Dall'apertura degli asili comunali è in atto lo stato di agitazione delle lavoratrici e lavoratori della Ditta Servizi Integrati srl, addetti ai servizi di pulizia e di ausiliariato negli asili nido comunali di Taranto.
Primo passo verso giorni di SCIOPERO!
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le lavoratrici devono lavorare tra gli scarafaggi |
Lo stato di agitazione è motivato, oltre dalla perdurante grave condizione di lavoro e le rivendicazioni che non trovano risposta - aumento dell'orario di lavoro; attività lavorativa in tutto l'anno senza periodi ciclici di sospensione; inserimento nel nuovo prossimo contratto d'appalto dell’obbligo per le ditte appaltatrici dell'applicazione di un salario minimo garantito; problematiche su sicurezza e salute dei lavoratori; stop alla precarietà lavorativa - anche da quanto accade in questi giorni. Al danno di aver scippato il lavoro di un mese in questa estate da parte del Comune, si è aggiunto la "sorpresa" che al rientro al lavoro del 2 settembre si pretende che le lavoratrici e i lavoratori svolgano pulizie ultra straordinarie - non di loro competenza - per rimuovere tutto lo sporco lasciato dai lavori edili. Le lavoratrici dovrebbero pulire ambienti, armadietti, tavoli, giocattoli, sedie, suppellettili, ecc. pieni di tufo, escrementi (anche di sangue) sui pavimenti e nei bagni, in locali anche infestati da scarafaggi su pavimenti, muri, mobili; tutto questo lavoro tra l'altro fatto senza idonea attrezzature meccanica ed elettrica e senza adeguati Dpi.
LA LOTTA NON SI FERMERA' FINO A RISULTATI CONCRETI PER I NOSTRI DIRITTI
MA VOGLIAMO DI PIU'!
VOGLIAMO CACCIARE QUESTA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI TARANTO che pensa a mettere fondi solo per fare di Taranto una città turistica e peggiora le condizioni delle lavoratrici;
VOGLIAMO FAR CADERE QUESTO GOVERNO MELONI FASCISTA che da soldi ai grandi padroni, alle armi per la guerra e attacca i diritti dei lavoratori e delle donne, dal No al salario minimo al peggioramento della legge sugli appalti per cui i padroni possono fare ciò che vogliono, e ora attacca il diritto di lotta di noi lavoratori, fino a decidere il carcere per blocchi stradali.
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