quindi riducendoli per i reparti con meno operai (altro che l'incremento generale dei pulmann annunciato dall'azienda). Per questi ultimi reparti gli operai hanno solo due alternative per non viaggiare in troppi: o andare a piedi (cosa che però ufficialmente è vietato pur se la distanza è di poche decine di metri); o aspettare i pulmann quando rientrano dai reparti, con l'effetto di arrivare sul reparto in ritardo e rischiare di essere detratti decine di minuti e il salario.
I delegati di Uilm e Fim (sindacati con più delegati) girano nei reparti, ma non gli Rls. 
A tutte le portinerie il comunicato agli operai

Lo Slai cobas, a fronte della revoca fatta da tutte le OO.SS. sulla base soltanto delle "assicurazioni" aziendali e dell'annuncio di un incontro questa mattina alle 11, aveva invece indicato l'assoluta necessità che lo sciopero questa mattina rimanesse - le misure annunciate da AM, comunque insufficienti, andavano e vanno verificate, prima che i lavoratori inizino a lavorare.

Poi giorno per giorno va seguita la situazione e prese decisioni in stretto legame con i lavoratori e con l'obiettivo di ottenere risultati immediati, certi e verificati.

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