Mentre in tutt’Italia, soprattutto grazie alla pronta iniziativa dei collettivi studenteschi e di forze realmente solidali con il popolo palestinese, si è cominciati a scendere in piazza a sostegno della resistenza palestinese e contro l’indegna campagna dello Stato sionista di Israele, appoggiata da tutti gli Stati imperialisti, Biden e Meloni in testa, che criminalizza il popolo palestinese e sostiene, quasi incita, il regime di Netanyahu e gli estremisti di destra israeliani a procedere con bombardamenti e massacri di un intero popolo, puntando alla cacciata della popolazione dall’intera striscia di Gaza e al suo annientamento, ai limiti del genocidio;
mentre a Bari i collettivi studenteschi, Osa e Cambiare rotta chiamano a manifestare, nella giornata di sabato 16 ottobre;
viene promossa nella stessa giornata una manifestazione regionale che non esitiamo a definire una sorta di “contromanifestazione”, fatta da forze che almeno a parole pensavamo essere al fianco del popolo palestinese.
Ma l’appello partorito da queste forze dimostra che non è affatto così.
Nell’appello scrivono: “Fermiamo la violenza e riprendiamo in mano la pace”. Perfino il papa ha detto cose differenti… Parlare di fermare ogni violenza, in una situazione in cui lo Stato sionista e gli imperialisti da 75 anni hanno edificato sul sopruso e la violenza un’occupazione e un dominio di un intero popolo, è davvero il massimo dell’ipocrisia e dell’equidistanza, non tanto tra Stato di Israele e Hamas, ma tra popolo palestinese e il sopruso, la violazione del diritto di autodeterminazione dei popoli, i crimini contro l’umanità, di cui Israele è esempio limite.
Come non tener conto che sono ormai circa un centinaio le risoluzioni Onu che hanno condannato Israele e non sono state mai applicate e meno che mai portato a sanzioni, come invece usualmente fanno le Istituzioni internazionali nei confronti di tutti i popoli del mondo invisi all’imperialismo.
Scrivere nell’appello “Riprendiamo per mano la pace”, quando tutto il mondo manifesta per la causa palestinese all’insegna di “senza giustizia nessuna pace”, è una vergogna!
Sembra spudoratamente una posizione alla Pd maniera, contigua
e connivente di fatto con l’imperialismo principalmente Usa e con Netanyahu. Che vi siano una montagna di
firme di associazioni, non toglie che una manifestazione come questa di Bari è
la peggiore possibile in questo contesto
E siamo scandalizzati che questo appello ci è stato mandato da ‘Catone/Marx 101’ che si autodefiniscono da sempre comunisti. E tra le firme c’è quella di Rifondazione comunista che come sempre tiene un piede in due scarpe.
La manifestazione chiede “l’immediato intervento della comunità internazionale”, quando la Comunità internazionale, ovvero le sue Istituzioni e i suoi padroni, sta intervenendo eccome, schierandosi e armando Netanyahu e il suo regime, all’insegna di “Israele ha diritto di difendersi”, dando mano libera all’assedio in corso e a tutto ciò che ne consegue sull’immediato e nel futuro.
L’appello riprende integralmente, poi, la dichiarazione dello Stato di Israele e il giudizio dello Stato di Israele sull’attacco di Hamas. E arriva con il summa dell’ipocrisia, tipica delle anime dell’imperialismo, prima scrivono “neppure la disperazione e l’esasperazione del popolo palestinese, vittima da decenni dell’occupazione, delle restrizioni della libertà, delle demolizioni delle case, dell’espropriazione dei terreni e delle continue provocazioni (chiamale provocazioni…) delle frange radicali della destra israeliani (cani arrabbiati del peggiore sionismo di stampo nazista – i palestinesi sono “animali con sembianze umane” è una loro dichiarazione) e dei coloni…”.
Poi la prima richiesta di questi signori è quella di Netanyahu “rilasciare gli ostaggi e cessare le ostilità”.
Questo tipo di manifestazione è in realtà la sponda che il governo imperialista e lo Stato di Israele cercano, ed è la maniera con cui le forze in campo cercano di scaricare sul popolo palestinese e sulla resistenza palestinese e Hamas le responsabilità.
Ribadiamo la massima solidarietà al popolo palestinese e “senza giustizia nessuna pace!”.
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