Taranto: presidio di solidarietà per Gaza
di Luigi Pignatelli
Dopo
il recente e determinato corteo di denuncia, informazione e solidarietà
contro il genocidio in corso a Gaza, a cui hanno aderito e partecipato
anche Hermes Academy, Comitato Territoriale Arcigay Taranto e
Coordinamento Taranto Pride, una nuova iniziativa è in programma a
Taranto Venerdì 23 Febbraio.
L’evento
si inserisce nel quadro della giornata nazionale di lotta e solidarietà
dei lavoratori e delle lavoratrici, indetta dalle organizzazioni
sindacali di base.
Il presidio ha luogo sotto la Prefettura, in Via Anfiteatro 4 a Taranto, dalle 9 alle 11,
con l’obiettivo di richiedere un incontro con il Prefetto o un suo
rappresentante per illustrare le ragioni dell’iniziativa nazionale del
23 Febbraio.
In particolare, si sollecita il cessate il fuoco e la fine del genocidio a Gaza.
Questa richiesta è sostenuta anche dalle firme raccolte nei precedenti presidi a Taranto, dimostrando un crescente sostegno e consenso alla causa.
«La
situazione a Gaza - spiega il Comitato #IoStoConLaPalestina - è
estremamente critica, con un genocidio in corso perpetrato dallo stato
sionista di tipo nazista israeliano, con il sostegno dell’imperialismo
statunitense e la complicità di Europa, Italia e del governo Meloni. È
fondamentale che la comunità internazionale si mobiliti e ponga fine a
questa tragedia umanitaria senza precedenti.»
L’invito
alla partecipazione attiva è esteso a tuttɜ coloro che desiderano
esprimere solidarietà e sostegno al popolo palestinese. Partecipare a
questo presidio significa essere parte di una voce collettiva che chiede
giustizia, pace e rispetto per i diritti umani fondamentali.
Utilizzando
l’hashtag #iostoconlapalestina, siamo chiamatɜ a mostrare la nostra
solidarietà e a diffondere il messaggio di pace e giustizia per Gaza. La
presenza e l’impegno di ogni singolə partecipante sono cruciali per
portare avanti questa causa con determinazione e speranza.
Taranto si prepara, quindi, ad essere il palcoscenico di un’altra importante manifestazione di solidarietà e impegno civico.
«È ora di alzare la voce e agire per porre fine a questa ingiustizia e sofferenza.»
Nessun commento:
Posta un commento