In una delibera (n. 40/2014) approvata qualche giorno fa dalla Giunta comunale, il sindaco spiega da dove deve prendere i soldi, dove vuole tagliare per ripianare i debiti e i buchi dell'Amiu...
E dove va a tagliare? Anche in alcuni servizi essenziali ma soprattutto, la cosa più oscena e da respingere subito, nei fondi per i servizi sociali.
(da Taranto sera) - “Stefàno ha descritto, nel dettaglio, come farà a pagare la ricapitalizzazione dell’Amiu:...
servizi di manutenzione del verde e del patrimonio comunale ad oggi
affidati ad Amiu e destinati ad essere appaltati sul libero mercato
(riduzione del 30% - 1milione 510mila euro); trasferimenti nel settore
del sociale per trasporto assistito disabili (riduzione del 50% 350mila
euro); trasferimenti nel settore del sociale per assistenza e
beneficenza pubblica (relativi a emergenza idrica, borse lavoro,
contributi ai cittadini indigenti e contributi abitativi - riduzione del
50% 1milione 170 mila euro); servizi nel settore sociale per assistenza
e beneficenza pubblica (rispettivamente a erogazione farmaci e
erogazione latte formulato - riduzione del 50% 70mila euro; soggiorni
vacanze e cura, ostello del viandante e del pellegrino, casa-rifugio per
donne vittime della tratta, sportello per l’integrazione socio
culturale, sportello per l’integrazione socio culturale degli immigrati
(riduzione del 100% - 267mila euro)”...
...La “manovrina” del Comune non ha lascito indifferente il dirigente
dei Servizi Sociali che, come riportato in delibera “i tagli indicati
non permettono un apporto finanziario quale cofinanziamento ai progetti
relativi al Piano Sociale di Zona con il rischio reale di non poter
accedere ai finanziamenti regionali che consentono di attendere alla
maggior parte dei servizi relativi al welfare comunale, nel settore
sociale per assistenza e beneficienza pubblica e per servizi
indispensabili per la collettività”.
Con la stessa segnalazione è
stato evidenziato “il disagio sociale avvertito da quella fascia di
cittadini meno abbienti che sono oggetto di particolari attenzioni da
parte dell’Amministrazione comunale proprio in relazione al loro status
di indigenza che in questo contingente momento rappresentano la fascia
di contribuenti e famiglie maggiormente esposto alla crisi che sta
attraversando il Paese e, in modo particolare, la città di Taranto per
le vicissitudini note anche a livello nazionale”.
GIU' LE MANI DA QUESTI SOLDI!
E L'AMIU CHE DEVE ESSERE CHIUSA!
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