mercoledì 6 agosto 2025

Ex Ilva - rovesciare la questione

Partire da una rigida difesa degli interessi fondamentale degli operai e della popolazione dei quartieri inquinati.

Non dobbiamo noi dare "soluzioni" al governo, al capitale, agli Enti locali, e poi vedere se e come possano essere compatibili con la salute e il lavoro. NON SONO COMPATIBILI.  

Questo sistema capitalista è nocivo a prescindere, perchè si occupa solo dei profitti dei padroni e dei tagli dei costi. E' nocivo quando produce, è nocivo quando riconverte, è nocivo quando chiude una fabbrica e fa le "bonifiche"; come è nociva/tossica l'attività agricola e di supersfruttamento per chi vi lavora, l'attività turistica con le mega navi inquinanti che arrivano a Taranto. Solo il potere in mano ai proletari potrà far sì che le fabbriche - tutte le fabbriche, tutte le attività lavorative - non siano nocive.

L'interesse unico nella vicenda Ilva per il governo è venderla, il governo mette i soldi, toglie le "castagne dal fuoco" ai nuovi padroni: riducendo moltissimo il numero degli operai, costruendo i nuovi impianti Dri, portando una nave per il gas; e la consegna ai padroni. E anche su questo ora si torna alla casella iniziale: nuova gara, "spezzatino", ecc.  

Occorre partire e restare allo scontro necessario: interessi degli operai e delle masse popolari contro le "soluzioni" del governo che quasi ogni giorno vengono messe in discussione. Per quanto riguarda gli operai e le masse popolari di Taranto hanno una sola strada: imporre con la lotta, con scioperi, mobilitazione unitaria operai/popolazione la propria piattaforma operaia e piattaforma ambientale.

Dire "chiusura dell'Ilva" da un lato sembra dire "tutto", ma per non rivendicare nulla di concreto per la salvaguardia dell'ambiente e della salute; dall'altro significa soprattutto voler cancellare l'unica forza, 15 mila operai, in grado quando lotta di imporre e fare reali interventi di bonifica - ha tentato di farlo parzialmente in passato in fabbrica, ma è stata lasciata sola - l'unica classe che lotta non solo per sè ma per un cambiamento generale. Cosa che non fa la piccola borghesia che lotta per il proprio interesse particolare e si contrappone ai proletari, perchè vuole miglioramenti per sè, ma non rovesciare questo sistema capitalista marcio che nella sua crisi porta e porterà sempre più distruzioni, morti - dovunque. 

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