Sabato 16 ore 18 piazza Della Vittoria i lavoratori della ex Pasquinelli AMIU raccolta differenziata fanno appello alla mobilitazione.
NON vogliamo i rifiuti all'Italcave, già in passato oggetto di proteste da parte di cittadini e associazioni
Come una bomba arriva la notizia. Peraltro in un servizio del TG1 su Roma capitale mal gestita dalla Giunta grillina di Raggi come dalle giunte precedenti, e che si trova sull'orlo di una grave crisi di rifiuti, con immagini di cumuli di rifiuti a pochi metri dal Colosseo (e figuriamoci quello che c'è nelle periferie...); nel corso di questo servizio, uno degli intervistati responsabile della questione, lancia la “bomba”: i rifiuti saranno mandati a Taranto, per ora senza altre indicazioni.
E' l'ennesima riproposizione di Taranto come discarica dei rifiuti, dall'antica “nave dei veleni” all'Italcave, ecc.; rifiuti spesso tossici che alimentano anche la disastrosa situazione ambientale.
Il vicesindaco Rocco De Franchi “cade dal pero” e se la cava con una dichiarazione patetica
e assolutamente inadeguata alla gravità dell'annuncio del TG1. In perfetto stile burocratese dice: “Con riferimento al servizio del Tg1 edizione delle 20 di ieri nel quale si evidenziava che una parte dei rifiuti solidi urbani biostabilizzati di Roma viene smaltito presso le discariche di Taranto ho già sentito l’agenzia regionale dei rifiuti e la Regione Puglia affinché si trovino soluzioni immediate e alternative pur nella consapevolezza che si tratta di rifiuti speciali i cui flussi non sono disciplinati dalla autorità regionale. A breve comunicheremo il riscontro del livello regionale”.
Una dichiarazione con cui di fatto De Franchi e la sua amministrazione si deresponsabilizzano, rimandando alla Regione.
No, così non va. La Giunta deve dire un chiaro NO, per infinite ragioni facilmente elencabili, a questa decisione del governo. Un'emergenza rifiuti che si aggiungerebbe a tutte le altre emergenze!
A Taranto già esiste un problema “rifiuti” che tuttora è male affrontato dal Comune e dall'Amiu, di cui è parte anche il sostanziale abbandono attuale della raccolta differenziata e del piano di estensione della raccolta differenziata in tutta la città.
I lavoratori dello Slai cobas impegnati in questo saranno nei prossimi giorni sicuramente in prima fila nel sostenere questa battaglia.
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