domenica 22 ottobre 2023

Nel 20 ottobre degli operai Acciaierie/appalto c'è stato anche altro: IL BLOCCO DEGLI OPERAI EX ILVA DELL'AUTOSTRADA ALL'INGRESSO DI ROMA

Riportiamo le parti più importanti della cronaca fatta dall'operaio dello Slai cobas

 

"Con un’iniziativa che ha sorpreso in molti la delegazione di circa 180 operai portati dall’USB Taranto alla manifestazione romana di venerdì 20 ottobre ha bloccato l’ultimo tratto della A1 al casello Roma Sud. Un episodio che ha destato scalpore nelle sigle confederali che ne hanno immediatamente preso le distanze, tant’è che uno dei pullman organizzati dalla Uilm fermo all'Autogrill assieme ai tre del sindacato di base ha deciso di ripartire nell’immediato per non essere coinvolto, ma d’altronde nessuno se ne è meravigliato. Ciò che nasce tondo non può morire quadrato.

L’azione si è svolta unendo le forze con una parte della sezione romana del sindacato, difatti è stato possibile questo blocco coadiuvando due distinti gruppi: la quota locale in forze alla suddetta sigla ha agevolato l’ingresso in carreggiata dei lavoratori rallentando con un proprio mezzo le auto che sopraggiungevano ad alta velocità fino a fermarle completamente, è stato allora che si è entrati tutti ad invadere il tratto autostradale.

Nel volgere di pochissimi minuti non hanno fatto mancare la loro presenza le forze dell’ordine presentatesi nel consueto assetto antisommossa per intimorire i manifestanti, cosa che non è assolutamente accaduta - diciamo che è piuttosto ingenuo da parte loro credere di spaventare chi da ormai cinque anni non ha più rimesso un piede in fabbrica ed il futuro gli si prospetta ancora più cupo. Non avendo ottenuto alcun risultato col dialogo (dialogo? Dalle forze dell’ordine? Lo so, fa già ridere così), questi individui mascherati hanno deciso di forzare il blocco spingendo lateralmente con gli scudi; non avendo ottenuto neanche così alcun esito hanno infine deciso di passare ai manganelli, non avendo altri argomenti, ma anche questa volta non avevano fatto i conti con la scorza indurita degli operai dagli anni di lavoro ed umiliazioni in fabbrica. La conclusione è che hanno dovuto desistere da ogni altro tipo di azione attendendo che arrivassero altre camionette a dare loro manforte.

Ad un certo punto si è aperta una piccola discussione con alcuni automobilisti (solo un paio a dire il vero, visto che gli altri pare abbiano solidarizzato o comunque non abbiano avuto nulla da ridire sulla questione), discussione che è dopo poco rientrata anche perché, trascorsa circa una mezz’ora, si è deciso unanimemente di sgomberare la strada.

Rientrati a piedi in autogrill tutta la forte presenza operaia è stata tenuta quasi ostaggio dalle forze di polizia che hanno provveduto, bontà loro, a perquisire - loro la chiamano bonifica - tutti i tre autobus, al termine di ciò hanno perquisito ognuno dei presenti e ci hanno identificati uno ad uno con una camera puntata in faccia".

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