Acciaierie d’Italia ha continuato, dopo il 19 giugno, a mettere in cassintegrazione, presentando istanza di accesso alla nuova cassa integrazione sulla base del nuovo decreto legge n. 75/2023 che consente di proseguire la cigs sino a fine anno se non sono riuscite a completare la ristrutturazione in corso, SENZA CHE QUESTA CASSA SIA STATA ANCORA AUTORIZZATA DAL MINISTERO.
Quindi gli operai per i periodi attuali di cig sono "scoperti", col rischio di non prendere l'indennita' di cassintegrazione; chiaramente, in questo caso è l'azienda che deve coprire integralmente quelle giornate col 100% di retribuzione.
Ma tutto va bene per governo, Regione (che ha aggiornato l'incontro su questo con l'azienda all'11 luglio)... c'è una evidente violazione di legge, di procedura normativa... ma non c'èproblema...
Siamo al solito, se un lavoratore o qualsiasi persona fa una minima violazione, per esempio stradale, subito ha la sanzione, per i padroni, possono fare quello che vogliono.
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