Raccoglieremo tutte le testimonianze in un dossier, in uscita il 13 marzo - giorno dell'incontro/convegno/assemblea - per info slaicobasta@gmail.com 347-5301704
OGGI LA TESTIMONIANZA DI
DUE LAVORATORI CIMITERIALI
1° LAVORATORE DEL CIMITERO
LAVORATORE – Lavoro al cimitero di Taranto in via San Brunone.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Il cimitero di San Brunone vicino a quale quale apparato dell’Ilva è situato?
LAV - A circa duecentocinquanta metri dall’Ilva.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Ma in particolare da che cosa all'interno dell'Ilva? Che cosa c’è a duecentocinquanta metri?
LAV - I parchi minerali praticamente stanno vicino.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Quali sono le sue mansioni all'interno del cimitero?
LAV - Io faccio il necroforo inumatore, praticamente scavo la terra per mettere le salme e togliere le salme.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Quindi lei è a contatto con il terreno all'interno del cimitero.
LAV - Tutti i giorni.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Ha notato particolari evidenze riguardo alla situazione ambientale, all'inquinamento di questo luogo lavorativo dove lei svolge l’attività lavorativa?
LAV - Certamente. Infatti la prima cosa che ho notato da quando ho incominciato a fare quel lavoro era che mentre si spalava la terra e si buttava verso sopra, se guardavi, ti brillava all’interno il terreno. Io ho notato subito questa cosa che era strana. Io penso che erano delle sostanze
scaricate dall’Ilva, perché comunque anche quando si faceva il notturno fotografando si vedevano questi brillantini che scendevano, perché sono di colore polvere da sparo o color ruggine.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Senta, lei ha notato anche sulle strutture murarie la presenza di determinati materiali o cose di questo genere?
LAV – E' evidentissimo, quando si viene nel cimitero basta passare una mano dovunque e ti diventa la mano nera.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Mi può descrivere che cosa è questo materiale?
LAV – Ha la stessa consistenza di una farina, perché se la tocchi leggermente più forte si alza, è molto sottile, un composto polveroso.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – In quali quantità è presente sul terreno? Ovviamente non
sto chiedendo un giudizio tecnico, ma durante la sua attività lavorativa aveva modo di notare ad esempio che questo composto polveroso si alzava dagli edifici oppure dal terreno nell’aria?
LAV - Certamente. Basta solo una soffiata di vento e tutto quello che sta accumulato sugli alberi, i cipressi che stanno, te lo trovi che te lo stai masticando.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Quindi lei nelle giornate di vento l'ha per caso sentito in bocca?
LAV - Sì, sì. Negli occhi, in bocca.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Gran parte della sua attività si svolge all’aperto o al chiuso?
LAV - All’aperto.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Quando l’ha iniziata e quando l’ha finita, oppure se la fa ancora adesso.
LAV - La faccio ancora adesso. Ho iniziato a lavorare al cimitero di San Brunone nel '99.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Durante questo svolgimento di attività lavorativa nel tempo voi avete sempre avuto delle protezioni individuali?
LAV - No. Certamente prima si pensava che si lavorava solo con i morti, dopo che si sono scoperti i vari problemi dell’inquinamento ci hanno fornito delle maschere con i filtri, le tute di plastica, gli occhiali, i guanti e tutto. Prima - cinque anni fa, più o meno - avevamo le maschere di carta, perché non si sapeva. Dopo, una volta che hanno scoperto la questione dell'inquinamento ci hanno fornito le maschere con i filtri; all’incirca quattro anni fa abbiamo iniziato ad usare queste maschere con i filtri.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Gli addetti che lavorano alla pulizia dei viali entrano anche questi in contatto con questa polvere che lei ha descritto?
LAV - Certamente. Certamente, perché loro sono costretti a sollevarle tagliando con i decespugliatori l'erba, e a contatto col terreno alzi tutto. Praticamente si vede il segno delle maschere ogni volta che se le tolgono i ragazzi.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Si copre di pulviscolo nero. Ci sono anche degli addetti che lavorano di notte?
LAV – Sì. Sta la guardiania notturna che sta tutta la notte nel cimitero praticamente.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Lei ha notizia che ci siano stati fenomeni particolari durante la notte? Poco fa mi ha parlato di una sorta di scintillio.
