Carcere
di Taranto - solidarietà ai detenuti - non si può andare avanti
così.
Domenica scorsa il carcere di Taranto ha vissuto ore di grande tensione, alcuni detenuti si sono ribellati si sono dotati di strumenti di difesa, hanno affrontato gli agenti della polizia penitenziaria e hanno fatto appello alla ribellione degli altri detenuti. Solo dopo ore è tornata la calma.
La situazione con il caldo e le lunghe detenzioni preventive spesso ingiustificate giustifica pienamente la ribellione dei detenuti.
Il problema principale non è quindi degli agenti di custodia, che certamente sono pochi e vogliono più sicurezza per loro.
Il problema è di svuotare il carcere non a norma e di tutelare condizioni e dignità dei detenuti!
Lo Slai cobas pretende che ci siano misure urgenti !
Da un rapporto della associazione ANTIGONE
La
struttura sconta un elevato livello di sovraffollamento che, oltre a
rendere più difficili le condizioni di vita all’interno del
carcere, accelera il deperimento materiale dei fabbricati.
Particolarmente difficile la situazione nelle sezioni del
“circondariale”, in cui 4 detenuti si affollano in 9 Mq, con la
torre del letto a castello che arriva a lambire il soffitto. A causa
dei continui trasferimenti da altre strutture, la situazione di
sovraffollamento persiste nonostante
il buon livello di collaborazione esistente tra lo staff dell’area
trattamentale e il tribunale di sorveglianza consenta un maggiore
accesso alle misure alternative e ai benefici previsti dalla legge n.
199/2010.
L’elevata
incidenza di detenuti con problemi psichiatrici e di
tossicodipendenza, che nella sezione femminile raggiunge il 40%,
rende particolarmente problematica la gestione della
sicurezza e la garanzia di una tranquilla convivenza all’interno
della struttura.
Nei
mesi estivi particolarmente grave è la situazione
dell’approvvigionamento idrico, al punto che nel luglio 2012 una
prolungata carenza di acqua ha scatenato la violenta protesta dei
detenuti. A tutt’oggi, nonostante i lavori per la creazione di
un’ulteriore cisterna siano stati completati d’urgenza, i
detenuti sono
costretti a fare le docce ad intervalli di 48 ore per la necessità
di razionare i consumi.
Estremamente
limitate le possibilità di lavoro e formazione professionale offerte
ai detenuti.
La
media di detenuti presenti negli ultimi due anni è 650, a fronte di
una capienza regolamentare di 235.
I
¾ dei detenuti sono tossicodipendenti, di cui 20 in trattamento
metadonico.
Verso nuove iniziative alla prefettura e alle istituzioni locali
Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
via rintone 22 Taranto - slai cobasta@gmail.com – 3471102638
31-7-2014
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