sabato 14 marzo 2020

ArcelorMittal - la FIM revoca lo sciopero indetto con l'USB - Basta con sindacati di comodo e demagogici, un giorno fuochisti il giorno dopo pompieri

Ci vogliono scioperi decisi giorno per giorno a partire da lunedì 16 in stretto legame con i lavoratori e con l'obiettivo di ottenere risultati immediati, certi e verificati 
slai cobas taranto slaicobasta@gmail.com 3475301704

da corriere di taranto

È stato momentaneamente sospeso lo sciopero dei lavoratori della Fim Cisl nell’ex Ilva di Taranto “alla luce – spiega l’organizzazione sindacale in una nota – delle comunicazioni aziendali di fermata degli impianti e della disponibilità ad esaminare le richieste sindacali che hanno dato origine alla mobilitazione annunciata ieri e avviata questa mattina e in considerazione anche dell’incontro ottenuto dalle segreterie nazionali con il Presidente del Consiglio. Qualora l’azienda non si dimostrerà sensibile e disponibile ad uno sforzo volto alla tutela della salute dei lavoratori, la mobilitazione riprenderà“.


Lo sciopero procalamato insieme all’Usb sino al 22 marzo era stato indetto a causa della mancata
dotazione di sistemi di sicurezza che potessero proteggere i dipendenti dal Covid-19 (coronavirus). “Lo sciopero è stato il mezzo per portare l’azienda a voler entrare nel merito della questione – spiega la segreteria della Fim Cisl di Taranto – Brindisi – che in questo caso specifico, al contrario delle altre volte, riguarda una pandemia che va gestita con strumenti a approcci straordinari. Fatte nostre le disposizioni impartite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in tutto il territorio nazionale, chiediamo il rispetto di tali indicazioni: da quando è iniziata l’emergenza, per affrontare al meglio questi giorni difficili, abbiamo chiesto ad ArcelorMittal di intervenire con strumenti che non intacchino il reddito dei lavoratori, ma che tutelino incolumità e salute. Oltre al dato della malattia, che risulta essere alto ed in via di quantificazione in termini di percentuale, stamattina le assenze solo per sciopero sono state pari al 20% (operai); 15% (stabilimento compresi intermedi, impiegati e quadri). Una rilevazione di dati che non aveva compreso le due acciaierie ed inoltre le comandate allargate” concludono dalla Fim.

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