I lavoratori non hanno nulla da sperare dalla riconferma di Emiliano se non una
continuità di quello che è già avvenuto in questi anni. E i
lavoratori possono giudicare sulla base delle loro condizioni di
lavoro, salario, diritti, salute, servizi sociali se Emiliano e la
sua Giunta hanno effettivamente risposto o no a queste esigenze.
Naturalmente noi consideriamo Fitto e
la sua lurida accozzaglia di interessi oscuri, fascisti, razzisti,
corrotti, legati a padroni e padroncini, un’”alternativa”
peggiore del male.
Di conseguenza i lavoratori
risponderanno a queste elezioni portando in piazza le lotte
necessarie e lavorando per dare forza alla ricostruzione di
un’opposizione politica e sociale, a cui lo Slai cobas e tutte le
realtà ad esso legate darà il suo contributo di proposta e
organizzazione a partire dalla generalizzazione sul territorio del
Patto d’azione esistente a livello nazionale.
Ma chiaramente ciò non è affatto
sufficiente, né pensiamo che l’astensionismo sia la soluzione. E’
una protesta che ha fatto il suo tempo. Occorre lavorare per una costruzione - non in
queste elezioni – di un’alternativa politica e sociale,
proletaria e popolare.
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