da Slai cobas per il sindacato di classe wa 3519575628
Lo sciopero e la mobilitazione degli studenti è quanto mai giustificata. Noi la sosteniamo come organizzazione politica di classe, proletari comunisti, come sindacalismo di classe, rappresentativa dell'ala classista e combattiva dei lavoratori dello Slai Cobas per il sindacato di classe.
La
scuola è diventata un terreno fondamentale dello scontro tra gli
studenti e il ministro sciagura dell'istruzione, Valditara; un
ministro fascista, conservatore che in un certo senso rappresenta
anche personalmente il peggio di una scuola che deve tornare indietro
e per collocarsi nel quadro del sistema moderno fascista,
guerrafondaio, razzista, antiscientifico che questo governo in questo
momento vuole realizzare e obiettivamente sta realizzando anche con
leggi pesantissime su tutti questi terreni che gli studenti
contestano.
Ci auguriamo che lo sciopero abbia realmente influenza generale su tutto il movimento, importante la mobilitazione che continua a tenere in campo i settori più avanzati, più coscienti del movimento degli studenti nel quadro della battaglia contro la guerra, in solidarietà con la Palestina e contro la scuola dei padroni, la scuola di classe, la scuola asservita ai padroni con l'alternanza lavoro, la scuola asservita alla polizia e al ministero degli Interni con i poliziotti nelle scuole a far da lezione, la scuola asservita alla guerra con lo sviluppo del nazionalismo e i legami con l'industria bellica a tutti i livelli, la scuola complice del genocidio, aperta alle idee sioniste, razziste che oggi hanno provocato il genocidio del popolo palestinese.
In questo la scuola che, come sempre raccoglie la gioventù di cultura più elevata, più cosciente, più aggregata quotidianamente, è davvero un terreno decisivo della lotta di classe.
I lavoratori devono prestare molta attenzione al movimento studentesco e il movimento studentesco devono considerare sè stessi un fattore importante della lotta sociale e politica che influenza e stimola la mobilitazione dei lavoratori, e in certe circostanze storiche ne hanno fatto da detonatore.
Occorre che effettivamente nelle scuole camminino le idee della ribellione, della rivolta, della controcultura, del ruolo di prima fila nel più generale movimento per la trasformazione sociale che oggi ha come terreni fondamentali la questioni della guerra, della Palestina, della repressione di Stato, della cultura reazionaria.

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