La lotta della Pasquinelli vede da un lato Istituzioni, Comune, Regione, azienda municipalizzata che, in barba alle stesse leggi del loro sistema, sono totalmente latitanti rispetto ad una attività essenziale per l'ambiente, per i servizi ai cittadini, quale quella della raccolta differenziata e di tutto il ciclo dei rifiuti - Taranto ha la percentuale più bassa e peggiore di raccolta (il 17%) di tutta la Puglia, e quindi è totalmente improduttiva; dall'altro lato i lavoratori che resistono strenuamente a vedersi scaricare su di loro, sull'occupazione, sulle loro condizioni di lavoro, sulla loro salute gli effetti di questa politica; dall'altro ancora sindacati che accettano questa logica di produttività a senso unico scaricata dei lavoratori, per far risparmiare e difendere le casse di Comune e azienda.
"Produttività", come si legge anche nella frasi del verbale riportate qui sotto, in questo sistema capitalista significa solo che i lavoratori devono farsi sfruttare di più, devono rinunciare a difendere la salute, perchè questo riduce tempi e risultati del lavoro, perchè difesa delle dondizioni di lavoro e della salute sono un costo "improduttivo" per le aziende e Istituzioni; significa che i lavoratori devono accettare di farsi tagliare il salario perchè non hanno accettato di fare un lavoro inutile (riaprire ecoballe fatte di materiale già scartato) e pericolosissimo per la loro salute.
Come si vede, anche da questo spaccato di una realtà lavorativa, ancora piccola, come la Pasquinelli, per la lotta di classe dei lavoratori accettare, come fanno i sindacati confederali, autonomi, a a volte anche quelli di base, questa logica perversa di "produttività" significa in questo sistema capitalista solo legarsi mani e piedi, impedendosi di rifiutarla e combatterla, per quanto è possibile nella lotta sindacale, preparandosi a rovesciare il sistema di sfruttamento di cui è frutto.
DAL VERBALE DEL TAVOLO ISTITUZIONALE SULLA PASQUINELLI.
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