Roma,
24 feb. (askanews) -
Il presidente di Peacelink Alessandro Marescotti cita i dati
delle centraline Arpa per criticare il vice-premier M5s. "L'8 settembre
2018 il ministro Luigi Di Maio aveva fatto una impegnativa
dichiarazione sull'Ilva: 'Abbiamo installato tecnologie a Taranto che
riducono del 20% le emissioni nocive'".
Invece,
"i fatti dimostrano l'esatto contrario". Le dichiarazioni del ministro
Di Maio sono infatti smentite dalle centraline Arpa installate nella
cokeria che registrano valori in aumento per le emissioni diffuse in
ambiente. Le tecnologie che Di Maio dice di aver installato non si vedono –
prosegue l’ambientalista in una nota diffusa alla stampa – ignoriamo
quali siano le tecnologie installate di cui Di Maio dà già per avvenuta
l’installazione. Siamo di fronte ad un bluff tutto politico fatto di
parole a cui non corrisponde alcun dato di realtà. La verità è che ci
stiamo incamminando verso una prospettiva priva di reali garanzie per la
salute e l’ambiente”.
Da
un raffronto fra i dati registrati nel bimestre gennaio-febbraio 2019 e
quelli del bimestre gennaio-febbraio 2018 emerge "un incremento del
160% per il benzene, del 140% per l'idrogeno solforato e del 195% per
gli Ipa totali. Sono tutti inquinanti cancerogeni e anche neurotossici".
Non
solo: "Per quanto riguarda le polveri sottili misurate attorno alla
cokeria, l'Arpa Puglia registra un incremento fra il 18% e il 23% per il
PM10 (a seconda del campionatore Env o Swam) e del 23% per il PM2,5.
Solo per il black carbon viene registrata una leggera riduzione del 5%.
A ciò si aggiunge che la popolazione del quartiere Tamburi di Taranto è vicina alle collinette contaminate sequestrate dalla magistratura. La loro presenza costituisce una fonte di costante inquinamento ambientale e di preoccupazione. Alle collinette inquinate si sommano le polveri dei parchi minerali lva (ancora scoperti) che in questi giorni di forte vento si sono riversate sulla città.
A ciò si aggiunge che la popolazione del quartiere Tamburi di Taranto è vicina alle collinette contaminate sequestrate dalla magistratura. La loro presenza costituisce una fonte di costante inquinamento ambientale e di preoccupazione. Alle collinette inquinate si sommano le polveri dei parchi minerali lva (ancora scoperti) che in questi giorni di forte vento si sono riversate sulla città.
"PeaceLink da questo momento in poi pubblicherà report periodici per segnalare se le centraline dentro l’Ilva forniscono dati in aumento o in calo. Un controllo avanzato e continuativo nel cuore della fabbrica è in questo momento lo strumento per allertare l’opinione pubblica e i lavoratori stessi”.
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