venerdì 17 gennaio 2025

QUESTO NUOVO ANNO CI PORTERA' QUELLO CHE RIUSCIREMO A CONQUISTARCI

I bambini, quando hanno un quaderno nuovo, con le pagine bianche, fanno mille progetti di tenerlo in ordine, di scriverci con la migliore calligrafia. Nel calendario dei padroni, il capodanno ha la stessa funzione: offrire a chi quotidianamente è sfruttato, immiserito e instupidito dal dominio capitalista, la truffa finale. L’anno vecchio ti ha dato miseria, licenziamenti, supersfruttamento, servitù: ebbene, puoi buttarlo via, come i cocci vecchi dalle finestre: ti resta davanti l’anno nuovo, il bel quaderno bianco tutto da scrivere. 

Questo è il discorso che conviene ai padroni: sospendiamo le ostilità, tanto quello che è stato e stato, ora tutto e diverso, è un altro anno. Ma il nostro quaderno ce l’hanno già scritto loro, col linguaggio di sempre: miseria, licenziamenti, supersfruttamento, servitù.
Ma la cosa più mostruosa è proprio questa: il tentativo di renderci complici del nostro sfruttamento, di renderci schiavi e felici. Il grande spettacolo del nuovo anno e' pronto. Protagonisti gli sfruttatori, i potenti, i parassiti, pronti a sfoggiare la ricchezza accumulata sulla miseria e sul lavoro altrui, a sprecare in una sera quanto basta a migliaia di famiglie per vivere un anno intero. Il loro divertimento non basta, c’è bisogno anche del pubblico, c’è bisogno di quelli che della ricchezza e del potere sono quotidianamente derubati. Le prime al teatro, i veglioni lussuosi, gli spettacoli spazzatura in televisione, il discorso del presidente della repubblica...🤮 devono arrivare nelle case di tutti, portati dalla televisione, dai quotidiani pieni di fotografie e cronache del bel mondo, dai rotocalchi e sfilate in TV che sfoggiano sfilate di modelli preziosi per le casalinghe che non li indosseranno mai.
Ma non è detto che il gioco riesca. A chi ipocritamente si domanda: “Che cosa ci porterà il nuovo anno?”, come se si trattasse di prevedere eventi naturali, terremoti, siccità, c’è una sola risposta.
Il nuovo anno ci porterà quello che sapremo conquistarci.
Sul quaderno bianco i padroni vogliono risolvere i loro vecchi e grassi conti. Tocca a noi riempirlo con una storia diversa.
Lasciamo ai padroni lo champagne: noi abbiamo le pietre, il dissenso, la disobbedienza e la rivolta...
Ma se non c'e' organizzazione non si va molto lontano, la "rivolta" rimane una battaglia, si', ma e' la Guerra che bisogna vincere.
Oggi è non solo oggi, la guerra e' la loro, dei signori del capitale, dell'imperialismo mondiale, di un occidente servo e complice. Complice oggi piu' di ieri di massacri, crimini, induzione a morte e malattie di bambini e civili in una Terra martoriata e rapinata da ottant'anni. La Palestina.

Niente da festeggiare!

Da Raffaella

ora più che mai con la palestina - in piazza sabato ore 18 piazza immacolata!

 

mercoledì 15 gennaio 2025

Un commento che socializziamo - Verso la manifestazione di sabato a Taranto p.zza Immacolata ore 18

 

Mutter Erde

La metastasi
dell'Occidente
propaggine infetta
dell’imperialismo
dietro lo scudo
delle cannoniere
sparge
fosforo e fuoco
sulla terra di Palestina
sui martiri di Gaza
col plauso delle servette
dell'informazione
e l'immemore cecità
degli idioti
per l'inganno di Oslo
e la parodia di Monaco

e ora che i carnefici
proclamano il loro diritto
al Lebensraum
con l'arroganza dei complici
dell'impero americano
con freddezza da sicari

e ora che gli assassini
spudorati annunciano
con ghigno da gendarme
ferocia da kapò
certezza dell'impunità
l'igiene razziale
contro le bestie arabe:
la Endlösung
del problema palestinese

e ora che i terroristi
pianificatori di stragi
spavaldamente stracciano
le maschere dei nomi di dio
svelando il volto
della lussuria
del padre degli stermini
per il sacrificio
del sangue versato

(gli ebrei di un solo libro
massacratori di filistei
con la mandibola
del loro dio:
Volk costruito
sulla menzogna
sull'insipienza degli imbecilli
come il Volk ariano
sulle leggende dei Nibelunghi
e sul mito pangermanista
- stirpe illusoria
di usurpatori
uccisori di bambini
di ulivi di donne
Volk senza Erde
invasori della terra di Canaan
impastata col sangue di Canaan)

proprio ora essi stessi
con l'intreccio dei cingoli
sulla spianata di Gaza
imprimono
nella memoria dei giusti
l'equazione indelebile
di ebreo e sionista
lasciando alla storia
insensibile all’effimera protervia
dei “vincitori”
indifferente agli avvocati farisei
dell’ultima ora
l’inappellabile sentenza
della loro condanna

