sabato 9 febbraio 2019

Dopo il volantinaggio di ieri all'ArcelorMIttal un operaio denuncia: nell'infermeria non ci sono più farmaci

Un operaio di Am del Laf ha denunciato che giovedì scorso sentendosi male, con forti dolori è andato nell'infermeria della fabbrica, ma qui gli hanno detto molto semplicemente che non c'erano farmaci, non c'era nulla che potessero dargli per i suoi dolori. 
Questa situazione va avanti da alcuni mesi, ma ora, con il cambio di proprietà, invece che migliorare e risolversi, siamo arrivati al fatto che mancano anche i farmaci minimi per il pronto soccorso, come mancano siringhe e altri strumenti di intervento immediato. 
Agli operai che vanno in infermeria al massimo gli si dice di andare in ospedale. 
Neanche in una fabbrichetta c'è questa situazione e invece siamo nel più grande stabilimento siduerurgico d'Europa, in mano ora al primo produttore di acciaio nel mondo!
Una situazione grave e pericolosa, per cui anche un leggero malore si può trasformare, senza un pronto intervento, in un rischio effettivo per la alute degli operai.

Lo Slai cobas ha fatto subito la segnalazione alla Asl. 
E chiamato la stampa, che normalmente sta dando spazio e credito alla nuova proprietà ArcelorMittal, ai suoi "impegni, promesse" sul fronte della sicurezza e della salute, a parlare della realtà all'interno che non solo non è cambiata ma è peggiorata per gli operai.

E si conferma in pieno, anche a fronte del grave infortunio all'Afo 1 e dell'incidente alla siviera di questa settimana in cui solo per casualità gli operai non sono stati coinvolti, quanto dallo Slai cobas denunciato nell'esposto alla Procura contro l'accordo del 6 settembre e nel volantino agli operai: al di là delle dichiarazioni di ArcelorMittal e della “lettera riservata” ai manager in cui dice che farà di tutto per fare al massimo gli investimenti per la sicurezza e l'ambiente, l’unica cosa che gli interessa è fare con meno operai il massimo sforzo per la produzione, ovvero per il profitto; la sicurezza degli operai, continua ad essere inesistente, gli incidenti si ripetono come prima, il rischio salute e vita aumenta per la riduzione degli operai, e viceversa straordinari, cumulo di mansioni, trasferimenti di reparto, terziarizzazione con lavoratori senza esperienza, con contratti a termine in sostituzione degli operai in cigs. 

SEGUE LA DENUNCIA ALLA ASL DELLA SITUAZIONE IN INFERMERIA

SLAI COBAS per il sindacato di classe - Taranto

TA. 8.2.2019

Al Dipartimento prevenzione SPESAL - ASL Taranto
All’att.ne del Dirigente Dr. Cosimo Scarnera

La scrivente O.S. chiede un intervento di codesto Spesal presso l’infermeria dello stabilimento ArcelorMittal Via Appia SS km 648, 74123 Taranto.
L’infermeria è priva di farmaci, di siringhe e di ogni medicina e attrezzatura necessaria per interventi urgenti.
Questa situazione è già cominciata da mesi, ma attualmente, da segnalazioni di operai, è arrivata ad un punto di carenza anche dei minimi medicinali di pronto soccorso.

Ieri, un operaio del reparto Laf si è sentito male durante il lavoro, accusando forti dolori di stomaco, si è recato in infermeria, ma qui gli è stato detto che non vi erano farmaci.

E’ evidente che in questa situazione si può determinare un elevato rischio per la salute degli operai, dato che un malessere non prontamente curato può degenerare in uno stato sanitario più serio.

La scrivente chiede di conoscere l’esito degli accertamenti.

SLAI COBAS per il sindacato di classe
Calderazzi Margherita

per com. Taranto via Livio Andronico, 47 - slaicobasta@gmail.com - 3475301704

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