LAV – Sì. Il servizio di guardiania funziona in questa maniera: i ragazzi devono girare, devono vedere le postazioni e vengono fotografate con una fotocamera. Quindi, una volta viste le foto sul display, si è notato tutti questi brillantini che scendevano dal cielo.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Ma lei ad un certo punto è venuto a conoscere che questo tipo di materiale che si posava e che comunque era presente era dovuto a condizioni di inquinamento?
LAV – Beh, sì! Questo è sicuro. Perché la mattina dopo quando scendiamo a lavorare ci rendiamo conto che c’è più minerale rispetto a... Poi la puzza che si sente, Chiaramente, quando lavorano di notte che scaricano, è più evidente. La mattina dopo trovi tutto il materiale.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Tali condizioni di inquinamento diciamo hanno generato in lei un particolare allarme, un particolare turbamento nello svolgimento del proprio lavoro?
LAV - Non solo in me ma in tutti i lavoratori nel cimitero. Oramai qualsiasi dolore che ci viene, magari anche un colpo d'aria, ci viene ansia, sinceramente ci preoccupiamo... Perché magari con il fatto dell’inquinamento... Non è che alla fine fa bene alla salute, voglio dire, se no stavamo tutti là a respirare quella sostanza, Avvocato!
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Lei ha notizie di patologie di compagni di lavoro?
LAV - Ci sono stati. Per esempio, Catanzariti, Antonio Catanzariti che è morto di tumore faceva le pulizie nelle gallerie, e le gallerie erano le più vicine al parco minerale. Certamente che la preoccupazione sta! A me è subentrata una fissa. Con la preoccupazione tendi a dire: "Come è morto?" - “Di tumore". Tanto che alla fine me ne stavo andando in depressione e ho detto: “Beh, non chiedo più niente". Ha detto il mio collega: "France', stai zitto, perché ogni volta che fai questa domanda praticamente su dieci, otto sono morti di tumore quando arrivano al cimitero di Taranto!
AVVOCATO E. PELLEGRIN – E questo succede anche tra voi lavoratori in generale?
LAV - Certamente, Avvocato!
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Senta, lei ha parlato poco fa di un particolare fenomeno che avviene di notte, soprattutto questo scintillio della polvere. Ha lei stesso documentato questo fenomeno con un video o qualcosa del genere?
LAV – Sì. Abbiamo fatto delle foto, dei video, fatti da me e dai miei colleghi, perché gliel’ho chiesto man mano che me lo denunciavano di documentare questa storia, perché comunque dobbiamo capire di che cosa si tratta. Si tratta di salute. Scendiamo a lavorare per poter portare lo stipendio a casa, non per morire!
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Quindi lei, in forza di questo turbamento, timore per la propria salute ha anche svolto attività militante per contrastare questo tipo di inquinamento?
LAV - Sì, ci siamo incontrati spesso da quando abbiamo saputo che c’erano queste sostanze inquinanti nel terreno con la Prefettura. Infatti hanno fatto dei carotaggi, hanno fatto il blocco dei servizi dei campi. Ho seguito personalmente io il carotaggio, anche se non hanno fatto tutto quello che avevo chiesto, perché dopo si parlava di rimuovere trenta centimetri di terreno. Io là non sono stato d’accordo, ho detto: “No, lo dovete rimuovere tutto il terreno, perché l'inquinamento sta fino a sotto”. Perché noi negli anni l’abbiamo girato il girato, tutto quello che sta. Infatti dopo, alla fine, si sono resi conto e ora hanno fatto la gara d’appalto che devono togliere tutto il terreno.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Lei è a conoscenza di provvedimenti che hanno disposto la limitazione d’accesso, la bonifica, in particolare gli esami che sono stati fatti sul cimitero di San Brunone.
LAV - Sì.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Ci sono stati anche dei provvedimenti che limitavano l'accesso per gli utenti?
LAV - Sì. Se non ricordo male tre mesi siamo stati bloccati. Dopo che l'hanno sbloccato a noi ci hanno equipaggiato con tutto il vestiario.
AVVOCATO E. PELLEGRIN – Si ricorda per caso quanto era il tempo limite per cui uno poteva stare nel cimitero se era un utente?
