"Parte oggi la nuova tranche di cassa integrazione, nel siderurgico ArcelorMittal, ex Ilva di Taranto, annunciata da tempo. Riguarderà, anche stavolta, un numero massimo di 8.150 addetti ma sarà cassa integrazione ordinaria e non Covid e durerà 13 settimane. La stessa utilizzata ininterrottamente da luglio 2019 a metà marzo 2020 con la motivazione della crisi di mercato. Cassa ordinaria che potrebbe tuttavia essere tramutata in cassa Covid qualora intervenissero alcune novità normative, come ha già comunicato l’azienda ai sindacati.
Anche su questa tranche di cassa integrazione non c’è stato accordo con il sindacato.
Sulla gestione della cassa, intanto, l’Inps ha avviato una ispezione anche per Taranto così come ha fatto a Genova“.
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A Taranto è stata presentata alla Procura, all'Inps e all'Ispettorato del Lavoro una lunga e articolata denuncia, anche dallo Slai cobas per il sindacato di classe.Giovedì 30 luglio, la coordinatrice dello Slai cobas è stata convocata e sentita da funzionari dell'Inps, a cui è stata esposta tutta la situazione di illegalità continua da parte di ArcelorMittal, prima, durante e dopo il lockdown, con grave via libera da parte della Prefettura.
Lo Slai cobas ha fornito, insieme alla denuncia, un quadro - vedi sotto - di tutti i periodi di cassintegrazione portati avanti in un anno da AM che hanno enormemente impoverito il salario degli operai, con il minimo di indennità raggiunto nella cig covid.
All'Inps lo Slai cobas ha chiesto:
- di non autorizzare la cassintegrazione Covd-19, per tutti i periodi richiesti da ArcelorMittal;
- di disporre che ArcelorMittal restituisca agli operai posti in cig Covid la differenza tra l’indennità e la retribuzione normale.
QUADRO DELLE
CASSINTEGRAZIONI
1.7 2019
– CIGO per 1395 lavoratori per 13 settimane
30.9.19 –
NUOVA CIGO
Dopo la prima
cassintegrazione di 13 settimane avviata dall'azienda
unilateralmente (e che interessava 1395 lav.), ora con questo accordo
di proseguimento della cig ordinaria per 1273 lavoratori l'azienda
ottiene l'appoggio dei sindacati confederali. Questo passo rende
permanente la cigo. La stessa premessa dell'accordo che lega
la cigo alle cosiddette “ragioni oggettive del mercato”, consente
ad ArcelorMittal di usarla anche per il futuro ogni volta che avrà
un “calo di ordini”, o giacenze in “magazzino”.
5.12.20
– proseguimento cig ordinaria per altre 13 settimane
25.3.20 -
Comunicazione
aziendale ai sindacati della
revoca della procedura di cassa integrazione guadagni ordinaria
(CIGO) e il conseguente passaggio alla normativa speciale dettata dal
decreto legge del 18 marzo 2020.
In pratica si passerà alla cassa integrazione per coronavirus
coinvolgendo 5mila addetti, più della metà della forza organica
dello stabilimento.
4.4.20
–
ArcelorMittal ottiene la deroga a continuare a produrre, e poi a
commercializzare, facendo lavorare in pieno lockdown 5mila lavoratori
(3mila diretti e 2mila appalto)
20.4.20
– incontro sindacale di aggiornamento per cig per covid - Il numero
dei lavoratori
collocati in Cigo-Covid
19
è così suddiviso: 282
su 304
per il personale di Esercizio (Ese) dell’Acciaieria
1;
39
su 431
per il personale Ese dell’Acciaieria
2;
62
su 109
del reparto
IFP-Cob
(Indicatori fattori produttivi); 75
su 297
per i Servizi
Acciaieria
(Sac); 76
su 201
per la Manutenzione
elettrica
(Mea); 71
su 204
della Manutenzione
meccanica acciaieria
(Mma). Proseguirà con due
riunioni
per Area Ghisa (ore 9.30) e Area Officine centrali, Magazzino e Staff
(ore 14) e dopo
domani
per Area Logistica, Energie e Qualità (ore 9.30) e Area Laminazione
(ore 14.30).
6.6.20 –
rinnovo della cig x Covid per 8152 lavoratori, AM sfrutterà come
cassintegrazione le 4 settimane previste dall'ultimo decreto per
Covid-19, invece che la cassaintegrazione ordinaria.
6.7.20 –
prosegue Cig x covid
3.8.20
- comunicazione di intervento
della CIG Ordinaria (salvo nuovo decreto del Governo di prolungamento cig covid) a decorrere dal giorno 3 agosto 2020 e
per un periodo presumibile di n. 13 settimane, potrà
interessare fino ad un massimo di circa n. 8.152 dipendenti,
distinti tra quadri, impiegati ed operai che, alla data della
presente costituiscono l’intero organico aziendale al netto della
struttura dirigenziale.
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