Ad Acciaierie d'Italia la situazione più pesante per gli operai è sempre la cassintegrazione permanente. Una settimana lavorano e un altra o altre due no.
Questa alternanza in generale non sembra connnessa ad una riduzione o aumento dell'attività lavorativa; tantè che quando si lavora, dicono gli operai, l'attività è più intensa, l'azienda chiede di far turni notturni, in alcuni casi straordinari (benchè ultimamente lo straordinario non sia stato neanche ancora pagato). Quindi la cassintegrazione viene usata da Acciaierie solo per ridurre il costo del lavoro, tagliare i salari.
Alle Ditte dell'appalto è anche peggio. Qui si sente maggiormente il rischio di mancanza di sicurezza, e quindi sono più sensibili alla denuncia delle ultime stragi operaie; vi sono trasferimenti - quest'estate gli operai della Peyrani sono stati mandati alla Dalmine (BG); l'altro grosso problema è la richiesta di un contratto unico: metalmeccanico con la clausola sociale, contro l'esistenza in una stessa ditta di diversi contratti, l'estensione del CCNL multiservizi peggiorativo.
IL VOLANTINO CHE QUESTA MATTINA SI E' INIZIATO A DIFFONDERE ALLE PORTINERIE
"La ripresa dell'acciaio, e quindi dell'Ilva, è legata alla costruzione del Ponte sullo stretto". Siamo su scherzi a parte!?
Salvini, Meloni, Urso sono una compagnia di buffoni e bugiardi che continuano a finanziare i padroni indiani, ridandogli anche lo 'scudo penale' allargato; mentre la fabbrica e l'appalto affondano nella cassintegrazione permanente anticamera di nuovi esuberi e licenziamenti, nello sfruttamento, nella mancanza di sicurezza, nel comando arbitrario e discriminante di manager, capi e capetti, nel dilagare di contratti Multiservizi e di somministrazione nell'appalto, qui con la complicità di parte di padroni e padroncini legati al carro di Mittal, che svendono i lavoratori e il territorio per i propri interessi e profitti.
Intanto, come si muore sul posto di lavoro - Antonio Bellanova, Presente! - ci si infortuna sempre di più, si rischiano stragi; mentre sul territorio dilagano malattie professionali e continuano i tumori.
Con il governo, partiti parlamentari e Istituzioni locali, leoni sui giornali e complici nei tavoli reali che decidono e contano.
E i sindacati? Ma perchè ci sono i sindacati all'ex Ilva? Complicità, lamenti e feste estive non gli salvano l'anima.
Piattaforma operaia, lotta generale e continuata sono l'unica, inevitabile strada per una soluzione di parte operaia e popolare.
Prepariamo lo sciopero autorganizzato per il 20 ottobre
nel quadro dello sciopero generale nazionale contro padroni e governo.
14.9.23
SLAI COBAS per il sindacato di classe
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