Dalla denuncia delle RSU RLS FIOM-CGIL.
“le comunicazioni (della messa in cassintegrazione) avvengono attraverso messaggi whatsapp
poche ore prima del turno di lavoro nonché la variazione repentina
degli stessi turni, provocando forti disagi, scaricando sul lavoratore una situazione di
forte stress-lavoro correlato”.
La Rsu Uilm a sua volta scrive: “Nonostante da diversi mesi, per non dire anni, chiediamo ai vari Ministri fino ad arrivare al Presidente del Consiglio, chiarezza sul futuro di migliaia di lavoratori diretti e non, dello stabilimento di Taranto ad oggi oltre le solite promesse e slogan, l’unica cosa certa è il caos che regna all’interno dell’Acciaieria di Taranto"2. ”...non poter fare affidamento su pezzi di ricambio in mancanza dei quali si è costretti a fermare il reparto con conseguente disagio che ricade sui lavoratori e le loro famiglie. E’ palese l’imbarazzo di chi gestisce la sicurezza nel riconoscere l’assenza di dispositivi protezione individuale. E’ palese la difficoltà di chi gestisce il personale nel non poter riconoscere quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale in materia dì ferie... E’ palese la difficoltà nel trasportare il personale sociale con pochissimi mezzi a loro disposizione. E’ palese la difficoltà con cui i lavoratori sono costretti a lavorare in ambienti non climatizzati come dovrebbero esserlo per legge. E’ palese la difficoltà di tutti nel capire la logica della gestione della Cassa Integrazione, che cambia quotidianamente a seconda dell’umore dell’AD, con conseguente perplessità tra ì lavoratori. E’ palese che continuando a percorrere questa strada l’azienda che qualcuno definisce strategica sarà l’ennesimo fallimento del Governo Italiano. Vogliamo ricordare a tutti che la Uilm non si piegherà mai alla rassegnazione e sarà sempre in campo con qualsiasi azione, per mettere fine a quanto stanno subendo in questi anni migliaia di lavoratori e le loro famiglie”.
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