martedì 5 febbraio 2019

Salvini vuole chiudere i Cara di Bari e Foggia, buttando in mezzo alla strada centinaia di migranti - Costruiamo la nostra opposizione

Dopo il cara di Mineo Salvini vuole chiudere il cara di Bari-Palese alla vigilia delle prossime elezioni europee, lo stesso riguarda il Cara di Borgo Mezzanone a Foggia.
Nel cara di Bari vi sono attualmente 400 migranti e 96 operatori, in quello di Foggia 200 - che però aumentano per i lavori nelle campagne in estate.
"Questi centri nel tempo sono stati trasformati in strutture di accoglienza destinati ad ospitare i richiedenti asilo in attesa della definizione della loro domanda di protezione internazionale.
L’indiscrezione, confermata da ambienti sindacali, sta creando parecchio scompiglio, perchè solleverebbe il dubbio sul futuro dei migranti.
Secondo i dati in nostro possesso, 120 ospiti, quelli che non hanno ancora ottenuto il permesso di soggiorno, sarebbero trasferiti nei Cas Centri di Accoglienza Straordinari del nord italia, mentre circa 350 migranti finirebbero per strada. La chiusura del Cara causerebbe un serio problema occupazionale: i 96 dipendenti dell’azienda che gestisce il centro di accoglienza resterebbero senza lavoro".

Questi provvedimenti sono razzisti/fascisti. Succederebbe quello che è successo a Castelnuovo Roma, con migranti deportati, o messi in mezzo alla strada.
E' chiaramente una risposta repressiva alle lotte che soprattutto a Foggia ci sono state per avere alloggi veri, vicino ai luoghi di lavoro e alla legittima resistenza ai vari tentativi di sgomberi con la massiccia presenza della polizia, ma non solo, visti alcuni incendi a Borgo Mezzanone che erano alquanto dubbi.
E' voler cancellare due realtà di migranti che in tutti questi anni si sono organizzati, con l'aiuto di realtà solidali, e hanno fatto lotte, proteste dure, manifestazioni per il diritto al permesso di soggiorno, a contratti di lavoro dignitosi, ecc.

Per questo, anche la minaccia di chiusura deve trovare la giusta risposta di lotta.

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