sabato 2 febbraio 2019

Ilva - Sui processi, sentenze, nuove denunce, serve partecipare/mobilitarsi - 13 MARZO GIORNATA DI MOBILITAZIONE


Che facciamo del processo ‘Ambiente svenduto’ ?
Che facciamo della sentenza della Corte di Strasburgo?
Come sosteniamo i nuovi esposti, denuncia dello Slai cobas sc sull’accordo del 6 settembre e sull’immunità parlamentare e l’esposto denuncia degli ambientalisti contro Mittal?

Innanzitutto partecipando, riempiendo i Tribunali, e non affidandosi ad avvocati e a cavilli legislativi.
Questo lo diciamo innanzitutto alle parti civili del processo “Ambiente svenduto” e alle associazioni a cui piace apparire su giornali e televisioni, ma nei processi non sono mai presenti, tranne a volte il rappresentante e l’avvocato.
Non è così che si vince nei Tribunali. Nè è così che si fa del Tribunale uno dei luoghi dello scontro generale a tutela di lavoro e salute.

Per questo le parti civili del processo Ilva, lo Slai cobas sc e la Rete nazionale per la sicurezza e salute sul lavoro e sui territori organizzano il 13 marzo una presenza al Tribunale e un incontro pubblico nel pomeriggio – luogo da definire – per unire le forze e portarle ad una campagna nazionale su questi aspetti.

La sentenza della Corte di Strasburgo è un’ottima sentenza e rilancia la giustezza della lotta.
Ma è una sentenza morale che non si può trasformare in un codazzo strumentale di pressione verso parlamentari e governo 5stelle che riempirebbe ancora una volta le pagine dei giornali ma non avrebbe alcun effetto pratico per operai e cittadini.
Così come va denunciata la demagogia esibizionista di Codacons - Rienzi, che spara 5mila euro a tutti i cittadini.
Troppi inutili personaggi “in cerca d’autori” in queste serie vicende della città. Anche questa è speculazione.
Il 13 marzo ragioniamo seriamente di questo, operai, lavoratori, parti civili, cittadini, associazioni, medici, ambientalisti, avvocati.

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