PRIORITÀ ALLA SCUOLA DIFFIDA GOVERNO E REGIONI PER CHIEDERE L’AVVIO DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO IN PRESENZA.
IL 20 SETTEMBRE SARÀ LA PRIMA GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO.
IN ALLEGATO LA LETTERA DI DIFFIDA PER LA PUGLIA CHE HA
GIA' RACCOLTO UN CENTINAIO DI FIRME CON TANTI MESSAGGI IN CUI SI ESIGE
IL RIENTRO IN PRESENZA E CONTINUITA' CON INTERVENTI IMMEDIATI E CONCRETI
DA PARTE DELLE ISTITUZIONI REGIONALI E DEGLI ENTI LOCALI
A
un mese e mezzo dall’inizio del nuovo anno scolastico, Priorità alla
Scuola ha già fatto partire le prime diffide legali per chiedere che il
governo Draghi, il ministro Bianchi, le regioni e gli enti locali si
attivino per fare quello che a oggi non è stato fatto, ovvero apprestare
tutti gli strumenti organizzativi necessari per il corretto inizio e
svolgimento in presenza, al 100%, dell’attività scolastica per l’anno
2021/22; in caso contrario, saranno tenuti a rispondere in ogni sede
giudiziale, civile e penale.
L’iniziativa
è partita in Emilia-Romagna da un gruppo di genitori e di legali che
già hanno promosso ricorsi ai TAR, ed è stata sottoscritta da PAS che
l’ha rilanciata in tutta Italia. Diffide analoghe sono già state inviate
o stanno per essere inviate da Veneto, Piemonte, Toscana, Marche,
Puglia, Umbria, Lombardia e Friuli Venezia-Giulia, altre se ne
aggiungeranno nei prossimi giorni. Oltre che da Priorità alla Scuola, le
diffide sono sottoscritte da migliaia di cittadine e cittadini,
genitori, lavoratrici e lavoratori del mondo della scuola e da altri
movimenti e associazioni, come in Toscana da ‘Ri(n)corriamo la scuola’,
che la scorsa primavera ha vinto i ricorsi contro le chiusure delle
scuole stabilite dai DPCM.
Il comitato
Priorità alla Scuola registra, allibito e costernato, i continui rinvii
del Piano Scuola 2021/22, le anticipazioni che ne fanno un documento
ancora più vacuo di quello dell’anno scorso, le altrettanto vacue
dichiarazioni del ministro Patrizio Bianchi, le dichiarazioni minacciose
di presidenti di Regione che si sono già distinti per aver tenuto
chiuse a oltranza le scuole dei territori che amministrano.
Priorità
alla Scuola denuncia il fatto che, a fronte dei proclami sui fondi del
PNRR, non si stanno dando risposte concrete e tempestive ai problemi
strutturali dell’istruzione pubblica, quelli su cui il movimento di
genitori, insegnanti e studenti insiste sin dalla primavera del 2020,
quelli per cui l’unica cura sono volontà politica e investimenti
adeguati: la necessità di ridurre il numero di studenti e studentesse
per classe; la necessità di incrementare gli organici; la necessità di
adeguare le strutture edilizie, nella quantità e nella qualità.
Priorità
alla Scuola respinge la prospettiva di un altro anno segnato da
profonde differenze, tra regione e regione, nella garanzia e nel
godimento del fondamentale diritto all’istruzione.
I
ricorsi, presentati da comitati e da gruppi di cittadini e cittadine
contro le chiusure delle scuole durante l’anno scolastico 2020/21, hanno
confermato che le proteste possono trasformarsi in azioni legali
vittoriose: le sentenze hanno dato quasi sempre ragione ai ricorrenti.
Solo
la pressione dell’opinione pubblica può far sì che le sentenze si
applichino, o addirittura che non ci sia bisogno di queste sentenze. Per
questo Priorità alla Scuola annuncia una mobilitazione nazionale per
lunedì 20 settembre, in coincidenza con il primo giorno di scuola in
Puglia, una delle Regioni dove il diritto all’istruzione è stato
calpestato nell’ultimo anno. Il 20 settembre l’anno scolastico 2021/22
avrà preso il via in tutta Italia, e si potranno tirare le somme. "Le
carenze strutturali non si vaccinano" sarà lo slogan della nuova
mobilitazione.
Priorità alla Scuola è
pronta a riprendere una mobilitazione permanente per far invertire la
rotta sulla scuola pubblica, e riportarla a essere in grado di assolvere
al suo compito costituzionale.
Grazie!
Priorità alla scuola - Puglia
Comitato per il diritto alla salute e all'ambiente
contatto 339.2248494
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