Ieri al Tribunale di Potenza si è tenuta la seconda udienza del processo "Ambiente svendujto". Lunhi, alcuni lunghissimi interventi di tutti gli avvocati degli imputati con memorie fino a 240 pagine, interventi anche inutilmente ripetuti che hanno il senso di rallentare la procedura. Lo scopo è stato di opporsi alla costituzione di parte civile di tutti e in particolare di associazioni, sindacati, ecc - cavillando su tutto e usando a piene mani la legge Cartabia. Hanno contestato anche la "responsabilità civile" della società Ilva. Hanno cominciato a fare il loro sporco gioco...
Il giudice Valente li ascoltati - ha detto che non ci potevano essere interventi di replica - e ha rinviato all'udienza del 9 maggio per la decisione e ordinanza di accettazione o meno delle verie parti civili, che, comunque, si sono attualmente ridotte a circa 300.
Lo Slai cobas ha preparato e presentato bene, nelle condizioni date di tempi strettissimi, le presentazioni delle sue parti civili e ci aspettiamo che ora il giudice faccia bene il suo e le ammetta tutte, comporeso lo Slai cobas.
Nella prossima udienza presenteremo e depositeremo un atto "QUESTIONE CONCERNENTE LA COMPETENZA E DENUNCIA DI CONFLITTO DI COMPETENZA", che rimette in discussione il trasferimento del processo da Taranto a Potenza.
Come avevamo annunciato subito dopo la vergognosa sentenza del giud. De Coco, lo Slai cobas aveva già, con i nostri avvocati, presentato un ricorso alla Procura di Taranto, unica competente allora a interessare su questo la Cassazione. Oggi possiamo presentare la nostra opposizione al trasferimento alla Cassazione tramite la Procura di Potenza.
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