LAV – No. Mi ricordo solo l’incazzatura da parte dei cittadini.
P.M. R. GRAZIANO – Senta, lei prima ha detto che nel corso degli anni in cui ha lavorato percepisce un bruciore agli occhi, si può spiegare meglio?
LAV - No, non bruciore agli occhi, ho detto che ti trovi questa polvere negli occhi e in bocca.
P.M. R. GRAZIANO – Ma questa polvere che si trova in bocca è quotidiano questo fenomeno o è saltuario?
LAV - No, non è sempre. Maggiormente quando tira vento che si alza di più questo minerale, perché se dopo ti pulisci con il fazzoletto di carta, ti trovi il minerale in bocca, cioè è evidente.
P.M. R. GRAZIANO – Ho capito. Quando si alza il minerale. Lei presume dai parchi?
LAV - Ma sicuramente, perché io facevo come lavoro straordinario anche la pulizia della chiesa. E praticamente quando spazzavo a terra, prima vedevo sul pavimento tipo in spiaggia quando tira vento che si formano le onde. Cioè a livelli proprio mostruosi, non è che si trattava di poco che possiamo dire: "No, ma forse". No, là si trattava di una emergenza evidente.
P.M. R. GRAZIANO – E quindi cosa vedeva?
LAV - Tutto questo materiale di colore polvere da sparo che stava sul pavimento. Era proprio evidente. Infatti se dimenticavo la mascherina mi coprivo con la maglietta per poter spazzare a terra.
P.M. R. GRAZIANO – I parchi minerali più o meno quanto distano dal luogo dove lei lavora?
LAV - Ho detto duecentocinquanta metri, trecento metri, più o meno… Comunque è molto vicino, perché si vedono proprio.
P.M. R. GRAZIANO – Ha parlato prima dei vari loculi, delle varie cappelle, ha visto, ha notato se hanno un colorito particolare?
LAV - Hanno un colore particolare, perché alcune hanno assunto il color ruggine e altre quasi nero. Infatti se vedete i guard rail che arrivano, passano proprio da vicino all'Ilva e notate che sono sul rossiccio, ruggine.
CONTROESAME DELLA DIFESA, AVV. P. ANNICCHIARICO - Lei prima ha parlato anche di odore che lei sentiva, cattivo odore insomma. Siccome c’è anche l'ENI, lei è in grado di individuare da quale insediamento produttivo arrivava quell’odore o è misto?
LAV - Dopo aver sentito le colate che facevano la notte in Ilva sentivi la puzza... Nel cimitero quando fanno la colata nell’Ilva si sente quasi un reattore di un aereo di potenza.
AVVOCATO P. ANNICCHIARICO - Lei sa che distanza c’è dal suo posto di lavoro rispetto alla Raffineria ENI?
LAV - No, non lo so.
PRESIDENTE S. D'ERRICO – Scusi, l'Ilva ha fatto degli interventi nel cimitero, ha sostenuto delle spese per le pulizie?
LAV - Mi ricordo all’epoca di Stefano, del Sindaco Stefano hanno fatto la rete idrica per le fontane del pozzo. Che io ricordi solo questo hanno fatto.
PRESIDENTE S. D'ERRICO – Solo questo ha fatto?
LAV- Si.
PRESIDENTE S. D'ERRICO - E' stata sostenuta la spesa dalla società Ilva?
LAV - Sì. Fece diciamo questo favore all’Amministrazione Comunale di ripristinare le fontane che non funzionavano.
PRESIDENTE S. D'ERRICO – E perché lo fece?
LAV - Non vi so dire.
2° LAVORATORE DEL CIMITERO
LAVORATORE - io lavoro al cimitero urbano San Brunone di Taranto da circa ventiquattro anni.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - nell’ambito della sua attività lavorativa, ha avuto modo di osservare l’esposizione agli agenti inquinanti? Polveri, qualcosa...
LAV - Io mi occupo di inumazioni ed esumazioni nei campi. Quindi, per forza di cose, siamo a contatto con il terreno e le polveri. Tenga presente che nelle giornate particolari di vento - quando noi siamo giù nei canali, che dobbiamo buttare la terra sopra - tutta la palata che buttiamo fuori, la maggior parte ci torna addosso.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - ha notato qualcosa di particolare in questa terra?
