‘Ambiente Svenduto’ trasloca a Salerno
L'udienza preliminare (con altri colpi di scena?) attesa in primavera
Corriere di Taranto Gianmario Leone
pubblicato il 23 Gennaio 2025, 07:03
Il processo ‘Ambiente Svenduto’ inizierà in primavera e si terrà quasi certamente a Salerno, perché a Potenza non vi è un’aula sufficientemente ampi e attrezzata per ospitare un dibattimento così corposo e articolato nel numero degli imputati, delle parti civili, dei legati della difesa oltre che per la mole dei documenti (oltre venti faldoni contenenti migliaia e migliaia di documenti).
Ricordiamo che che la Corte d’Appello aveva accolto la richiesta di annullamento della sentenza di primo grado per incompetenza della Corte di Lecce -Taranto ex art. 11 (Codice di Procedura Penale) in favore della corte di Potenza (tesi sostenuta in particolar modo dagli avvocati Giandomenico Caiazza, Pasquale Annichiarico e Luca Perrone ma respinta in passato per ben quattro volte) per legittima suspicione a causa del coinvolgimento di almeno tre ex magistrati onorari del Tribunale di Taranto tra le parti civili...
Il primo passaggio sarà adesso l’udienza preliminare, dove pare che i PM di Potenza vorrebbero confermare le richieste della Procura di Taranto (associazione per delinquere, disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari e omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sui luoghi di lavoro, omicidio colposo, in particolare contestate a componenti della famiglia Riva, proprietaria dell’ex Ilva all’epoca dei fatti contestati, direttori e dirigenti dello stabilimento ionico), sembrerebbe (ma il condizionale è d’obbligo) senza tener conto delle numerose prescrizioni già maturate (per alcuni reati la prescrizione era arrivata prima ancora del pronunciamento della Corte d’Appello), optando per la richiesta di rinvio a giudizio di tutti gli imputati...
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