Tagli dei salari per tanti operai in cassintegrazione, niente pagamento degli straordinari, ma per fare una operazione misera e squallida che vuole coprire le pesanti responsabilità dell'azienda sulla mancata sicurezza, mancate manutenzioni... i soldi ci sono - chiaramente, pochi e di pura propaganda.
"Vale 150 euro di una tantum, da erogarsi con la busta paga di febbraio, la sicurezza sul lavoro all’interno di Acciaierie d’Italia. Si tratta di “una premialità finalizzata all’adozione di comportamenti sicuri da parte dei lavoratori” scrive il nuovo direttore del personale, Colombo, in una lettera ai dipendenti".
Cosa prevede l'incentivo. "Tre i criteri: indice di frequenza di gruppo per il 2023 uguale o inferiore a 9; indice di frequenza per l’area di appartenenza uguale o inferiore a 9; indice di frequenza a dicembre nell’area di appartenenza pari a 0".
Nella lettera di Colombo si rovescia totalmente la situazione grave in fabbrica in cui gli operai sono costantemente a rischio infortuni: l'azienda adotterebbe “le migliori pratiche in materia di prevenzione e protezione dei rischi”, mentre sono i lavoratori che non sarebbero attenti alla sicurezza.
Così come, Acciaierie sta mettendo, sempre con procedure unilaterali, in cassintegrazione lavoratori della manutenzione, quelli che dovrebbero intervenire per evitare situazioni di pericolo - tant'è che anche il capo di gabinetto del ministro del Lavoro, a fine ottobre scriveva ad Acciaierie indicando come “fattore di preoccupazione, il numero elevato di lavoratori addetti alla manutenzione coinvolto nelle sospensioni in cassa integrazione, circostanza, questa, che può comportare, di fatto, un significativo indebolimento della sorveglianza in ordine alla messa in sicurezza degli impianti stessi” - e invece sono gli operai colpevoli se accadono incidenti. infortuni.
E' chiaro che questa Lettera ha essenzialmente la funzione di deviare l'attenzione dei lavoratori, concentrarli sulla miseria (chi rientra nell'una tantum e chi no), fare degli stessi operai i controllori di sè stessi e l'uno dell'altro; mentre va in atto un pesante attacco all'immediato futuro degli operai, al lavoro, al salario, una nuova massiccia cassintegrazione (ancora di più con il fermo dell'Altoforno 2), che nell'ex Ilva sempre si accompagna a un'aumento dei rischi per la sicurezza e la salute.
OPERAI, NON FACCIAMOCI PRENDERE PER IL C...
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