giovedì 6 gennaio 2022

La Bosch licenzia a Bari. 620 lavoratori a rischio - info

 

Da Rete dei Comunisti

La multinazionale tedesca Bosch ha fatto sapere che ha intenzione di procedere con il licenziamento di 620 lavoratori dello stabilimento di Bari.

La Bosch  produce componenti per automobili ed ha deciso di tagliare migliaia di posti di lavoro, in Italia ma anche in Germania. Il sindacato IG Metall ha affermato che sarebbero circa 3.000 i lavoratori che potrebbero essere licenziati negli stabilimenti di Monaco e Arnstadt.

Alla fine degli anni ’90, la Bosch aveva rilevato a Bari l’impianto della Allied Signal  che produceva apparati frenanti per auto. Erano gli anni dello shopping industriale da parte di aziende tedesche in Puglia, spesso usufruendo di congrui finanziamenti pubblici all’investimento da parte di multinazionali straniere.

“Si è svolto ieri l’incontro con il management italiano di Bosch per il sito di Bari. Lo stabilimento pugliese, la cui produzione è concentrata maggiormente su componentistica per motori diesel, è l’unico in Italia a soffrire una crisi accentuata dalla pandemia e dalla mancanza delle forniture che di fatto ha fatto crollare ulteriormente il mercato dell’auto in Europa – annunciava la Fiom a novembre tramite una nota stampa. “Le azioni messe in campo fino ad oggi con la diversificazione dei prodotti e l’arrivo di alcune produzioni da altri stabilimenti, per effetto della contrattazione per la solidarietà tra siti, non bastano a scongiurare il rischio di centinaia di esuberi”.

Ma non è la prima volta che la Bosch minaccia i licenziamenti nell’impianto pugliese. Appena quattro anni fa, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, scriveva che “L’azienda – dopo il tavolo convocato a Roma – ha ritirato la proposta di licenziamenti e si è impegnata a non ridurre l’orario di lavoro e a non derogare al contratto nazionale di lavoro. Saranno così salvaguardate sia l’occupazione e predisposte le condizioni per prospettive future”.

Quattro anni dopo la Bosch torna invece alla carica decidendo di licenziare 610 lavoratori dello stabilimento di Bari.

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