LAV - Io, oltre ad occuparmi di inumazione ed esumazione, durante il mese faccio anche il servizio notturno. Qualche tempo fa eravamo dotati di fotocamera. Avevamo delle postazioni nel cimitero e scattavamo delle foto, perchè dovevamo segnalare che eravamo passati dalle varie postazioni per segnalare che il giro l’avevamo fatto. Durante queste foto, quando controllavamo come fossero venute, si vedeva minerale brillare.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Può descrivere che tipo di minerale era?
LAV - Polverino brillante. Adesso io non so di che cosa si tratti nello specifico. Però...
AVVOCATO E. PELLEGRIN - E questo tipo di minerale lo vedeva anche di giorno?
LAV - tenga presente che la maggior parte delle lapidi al cimitero sono ricoperte di un colore rossastro e nerastro. Lo stesso colore che si trova per strada, a ridosso delle porte o dei muri del cimitero.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Il cimitero è per caso vicino ad uno stabilimento dell’Ilva?
LAV - Noi siamo proprio a ridosso, a circa duecentocinquanta metri sotto i parchi minerari.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Ricorda se sono state prescritte delle limitazioni particolari al cimitero di San Brunone?
LAV - Sì. Qualche tempo fa il Comune fece un’ordinanza che non si poteva accedere nei campi di inumazione e furono recintati per poter vietare l’accesso ai campi.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Fu vietato l’accesso al pubblico o fu vietato l’accesso anche ai lavoratori?
LAV - Anche ai lavoratori.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - È stato previsto un programma di bonifica, che lei sappia?
LAV - dovevano scavare un trenta centimetri di terreno per poter bonificare, per il fatto che avevano riscontrato che c’erano agenti inquinanti nel terreno.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Cioè nello stesso terreno con cui voi eravate a contatto?
LAV - Esatto.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Questo tipo di ordinanza aveva comportato che dovevate prendere delle particolari precauzioni voi che lavoravate lì?
LAV - Innanzitutto dovevamo essere dotati di tuta, mascherina, guanti, calzari - che sarebbero copriscarpe - e dovevamo essere completamente coperti. Poi era venuto un commissario o qualcuno che aveva detto che dovevano realizzare dei locali in cui noi dovevamo accedere per poter togliere queste tute e tutti i dispositivi perchè si dovevano smaltire in un certo modo, non nei cassonetti dell’immondizia normali. Poi dovevamo fare le docce, accedere a un terzo locale e poi poter uscire.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Quindi dovevate in sostanza portare del materiale di protezione da una parte dove doveva essere smaltito come una sorta di rifiuto speciale.
LAV - Sì, esatto.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - E dopodiché dovevate fare le docce. Quante docce dovevate fare?
LAV - Che dovevano realizzare questi locali, attenzione. Dovevamo entrare nella prima camera per poter togliere questi indumenti, dovevamo entrare nel locale docce e fare la doccia e poi accedere a un terzo locale per poter rivestirci.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Senta, questo tipo di esposizione che avete avuto ha generato in voi un particolare timore, qualche turbamento?
LAV - Assolutamente sì. Anche perché c’è qualche collega nostro che è morto per tumore.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Quanti sono quelli che sono deceduti per tumore, che lei sappia?
LAV - Antonio Catanzariti, Piero Mongelli. Il direttore del cimitero Francesco Coda.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - E lei stesso ha sviluppato un particolare turbamento per questa situazione?
LAV - Sì, un certo timore ce l’abbiamo. Certo, come no!
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Senta, in merito alle vostre condizioni lavorative voi vi siete organizzati all’interno di un sindacato?
LAV - Sì, noi siamo iscritti allo SLAI Cobas.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - E lo SLAI Cobas ha svolto attività per contrastare questo tipo di condizioni lavorative e questo inquinamento?
LAV - Sì. Abbiamo fatto delle manifestazioni, abbiamo fatto anche degli esposti.
AVVOCATO E. PELLEGRIN - Lei sa se lo SLAI Cobas ha seguito in particolare la vicenda della bonifica del cimitero interloquendo con le autorità, informandovi?
LAV - Sì.
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