domenica 2 novembre 2025

Sulla lotta contro l'attracco della Nave Seasalvia, un commento a caldo di un operaio ex Ilva in cigs, di cui tener conto

Non va bene, mi rode, perché pare che stiamo soltanto sprecando energie inutilmente, stiamo sbagliando, ed il fatto che la nave non sia arrivata oggi non vuol dire di certo che non arriverà nei prossimi giorni. Andare al porto ritengo che sia stata un'azione blanda. Quelli dell'USB ci avevano azzeccato lo scorso mese bloccando il varco dei camion, ma siccome non sono né carne né pesce hanno deciso di sgomberare il presidio dopo poche ore per non indispettire troppo gli autotrasportatori loro iscritti, hanno dato "un colpo al cerchio ed uno alla botte" per non scontentare alcuno, semplicemente un'iniziativa di autopropaganda che non ha inciso per nulla.
Ma fa tutto un po' pena, come il giorno che abbiamo perso un'ora e mezza sotto la pioggia alla Prefettura per consegnare un documento di merda e farci prendere per il culo; oppure quando a settembre c'è stato l'altro presidio al porto e dopo che è uscito il comandante è bastato che dicesse una cazzata per andare via tutti allegramente a casa senza sincerarsi o avere garanzie che la Seasalvia non attraccasse, ed infatti dopo due giorni impunemente era a Taranto a caricare greggio come se nulla fosse.
Non va bene perché avremmo tutti potuto risparmiarci un sacco di fatica inutilmente se le azioni e le iniziative di lotta si facessero in maniera oculata e con criterio. E soprattutto se avessimo ottenuto qualche risultato, cosa che qui a Taranto non è ancora avvenuta, a differenza del resto del territorio nazionale.

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