Onore ai combattenti ai caduti
a te Palestina
invincibile e resistente
nostra memoria nostra madre
che intoni
il tuo canto ininterrotto:
con i sionisti nessuna pace
nessuna pace con l'imperialismo

e chiami alla guerra
i traditori futuri
della civiltà dell'inganno
perché anche a noi tu parli
con la tua voce universale:
nessuna pace con gli sfruttatori
col capitale nessuna pace

La posizione/indicazione dello Slai cobas oggi nello sciopero metalmeccanici alle Ditta appalto e ad Acciaieria

 

Stamattina alle Ditte dell'appalto, in cui una parte degli operai non ha ancora ricevuto la 13° e la paga di gennazio, la divisione voluta dai padroni delle ditte tra contratto metalmeccanico e altri tipi di contratto - innanzitutto 'Multiservizi', insieme alla espansione dei contratti a termine anche di 1/2 mesi che porta i lavoratori ad essere costantemente sotto ricatto, ha impedito che ci fosse il blocco della portineria - come in passato - e una partecipazione unitaria allo sciopero.

Alle ditte dell'appalto, i padroni "piangono" quando non ricevono i loro soldi, ma poi sfruttano gli operai, tagliando i costi del lavoro, con contratti più bassi e sempre a rischio.

I sindacati confederali hanno fatto passare questa divisione contrattuale e poi si lamentano se tanti operai stamattina non hanno potuto scioperare. 

Ma la soluzione è quella indicata dallo Slai cobas e portata stamattina tra gli operai.

La nostra posizione sullo sciopero metalmeccanico e sulla vendita Ilva, a tutte le portinerie


Asili - lavoratrici ausiliariato in assemblea per discutere dell'incontro fatto col sindaco


Martedì 21 gennaio alle ore 17 presso la sede Slai Cobas via Livio Andronico, 47
, si terrà un'assemblea delle lavoratrici e lavoratori asili nido comunali delle pulizie/ausiliariato, per prendere posizione chiara sull'incontro tenuto lunedì mattina col Sindaco a Palazzo di città, a cui ha partecipato una delegazione delle lavoratrici/Rsa Slai cobas
.

Noi anche alla luce dell'incontro di ieri ribadiamo la nostra netta contrarietà alla esternalizzazione degli asili - che devono rimanere un servizio pubblico, e non affidati in concessione ai privati la cui unica logica di gestione e scopo non può che essere quella del profitto, scaricando i costi sulle lavoratrici, e sull'efficenza degli asili per i bambini e le famiglie.

Nell'incontro la delegazione delle lavoratrici dell'ausiliariato dello Slai cobas hanno evidenziato la loro condizione lavorativa, spesso dimenticata nonostante nello scorso hanno vi sono stati ben 4 scioperi e benchè si tratti di 68 lavoratrici che operano da più di 30 anni; lavoratrici e lavoratori a cui si richiedono sempre più varie mansioni, senza aumento delle ore e a stipendio misero, con meno personale (per pensionamenti), e in condizioni di inadeguatezza attrezzature con danni alla salute. In questa situazione chiaramente respingeremmo ogni ulteriore peggioramento frutto di questa politica di esternalizzazione, ma vogliamo un miglioramento delle condizioni lavorative che si traduce sempre in miglioramento el servizio per i bambini.

Per cui nella battaglia unitaria con educatrici, genitori, vogliamo che nel prossimo Tavolo - che si dovrebbe tenere il 5 febbraio - si affronti anche la nostra situazione.

Detto questo, l'incontro di ieri non ha fugato una serie di dubbi. Il sindaco ha parlato di "clausola sociale", ma nello stesso tempo si dice che chi resta fuori troverebbe posto in altri servizi -  quindi non sarebbe una "clausola sociale" per mantenere tutti gli attuali posti di lavoro negli asili e la propria professionalità; si parla della possibilità di fare l'esternalizzazione di alcuni asili -  avviando così una grave separazione tra asili pubblici e privati; nel documento di programmazione si parla in termini distinti tra attività di pulizia e attività ausiliarie - quando il riconoscimento delle attività ausiliare, da anni svolte insieme a quelle di pulizia, è stata una battaglia vinta dalle lavoratrici. Inoltre, non c'è chiarezza su come si intende la privatizzazione degli asili e il ruolo del Comune, ecc.

Invitiamo tutte le lavoratrici, indipendentemente dalle iscrizioni sindacali, l'Usb a essere parte dell'assemblea del 21 gennaio, perchè all'incontro del 5/2 vi sia un'unica voce.

La delegazione delle lavoratrici pulizie e ausiliariato