‘Scuole sicure’, presidio dei carabinieri.
La "Sicurezza" è prima di tutto non far stare i ragazzi in scuole che rischiano di cadere a pezzi, dove in inverno non c'è riscaldamento, in scuole inquinate.
Ieri, 1 ottobre, più scuole dell’area di Bagnoli sono state oggetto di blitz ad opera di unità di polizia e guardia di finanza accompagnati da cani antidroga, come previsto dal decreto “Scuole Sicure”, predisposto dal ministro dell’interno Salvini.
Gli
istituti sono stati presenziati da unità cinofile, volanti di polizia e
digos per controllare ogni singola persona che volesse accedere alle
scuole. All’esterno del plesso Ex-Capalc gli studenti hanno espresso il
loro dissenso, durante l’assemblea del liceo Labriola, che era in corso.
C‘è stato un momento di duro confronto in seguito ad una forte reazione
della polizia ai cori di disapprovazione, con conseguente
identificazione degli esponenti della critica. Sebbene il controllo
abbia avuto un esito negativo, ci sono stati fortissimi momenti di
incomprensione e di panico tra gli studenti. Sono intervenuti, per
questo motivo, preside e professori, che hanno mediato tra le due parti.
Stesso trattamento è stato riservato agli studenti dell’istituto
Rossini, che sono stati ugualmente fermati, perquisiti e identificati
dagli agenti.
All’ITN
Duca degli Abruzzi, invece, la Preside non ha lasciato entrare le forze
dell’ordine ed i controlli si sono svolti nell’area antistante
l’istituto. È da evidenziare che il decreto scuole sicure prevedeva il
potenziamento degli impianti di videosorveglianza, l’assunzione
temporanea di più vigili urbani e campagne formative soft e preventive,
mentre l’unica misura che è stata attuata resta solo il traumatico e
plateale blitz dei militi in mezzo alla folla di studenti, che alimenta
un clima di paura e pregiudizio invece che un confronto aperto e
informato sulle droghe. Mentre ci affanniamo a studiare tollerando la
fatiscenza dell’edilizia scolastica, nella carenza delle strutture e del
personale (ATA e docenti), in assenza di ricreazione, distributori
automatici, laboratori, palestre, riscaldamenti, siamo costretti a
subire l’improvvisa ed ingiustificata invasione e pressione nei nostri
spazi di studio ad opera delle forze dell’ordine.
Oggi,
primo ottobre 2018, noi ragazzi del Liceo Scientifico Galieo Galiei di
Napoli, al termine delle lezioni , ci siamo trovati un altro bel regalo
da parte del Ministro Salvini!
Come
al solito siamo usciti alle ore 2:10, ritrovandoci tuttavia, nel
cortile del nostro istituto, ben quattro autovetture della Polizia di
Stato comprese di unità cinofile. Siamo stati testimoni di uno
spettacolo cui non ci saremmo mai aspettati di dover assistere: tre
nostri compagni di scuola sono stati soggetti a perquisizioni in seguito
a segnalazioni dei cani antidroga. In due casi, nonostante uno di loro
sia stato fatto spogliare nudo nei bagni della scuola, l’esito del
controllo è comunque risultato negativo e solo uno dei tre è stato
trovato in possesso di stupefacenti. Come studenti siamo stanchi di
essere trattati come criminali, specie tra le mura di un istituto nel
quale ci dovremmo sentire a casa!
Chiediamo quindi a gran voce che i fondi spesi in sicurezza, vengano invece destinati a migliorare la vivibilità delle nostre strutture nelle quali ci troviamo, anno dopo anno, a dover convivere con disagi sempre maggiori.
Chiediamo quindi a gran voce che i fondi spesi in sicurezza, vengano invece destinati a migliorare la vivibilità delle nostre strutture nelle quali ci troviamo, anno dopo anno, a dover convivere con disagi sempre maggiori.
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